NASCAR | Harvick e Logano vincono i Duel a Daytona

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Tempo di lettura: 7 minuti
di Gabriele Dri @NascarLiveITA
15 Febbraio 2019 - 12:15
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Nuovo anno, vecchie abitudini: nonostante la nuova Mustang, la Ford domina ancora in condizioni di gara e si porta a casa entrambi i Duel. Nel primo Kevin Harvick ha preso il comando della gara dopo l’ottima strategia ai box e non l’ha lasciato più, nel secondo Logano ha beffato con una manovra incredibile Bowyer all’ultimo giro. Proseguono anche i problemi della Chevy che, nel traffico, sembra essere la vettura più instabile mentre i team Toyota soffrono il fatto di essere in minoranza e quindi non riescono a creare delle alleanze in corsa per recuperare posizioni. Dopo queste prove tecniche, vedremo se domenica verranno rispettate le previsioni o a Daytona ci sarà ancora la sorpresa.

Duel #1

Al via William Byron mantiene il comando della gara; il suo compito è soltanto quello di non finire in un incidente per tenere la pole position conquistata domenica. Dietro di lui si accodano Johnson, Martin Truex Jr., Menard e Harvick e in pochissimi giri – come successo in “The Clash” – il gruppo si mette in fila indiana e a farne le spese è Keselowski che, partito all’interno, perde posizioni per mettersi nella corsia buona e scivola fuori dalla top10. La situazione rimane invariata fino a quando si apre la finestra per l’unica sosta necessaria.

All’11° giro incredibilmente si ferma tutto solo Truex che quindi non avrà assistenza per recuperare velocità più rapidamente, al giro successivo si fermano in pratica tutte le Ford e le restanti Toyota e addirittura quattro tornate dopo le Chevy di testa. In pit lane praticamente non se ne salva uno: i rookie Preece e Tifft vanno oltre il limite di velocità (Tifft commetterà la stessa penalità nello scontare il drive through), la crew di Hemric commette un’infrazione, Reddick arriva lungo al suo stallo in pit lane e deve fare retromarcia e infine il sogno di Keselowski di vincere il primo Duel in carriera sfuma prima per una discutibile penalità per pit stop iniziato fuori dal proprio stallo (anche dopo i replay non si capisce cosa abbiano visto i commissari) e poi nello scontare la penalità commette lo stesso errore di Tifft e perde due giri.

I team Chevy pagano a caro prezzo la sosta ritardata di addirittura tre giri rispetto alle Ford e così in uscita dalla pit lane vengono sverniciate dal trenino guidato dal nuovo leader Harvick. L’inseguimento delle Chevy dura un paio di giri, poi al ricongiungimento cercano subito il sorpasso; Johnson cerca di passare Kyle Busch mentre il gruppo sta doppiando Reddick e Jimmie – ancora una volta – tocca l’avversario, ma qui la situazione è ben più grave perché mancano ancora 34 giri alla fine, in ballo non c’è la vittoria e lo spostamento della #48 è netto. A rimetterci è ancora una volta solo l’avversario che si fa un’escursione sull’erba; il team di Kyle Busch ha riferito che cercherà di riparare la vettura e non ricorrere al muletto.

Alla ripartenza a metà gara Harvick è davanti a Stenhouse, Menard, Truex e Byron ma l’attenzione si sposta sui duellanti per la qualificazione: dopo i guai di Reddick, Kligerman e Ryan Truex si stavano sfidando per il posto in griglia, ma il fatto che Reddick sia il lucky dog rimette tutto in gioco. E la ripartenza è convulsa, con tanti piccoli contatti, 3-wide e incidenti sfiorati la cui conseguenza principale è il fatto che Byron saggiamente decida di lasciarsi sfilare per evitare guai. A 15 giri dalla fine, a gruppo assestato, c’è una fuga di 11 piloti seguiti a distanza proprio dal terzetto Reddick – Kligerman – R.Truex, con Parker che deve obbligatoriamente passare Tyler mentre Ryan può stare alla finestra. A risolvere la contesa ci penseranno due fattori esterni, il parabrezza che si piega sulla vettura di Truex e l’incrocio col doppiato Kyle Busch, che viene raggiunto dal terzetto e aiuta il compagno di marca Kligerman a sorpassare la Chevy di Reddick e beffare l’altra Chevy di Truex permettendogli di conquistare il 39° posto in griglia.

