NASCAR | Harvick vince anche la All-Star Race!

NASCAR
Tempo di lettura: 7 minuti
di Gabriele Dri @NascarLiveITA
20 Maggio 2018 - 16:30
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Ormai Kevin Harvick è inarrestabile. Dopo le cinque vittorie in campionato, il pilota della Ford #4 dello Stewart-Haas, il cui titolare Tony Stewart può dunque festeggiare oggi un buon compleanno, si aggiudica anche la tradizionale All-Star Race che mette in palio un milione di dollari per il vincitore. Gli altri protagonisti della serata sono stati il sorprendente Allmendinger, qualificatosi dall’Open, Suarez, in lotta per la vittoria fino alla fine, e il nuovo pacchetto aerodinamico portato in gara come test per un’eventuale sua futura introduzione e che ha creato una gara spettacolare, ma dal retrogusto amaro della consapevolezza dell’artificiosità delle soluzioni approntate.

La gara

E’ la prima corsa di prova per il nuovo pacchetto aerodinamico, portato in pista proprio per questa gara extra-campionato, che prevede restrictor plate (come sugli superspeedway) e spoiler maggiorato e che aveva ottenuto molto successo l’anno scorso in Xfinity a Indianapolis.

OPEN | Nella gara che mette in palio gli ultimi posti per la All-Star Race (alla quale sono già qualificati di diritto 17 piloti in quanto vincitori di almeno un campionato, di una precedente All-Star Race o di una gara dal 2017 in poi) dalla pole parte Aric Almirola dopo la cancellazione delle qualifiche per la pioggia; il pilota della #10 mantiene il comando nei primi giri. Come sugli superspeedway, chi guadagna un piccolo margine finisce poi per essere risucchiato dal gruppo e infatti i rimescolamenti nelle prime posizioni sono continui. A metà stage Bowman sorpassa Almirola che perde smalto. La rimonta di Jones è tardiva e così Bowman vince stage e il 18° posto per la All-Star Race.

Jones non si ferma ai box, Byron si porta in seconda posizione con solo due gomme fresche, gli altri effettuano un pit stop completo e parte così la seconda stage. Tuttavia è Suarez a prendere il comando passando dall’esterno, mentre nel gruppo Ragan finisce loose e si salva dal finire a muro. Il pilota messicano comanda a lungo davanti a Elliott e un sorprendente Allmendinger. Elliott passa in testa, ma un paio di giri dopo, a sei dalla fine, perde la posizione nei confronti degli avversari e così Suarez vince e diventa il 19° pilota qualificato alla All-Star Race.

Lo sprint finale è di soli 10 (e non 20) giri: Wallace cambia solo due gomme ed è in testa davanti a Elliott, Jones e Almirola. Chase non riesce ad attaccare Bubba, mentre da dietro rimonta ancora Allmendinger. Gli ultimi due giri sono spettacolari: AJ ci prova in curva 1 e si salva in curva 2 mettendosi davanti a Jones mentre all’interno Elliott non riesce a riattaccarlo. Allmendinger vince così contro il pronostico il 20° biglietto per la All-Star Race. Come da pronostico, invece, Chase Elliott conquista per il 3° anno consecutivo la votazione popolare e accede alla gara-esibizione con il 21° e ultimo posto. Tra gli esclusi eccellenti ci sono Jones, Menard, Almirola e Byron.

ALL-STAR RACE | Dopo le tradizionali qualifiche spettacolo (tre giri veloci consecutivi con pit stop senza limiti di velocità in pit lane, come ai vecchi tempi) a partire dalla pole è il rientrante Matt Kenseth, alla seconda gara stagionale dopo sei mesi da disoccupato di lusso. Tuttavia Kenseth non sarà mai in lotta per la vittoria e Stenhouse passa in testa. Al secondo giro Kurt Busch finisce in testacoda e provoca la prima caution di serata. Alla ripartenza è proprio Harvick a passare in testa, ma il protagonista è sempre Allmendinger, il quale sfrutta al meglio l’esperienza dell’Open e risale da 20° alla top5. I duelli non mancano, ma si sviluppano tutti dietro al leader, e così gli avversari di Harvick si ostacolano lasciandogli un margine di poco inferiore ad 1″. A metà della prima stage si infiamma Kyle Busch, il quale in tre giri passa da sesto a terzo, ma la sua rimonta finisce lì. Qualche goccia di pioggia non impedisce ad Harvick di conquistare la prima stage dopo 30 degli 80 giri previsti.

