NASCAR | Kevin Harvick domina ad Atlanta!

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Tempo di lettura: 6 minuti
di Gabriele Dri @NascarLiveITA
26 Febbraio 2018 - 15:30
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Negli ultimi anni Kevin Harvick aveva letteralmente dominato ad Atlanta, ma la vittoria gli era sempre sfuggita. Nessuno capiva come faceva ad andare così forte sulla traiettoria che usava, tant’è che durante il weekend fra i piloti è nato il termine Harvicking per descrivere il suo stile di guida. Dopo sei anni di beffe, il pilota dello Stewart-Haas è tornato al successo sull’ovale della Georgia a 17 anni dalla prima vittoria in carriera. Dopo il trionfo di Austin Dillon alla Daytona500, è un altro successo nel nome di Dale Earnhardt.

La gara

Il timore per la pioggia è reale e l’ottimismo non regna fra gli esperti. La Nascar prova ad anticipare di un’ora (alle 19) il via per prevenire il maltempo, ma non serve. Pian piano però le condizioni migliorano e la pioggia smette di cadere, permettendo ai mezzi di asciugare la pista e partire alle 21:30, con l’obiettivo di terminare almeno la seconda stage e dichiarare la gara ufficiale.

Dalla pole parte Kyle Busch, ma alla prima curva è Ryan Newman a passare in testa. Per il pilota della #31 è un fuoco di paglia dato che dopo pochi giri viene risucchiato dal gruppo; attorno a metà gara finirà anche a muro e concluderà 22°. Dopo non aver disputato le qualifiche per non aver superato i controlli tecnici, Truex inizia la sua poderosa rimonta dal fondo e si posiziona nella top5. In crisi invece Elliott e Byron, ben al di fuori della top20, mentre Bowman e Johnson dopo un buon inizio perdono anche loro posizioni su posizioni.

Chi invece sui long-run va molto bene è Kevin Harvick: dopo essere scivolato in settima posizione al via, comincia la rimonta che lo porta in testa al giro 21. La competition caution al giro 30, fissata per la pioggia caduta, ha l’unico effetto di ricompattare il gruppo, ma la sostanza è che Harvick continua a comandare con facilità, permettendogli di vincere la prima stage davanti ad un ritrovato Bowyer, Keselowski e Truex.

A complicare la vita ad Harvick ci pensano le nuove pistole pneumatiche del cambio gomme, da quest’anno standard per tutti i team. Non sarà l’unico, dato che anche Truex e Bowman avranno lo stesso problema e saranno costretti a soste aggiuntive. La sostanza per Kevin è che è costretto a ripartire dalla 19esima posizione, lasciando la prima a Keselowski.

Brad guida per 10 giri per poi lasciare la testa della gara a Kurt Busch ma in soli 35 giri Harvick è di nuovo in prima posizione. A rovinargli la festa stavolta ci pensa Jimmie Johnson che, già doppiato, va in testacoda ed arriva la caution a 10 giri dalla fine della seconda stage. Anche questa sosta di Harvick non è ottima e Keselowski ritorna in testa; Brad non sbaglia la ripartenza e si aggiudica la stage. Contro tutte le previsioni la gara è andata in porto e la pioggia che lambisce il circuito ora può anche cadere, aggiungendo ulteriore pathos alla corsa.

Gli spotter cominciano a sentire le prime gocce di pioggia ma si riparte. Allungano subito Kurt Busch, Keselowski e Harvick, impegnati in quella che sembra una lotta per la vittoria destinata a risolversi in pochi giri, dato che le gocce si intensificano in curva 4. Kurt esce presto dalla contesa e rimangono le due Ford #2 e #4. Quando tutti si aspettano l’intensificarsi della pioggia, invece questa smette ed è già tempo di pit stop, dato che il vecchio e abrasivo asfalto di Atlanta produce un altissimo degrado delle gomme.