Davanti intanto prosegue la fila indiana e solo all’ultimo giro ci sono dei tentativi decisi, in curva 1 ci provano dalla coda Preece e Wallace, ma solo Bubba guadagnerà un paio di posizioni; in testa ci tenta solo Menard ma riesce solo ad affiancare Stenhouse e così Harvick non deve neanche preoccuparsi perché in tal modo i due avversari si rallentano a vicenda. Kevin vince così il Duel #1 davanti a Stenhouse, Menard, DiBenedetto e M.Truex Jr. conquistando anche i primi 10 punti della stagione e la leadership in campionato.

Duel #2

Dopo la grande agitazione del primo Duel, il secondo è molto più tranquillo, senza incidenti, né penalità di rilievo. Come Keselowski, pure Logano non ha mai vinto un Duel in carriera mentre Elliott, che parte in prima fila accanto a Bowman, va alla caccia del terzo successo consecutivo. In coda invece Gaughan e Gase devono “vincere” per ottenere l’ultimo posto in griglia mentre Ryan Truex dai box fa il tifo per Mears.

Pronti via e la fila esterna prevale ancora una volta; Logano, terzo in griglia, rischia di rimanerne fuori e perdere posizioni, ma il grande aiuto di Blaney, che alza il piede per creare lo spazio davanti a lui, gli permette di mettersi in scia perdendo solo la posizione a favore di Bowyer. Inoltre Ryan riesce pure a impedire di essere sorpassato da Hamlin che lo segue, dandogli ulteriori punti in più nel tabellino dei favoriti per domenica. In coda intanto Gaughan e Gase si fanno tre giri affiancati, ma alla fine Joey cede e Brendan si prende la leadership virtuale.

Come in precedenza le Chevy si fermano per prime al giro 12 seguite 2.5 miglia più tardi dal resto del gruppo e ancora una volta l’overcut paga e Bowyer passa al comando davanti a Hamlin, Almirola, Logano e Blaney. Il gruppetto di Elliott fatica a riprendere la scia (Bowman è ancora più dietro e da questo momento alzerà il piede come Byron), ma grazie al doppiaggio di Jones, unico penalizzato ai box, c’è il ricongiungimento. Nei 25 giri seguenti succede ben poco, con i soli Elliott e Austin Dillon che provano delle sortite da soli e i risultati sono marginali, anzi si rubano il posto a vicenda con Ty Dillon che sta a guardare e aspetta che uno degli altri due non riesca a completare il sorpasso per riguadagnare una posizione.

Ai -5 Elliott comincia ad ottenere i risultati e dal fondo del gruppetto risale in sesta posizione dietro a Blaney e diventa pericoloso, ma l’inerzia è finita e si viaggia compatti fino alla bandiera bianca. In curva 1 Logano prova un attacco ad Almirola, Blaney lo segue subito e quindi il tandem non perde velocità e Joey passa Hamlin fra curva 1 e 2 e in uscita da curva 2 riesce a mettere la sua Mustang davanti a quella di Bowyer andando incredibilmente in testa. Dietro di lui non riescono ad organizzarsi e quindi Logano vince il suo primo Duel in carriera davanti a Bowyer, Almirola, Hamlin e Kurt Busch mentre Blaney paga il “sacrificio” di spingere (aerodinamicamente) il compagno di squadra in testa e chiude sesto. E 1h25′ dopo aver lasciato la testa del campionato ad Harvick, Logano ritorna dunque in vetta alla classifica alla pari con Kevin. In coda Gase deve effettuare una seconda sosta, Mears non lotta e così Gaughan è il 40° e ultimo qualificato per la Daytona500; i due DNQ sono Ryan Truex e Joey Gase.

La classifica generale

Il campionato dopo i Duel

Il programma del weekend

Venerdì 15 febbraio

18:05 FP1 Xfinity

19:05 FP3 Cup

20:05 FP2 Xfinity

21:05 FP4 Cup

22:40 Qualifiche Truck

1:30 Gara Truck

Sabato 16 febbraio

15:40 Qualifiche Xfinity

18:05 FP5 Cup

20:30 Gara Xfinity

Domenica 17 febbraio

20:30 Daytona500 (questa la griglia di partenza)

Immagini: GettyImages per nascar.com

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