NASCAR | Il punto della situazione sulla Xfinity Series

NASCAR
Tempo di lettura: 7 minuti
di Gabriele Dri @NascarLiveITA
12 Giugno 2018 - 16:30
Home  »  NASCAR

Nello scorso weekend la Xfinity e la Truck Series sono arrivate al giro di boa delle rispettive regular season (gara 13 su 26 per la categoria di mezzo e 8 di 16 per la terza serie) e dunque è il momento giusto per dedicare loro uno spazio decisamente maggiore rispetto al solito, approfittando anche del weekend di pausa della categoria regina. Nel primo articolo il punto sulla Xfinity Series, che ha regalato finali mozzafiato, sorprese, molte positive e qualcuna negativa, e giovani piloti che puntano a diventare future star. 

I piloti già qualificati

Dopo 13 gare i piloti che hanno staccato il biglietto per i playoff – certezza non matematica ma determinata dalle esperienze precedenti – sono solo due: Tyler Reddick e Christopher Bell. Reddick ha vinto la prima emozionante gara stagionale a Daytona battendo Elliott Sadler di 0,000″ (secondo il cronometraggio ufficiale) dopo ben 5 overtime mentre Bell si è imposto a Richmond. Insieme a loro potevano esserci altri due piloti, Justin Allgaier, vincitore a Dover ma la cui vettura è risultata irregolare nel post-gara, e Spencer Gallagher, trionfatore a Talladega e purtroppo risultato positivo ad un controllo antidoping soltanto pochi giorni dopo; da allora è iniziato il percorso di riabilitazione e anche se dovesse tornare in pista prima dei playoff non potrà sfruttare il biglietto che ha conquistato. 

Così le quattro gare del programma “Dash 4 Cash” (Bristol, Richmond, Talladega e Dover), nel quale erano in palio premi extra e soprattutto non potevano correre i piloti della Cup Series, anziché quattro biglietti per i playoff ne hanno assegnato solo uno (quello di Bell), dato che a Bristol ha vinto Ryan Preece – che corre part-time e quindi non può qualificarsi ai playoff – e né la vittoria di Gallagher a Talladega, né quella di Allgaier a Dover sono più spendibili.

Chi è già quasi certo della qualificazione

Dietro ai due “già qualificati” ci sono 8 piloti che praticamente lo sono già in base ai punti conquistati e grazie al fatto che hanno dimostrato di poter vincere almeno una gara, togliendosi dai guai prima della fine della regular season. Il primo della lista è il capoclassifica – per punti – Elliott Sadler, il quale ha conquistato 12 top10 nelle prime 12 gare prima di perdere la testa, come troppo spesso gli accade, in Michigan facendo a sportellate con Alex Bowman; per l’eterno secondo della Xfinity Series il digiuno di vittorie ha superato le 50 gare ed è ora che torni in victory lane. Magari sarebbe la svolta decisiva verso il primo titolo.

A segnare la stagione della Xfinity Series sono stati sei piloti: dietro ai già citati Reddick, Bell e Sadler ci sono il giovane Cole Custer, il quale dopo due incidenti da vittima incolpevole nelle prime due gare ha ottenuto ottimi risultati, Daniel Hemric, in cerca della prima vittoria nella categoria, e Justin Allgaier, il quale dopo la “vittoria-non vittoria” di Dover si è fatto vedere poco nelle prime posizioni. E’ praticamente certo che i quattro di Homestead usciranno da questo gruppetto, sarà molto interessante capire chi saranno invece i due esclusi, ogni punto sarà decisivo, esattamente come l’anno scorso.

Altri quattro piloti si possono considerare già qualificati ai playoff, nonostante siano un gradino sotto. Brandon Jones, che da quando è passato al Joe Gibbs Racing ha dimostrato una netta crescita dopo due stagioni orribili con il Richard Childress Racing, Ryan Truex, il fratello minore di Martin, Matt Tifft, che ha seguito il percorso inverso di Jones dal JGR al RCR, e Ryan Reed, al top solo sugli superspeedway. Per loro basterà solo gestire le ultime gare verso i playoff e cercare una vittoria che svolterebbe la loro stagione.  

