NASCAR | Elliott vendica la sconfitta dell’anno scorso a Dover

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di Gabriele Dri @NascarLiveITA
8 Ottobre 2018 - 11:00
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Di tutti i secondi posti patiti, prima di vincere al Watkins Glen due mesi fa, quello portato a casa l’anno scorso dalla corsa autunnale a Dover probabilmente era quello che bruciava di più a Chase Elliott. Era in testa alla gara con la vettura più veloce, aveva un margine di sicurezza su Kyle Busch, ma poi una scellerata gestione dei doppiati – il famoso braccino – permise alla #18 di riprenderlo e sorpassarlo a soli due giri dalla fine. Stavolta Chase, in condizione di inferiorità, negli ultimi due giri si è difeso egregiamente da Hamlin ed ha conquistato il secondo successo in carriera che lo proietta direttamente al “Round of 8”.

La gara

A Dover va in scena il primo weekend autunnale della stagione. Il venerdì e il sabato sono caratterizzati da nebbia, nubi basse e pioggerellina. Ed è proprio questa che impone la cancellazione della qualifiche e quindi la griglia di partenza segue la classifica del campionato. Dunque i 12 piloti ancora in corsa per il titolo partono nelle prime 12 posizioni, con Kyle Busch davanti a Kevin Harvick.

Dover è un ovale molto severo per la meccanica e il primo colpo di scena arriva al giro… 0! Nei giri di formazione sulla Chevy di Jimmie Johnson si rompe un giunto sferico nella sospensione anteriore destra e la #48 va nel garage prima della bandiera verde; tornerà in pista staccato di 10 giri e concluderà 36°.

La pioggia di sabato ha cancellato una sessione di prove libere e quindi i piloti non hanno avuto molto tempo per definire gli assetti ideali. A finire in crisi è a sorpresa Truex, che in 10 giri scivola da 3° a 9°; anche la vettura di Kyle Busch non è perfetta e così al giro 16, quando affronta i primi doppiati, è costretto a cedere la prima posizione ad Harvick. Kevin passa e va, non lo vedrà nessuno per molto tempo. Al giro 60 (metà della prima stage) ha 8″ di vantaggio su Keselowski e Kyle Busch, al giro 70 – quando inizia il primo giro di soste – ha oltre 10″ su tutti gli altri.

Il primo ai box è proprio Kyle Busch, con ormai una gomma sulle tele, e presto lo seguono tutti. Dopo i pit stop Harvick ha ancora 7.5″ di vantaggio sul secondo, ora Logano, e da qui in poi gestisce i giri rimanenti e l’unico problema è il doppiaggio di Bowman, ma alla fine vince agilmente il traguardo intermedio davanti allo stesso Logano, Kyle Busch, Bowyer ed Elliott.

Una vettura dominante è inutile però se non hai una pit crew che ti assiste a dovere. E ancora una volta allo Stewart-Haas non completano una sosta veloce e così Logano passa in testa alla gara, seppur soltanto per pochi metri, dato che Harvick alla prima curva è già di nuovo al comando. Joey nella seconda stage torna nei ranghi e lo passano prima Bowyer e poi Truex. Continua la domenica difficile per Kyle Busch, la cui track bar non funziona e l’assetto ne risente facendolo scivolare ai margini della top10. Harvick non domina come nella prima stage e Bowyer si mantiene entro i 2″. Ancora una volta i doppiati (Bowman e un Larson in crisi dopo un sabato eccellente nelle libere disputate però con un meteo diverso) rallentano Kevin permettendo a Clint di raggiungerlo ma non sorpassarlo. Harvick vince così anche la seconda stage davanti a Bowyer, Truex, Logano e Almirola.

Questo giro di soste cambia di poco la classifica (c’è solo una penalità per Larson dopo quella subita in precedenza da Elliott fra prima e seconda stage), mentre la crew di Kyle Busch effettua un tentativo estremo di riparare la track bar costringendolo a ripartire 13°. Pure la ripartenza è tranquilla e a 140 giri dalla fine al comando ci sono le quattro vetture dello Stewart-Haas Racing (Harvick, Almirola, Bowyer e Kurt Busch) e le tre del Team Penske (Keselowski, Logano e Blaney) per un totale di sette Ford in testa al gruppo seguite da Truex, Elliott e Hamlin.