Il giro delle soste promuove Kyle Busch che sostanzialmente domina la seconda stage, dato che nessuno riesce ad attaccarlo seriamente, mentre dietro di lui lottano Harvick, Larson, Suarez, Allmendinger, Truex, Johnson e Logano. Il primo a uscire dalla contesa è – purtroppo – Allmendinger che finisce a muro in curva 4 e sarà costretto ad una sosta supplementare; nonostante ciò concluderà 8°. Al termine della seconda stage (giro 50 di 80) Kyle Busch è al comando davanti a Suarez, Larson, Truex ed Elliott.

La seconda sosta premia Keselowski, il quale cambia solo due gomme. Alla ripartenza il duello con Truex è intenso, ma alla lunga Brad cede. Poco dopo Bowman tocca leggermente Kahne, il quale finisce a muro e arriva la seconda caution. Il gioco delle strategie inizia ora (sono solo 4 i set di gomme a disposizione per la gara); tra coloro che si fermano ai box ci sono Harvick e Logano. Alla ripartenza Truex rimane al comando, mentre Ky.Busch perde qualche posizione e al secondo posto si porta Suarez. Mentre si accende una lotta mozzafiato fra Truex, Larson, Suarez, KyBusch e Logano, Alex Bowman finisce a muro. Altra caution che obbliga però a terminare la stage con un overtime. Coloro che non si sono fermati in precedenza lo fanno ora e Larson passa in testa. Alla ripartenza il gruppo rimane molto compatto: in curva 3 lo spotter di Truex si dimostra molto indeciso sul chiamare 3-wide o 4-wide. Quando opta – correttamente – per il 4-wide (!) è troppo tardi e Truex ha già stretto Stenhouse che è al suo interno. L’effetto domino vede Stenhouse toccare Truex che finisce contro Bowyer; dietro di loro Keselowski e i fratelli Busch non possono evitarli e per molti big la All-Star Race finisce qua. Il secondo overtime vede Hamlin passato subito da Suarez, ma all’esterno rimonta Harvick, che passa tutti e chiude in testa.

Lo sprint finale è di soli 10 giri. Alla ripartenza la classifica vede Harvick davanti a Suarez, Larson, Blaney e Logano. Il pilota della #4 riesce a mantenere la testa, mentre dietro Suarez ci prova. A due giri dalla fine Larson stringe leggermente a muro in curva 4 Logano, il quale pochi metri dopo si vendica mandando in testacoda il pilota della Chevy che scivola senza troppi danni sull’erba. L’ultima ripartenza cambia poco le carte in tavola, Suarez manca per poco il colpaccio, ma il pilota della Ford rimane davanti. Harvick vince davanti all’ottimo Suarez, Logano, Hamlin ed Elliott.

Le altre categorie

Nella gara della Truck Series di venerdì notte, terza vittoria stagionale (su sette gare) per Johnny Sauter. Dopo la cancellazione delle qualifiche per pioggia, Sauter parte dalla pole in quanto leader del campionato. Gragson passa in testa all’11° giro, ma poco dopo una caution per un contatto fra Enfinger e Coughlin scombussola le strategie fin da subito. Sauter decide di non fermarsi, ma non avrà fortuna: dato che Gragson non c’è (penalizzato per eccesso di velocità ai box) è Moffitt a passare in testa con gomme fresche e vincere la prima stage. La seconda stage è caratterizzata dal triello fra Moffitt, John Hunter Nemechek e Kyle Busch. Alla fine a prevalere è Nemechek su Busch e Moffitt. 

Alla ripartenza della stage finale è Sauter a passare in testa alla gara, mentre Kyle Busch deve recuperare da una penalità. Una caution per Fontaine è fatale allo stesso Busch: seconda penalità che porterà a fine gara ad uno sfogo nei confronti della sua crew. Altre tre caution, l’ultima con protagonista anche Crafton (che manifesta il suo disappunto – come altri – nei confronti di Todd Gilliland), smuovono un po’ le strategie, ma Sauter rimane sempre al comando, andando a vincere su Ky.Busch, B.Jones, Moffitt e Rhodes. Lo stesso Sauter aumenta così il vantaggio in campionato.

I risultati odierni

La classifica della “Monster Energy All-Star Race”

I prossimi appuntamenti

Il prossimo weekend la Nascar rimane a Charlotte. Sabato sera correrà la Xfinity Series, mentre nella notte fra domenica e lunedì ci sarà la gara più lunga della Cup Series, la CocaCola 600. I Truck osserveranno due settimane di riposo prima di tornare in Texas l’8 giugno.

Immagini: GettyImages per nascar.com

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