Chi dovrà lottare fino all’ultimo

A contendersi gli ultimi due posti (infatti sono 12 i posti ai playoff per la Xfinity Series) sono cinque piloti. Il primo della lista è il rookie Austin Cindric. Per il figlio di Tim, presidente del Team Penske e stratega di Josef Newgarden in IndyCar, la chiusura del BKR nei Truck ha imposto una promozione precoce nella categoria superiore, ma nonostante ciò si è dimostrato maturo, limitando il più possibile gli incidenti. Per lui il problema più grosso è il fatto corre a rotazione su tre vetture diverse (la #12 e la #22 di Penske e la #60 di Roush) e con tre crew chief diversi, tuttavia ha sfruttato al meglio le gare con il top team mentre ha limitato i danni con la terza vettura, che al momento sembra molto più lenta anche con Chase Briscoe e Ty Majeski; per sua fortuna, in caso di qualificazione, disputerà tutti i playoff con la #22, puntando a diventare la sorpresa della post-season.

Al momento a difendere la 12esima e ultima posizione è Ross Chastain sulla #4 del piccolo JD Motorsports. Per lui grande costanza di rendimento, pochi errori e qualche puntata nella top10 al momento gli permettono di avere 27 punti di vantaggio sul taglio. Dietro di lui in classifica generale c’è Ryan Sieg, in leggera flessione rispetto agli anni scorsi, ma nonostante questo ancora in piena lotta per un posto al sole. 

A 30 punti dal 12° posto c’è il deludente Michael Annett, il quale malgrado corra con il JR Motorsports – i suoi compagni di squadra Sadler, Reddick e Allgaier sono 1°, 4° e 6° in classifica generale – deve ancora conquistare una top10 in stagione. Il fondo è stato toccato a Pocono quando è finito in testacoda due volte, una mandando a muro l’incolpevole Briscoe. Purtroppo Annett è un pilota pagante e le speranze di non vederlo col team anche l’anno prossimo sono poche, ora sta a lui risollevarsi e cercare di ottenere la qualificazione. Un “regalo” glielo ha già fatto Gallagher autoescludendosi dai playoff, ora deve battere Chastain e Sieg, un gioco da ragazzi sulla carta che rischia di trasformarsi in una disfatta. A soli 5 punti da Annett – inoltre – c’è anche Kaz Grala, la cui promozione prematura in Xfinity Series ha rischiato di chiudersi in anticipo a causa della crisi del JGL Racing; ora con il nuovo Fury Race Cars cerca sponsor per concludere la stagione e mantenere vivo il sogno, di sicuro i risultati ci sono e l’appoggio dei tifosi pure.

In cerca di un miracolo

Per chiudere questa analisi ci sono i piloti che – invece – non hanno più speranze matematiche di qualificarsi ai playoff e quindi dovranno cercare il miracolo vincendo una delle gare rimanenti. Il primo della lista è quello che ci riuscì proprio l’anno scorso a Road America: Jeremy Clements. Ripetersi anche quest’anno è improbabile ma never say never. Nella sua stessa situazione ci sono Garrett Smithley, Joey Gase e il rookie Alex Labbé, venuto in America dopo aver vinto la serie canadese della Nascar. 

Le gare rimanenti

Come detto, mancano ancora 13 gare ai playoff di cui 12 consecutive. Ci saranno inoltre ben tre gare su circuiti stradali (Watkins Glen, Mid Ohio e Road America) in cui anche il meteo potrebbe dire la sua portando un vincitore inaspettato. A influenzare le gare – ovviamente – sarà anche la presenza dei piloti della Cup Series (tranne a Las Vegas e in tutti i playoff dove non potranno correre). Inoltre bisogna considerare quante gare sulle 7 concesse per regolamento potranno correre: ad esempio Keselowski (due vittorie in due gare quest’anno) ne ha ancora cinque a disposizione, Logano (una vittoria) ne ha quattro, Kyle Busch (solo una vittoria in cinque gare) appena due. 

La classifica generale

Questa in sintesi l’analisi descritta qui sopra.

Immagine: GettyImages per nascar.com

Leggi anche

Tutte le ultime News di P300.it

È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.

LE ULTIME DI CATEGORIA
Lascia un commento

Devi essere collegato per pubblicare un commento.

COLLABORIAMO CON

P300.it SOSTIENE

MENU UTENTE

REGISTRATI

CONDIVIDI L'ARTICOLO