L’undercut funziona per Harvick e passa davanti a Keselowski ma in testa ci sono Hamlin e Logano, i quali hanno optato per chiudere la stage finale con soli 2 pit stop anzichè i 3 della strategia che stanno seguendo tutti gli altri. Inizia così una fase di gara poco spettacolare in pista, ma molto avvincente dal punto di vista tattico. Per la fortuna di Denny e Joey non arriva nessuna caution e le loro speranze restano in vita fino alla fine. Nel doppio duello Harvick allunga su Keselowski e Hamlin su Logano. La pioggia sembra ormai un lontano ricordo.

La caution (esplosione spettacolare del motore di Bayne, con conseguente tamponamento di Wallace a Stenhouse nel denso fumo bianco) arriva a 28 tornate dalla fine, proprio pochi giri la sosta di Harvick che lo aveva riportato al comando su Hamlin, Keselowski e Logano mentre dietro di loro ben pochi piloti erano rimasti a pieni giri. Né Kevin, né il team #4 sbagliano l’ultimo pit stop e così Harvick può trionfare davanti a Keselowski, Bowyer, Hamlin, Truex (mai in gara dopo la rimonta iniziale) e Logano che grazie a questi due buoni risultati passa in testa al campionato. Chiudono la top10 Kyle e Kurt Busch, Larson ed un rimontante Elliott. 

Il giudizio sui valori in campo è ancora rimandato (basta ricordare qui che l’anno scorso dominarono sempre Keselowski e Harvick) alla prossima settimana a Las Vegas. La nuova Chevy Camaro sembra ancora da rodare, così come lo era la Toyota Camry l’anno scorso, e a pagare le conseguenze di due gare storte è Jimmie Johnson, mestamente 35° in classifica generale.

In victory lane, proprio mentre inizia a piovere sul serio,  Kevin Harvick omaggia Dale Earnhardt, del quale 17 anni fa ne dovette prendere il posto dopo la sua morte e stupì tutti vincendo la sua prima gara alla terza apparizione proprio qui ad Atlanta. Finora è stato un 2018 nel segno di “The Intimidator”, chissà quante altre emozioni ci riserverà la stagione. 

Le altre categorie

Nella gara della Xfinity Series, come già accennato, ha vinto – anzi dominato – sempre Kevin Harvick che ha concluso davanti a Logano, Christopher Bell, di nuovo nel ruolo di favorito per il campionato, e il debuttante John Hunter Nemechek. Proprio quest’ultimo, in grave difficoltà nelle prima fasi di gara e una delle concause dell’incidente che ha eliminato l’incolpevole Custer, è stato la rivelazione del giorno, completando una bella rimonta dopo una foratura. In campionato Sadler passa al comando grazie alla foratura nelle ultime fasi di gara di Reddick.

Nella Truck Series vittoria a sorpresa di Brett Moffitt, favorito dal pit stop disastroso di Kyle Busch a pochi giri dalla fine che lo ha lasciato all’uscita della pit lane su tre ruote. Moffitt, di rientro in campionato a tempo pieno dopo il fallimento del Red Horse, rilancia così la sua carriera con un’altra vittoria ottenuta grazie ad una ripartenza magistrale in cui ha beffato Gragson, vincitore della prima stage ma in ombra nella parte centrale della gara, Sauter, sempre al comando del campionato, Rhodes, quarto nonostante problemi al motore, e Crafton. 

I risultati odierni

La classifica della “Folds of Honor Quiktrip 500”

La classifica generale

Così il campionato dopo 2 gare

I prossimi appuntamenti

Per la Nascar inizia il cosiddetto “West Coast Swing”, ovvero tre gare consecutive, almeno per la Cup Series, sulla costa Ovest. Si inizia questo weekend con un altro triple-header a Las Vegas dove correranno Truck, Xfinity e Cup Series rispettivamente venerdì, sabato e domenica.

Immagini: GettyImages per Nascar.com

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