La gara scorre via senza nessun incidente e a 100 giri dalla fine Harvick ha 3″ di vantaggio su Almirola e Bowyer, i quali si sono scambiati un paio di volte la posizione prima di un leggero contatto di Clint con un altra vettura che rende la sua Ford sottosterzante. Hamlin è costretto ad anticipare la sosta per una foratura, ma il vero e proprio giro dei pit stop inizia ai -80. E in un paio di minuti la gara si riapre. Harvick effettua la sua sosta, esce dai box e ci rientra al giro successivo: il jackman ha abbassato la vettura troppo presto quando il meccanico sta ancora avvitando la gomma posteriore destra. La pistola pneumatica porta via la valvola dello pneumatico e la sensazione della foratura è immediata. Al giro successivo la sosta di Kyle Busch si conclude con una penalità per eccesso di velocità e così entrambi finiscono doppiati.

A 77 giri dalla fine passa in testa Almirola, alla seconda grande occasione dopo Chicago di ritornare alla vittoria, seguito da Bowyer, Truex, Keselowski e Kurt Busch. Le voci di detriti però aumentano col passare dei giri e ai -60 arriva la caution (un pezzo di carcassa di pneumatico in curva 3, probabilmente di Stenhouse o Newman che hanno avuto dei problemi pochi giri prima). Chi beneficia della caution è Harvick, che torna a pieni giri, mentre le vittime sono Truex (penalità anche per lui) e Logano che viene centrato dal semiasse che si sfila dalla vettura di Chastain e rimedia un discreto buco sulla fiancata e le cui riparazioni lo fanno uscire dalla top10.

Come al solito il crew chief di Keselowski si inventa qualcosa e cambiandogli solo due gomme lo manda in testa alla gara, ma alla ripartenza ai -52 Almirola ritorna subito al comando della gara avviandosi verso quella che sembra una facile vittoria. I giri continuano a passare e ai -25 Aric ha 1″ sul compagno di squadra Kurt Busch, mentre Keselowski ed Elliott sono a 3″, poi “Miles the Monster” (la mascotte del circuito soprannominato infatti “The Monster Mile”) ha di nuovo fame e inizia un finale di gara ricco di colpi di scena.

A 20 giri dalla fine Bowyer – dopo un discreto salvataggio – rallenta vistosamente e torna ai box. Forse è una foratura, forse un problema alla track bar, forse è la sospensione posteriore che cede, ma alla fine viene rimandato in pista. A soli 8 giri dalla fine a cedere è però la anteriore destra e Clint finisce a muro mettendo fine alla sua gara. E la classifica viene rivoluzionata: Elliott, Keselowski e Truex non si fermano ai box, Hamlin e Bowman cambiano solo due gomme, Almirola, Kurt Busch, Logano, Jones e Harvick (altra sosta lenta) quattro.

La bandiera verde arriva a quattro giri dalla fine: Elliott riparte bene mentre Almirola cerca la rimonta all’esterno, ma all’uscita di curva 2 perde il controllo della vettura e travolge Keselowski. Logano è subito dietro di loro ed evita per miracolo l’incidente, ma questo non potranno dirlo molti altri. I commissari espongono la bandiera rossa e ad ogni replay che viene proposto si capisce quanti danni abbia fatto questo incidente: Bowman è ko dopo un’ottima rimonta seguita ad un inizio di gara difficile, e anche le vetture di Truex e Blaney sono danneggiate per un totale di 5 auto coinvolte (e tutti e cinque sono ancora nei playoff).

Quando termina la bandiera rossa è tempo di overtime: Elliott (zero gomme fresche) è davanti a Hamlin (due gomme), Logano e Jones (quattro). Chase non riparte al meglio ma la sua fortuna è quella di trovare un Jones in grado di spingerlo abbastanza per mantenere la prima posizione. Negli ultimi due giri Chase tiene a bada Hamlin che non riesce a sfruttare le gomme meno usurate e vince la seconda gara in carriera davanti allo stesso Denny, Logano, Jones e Kurt Busch. Completano la top10 Harvick, A.Dillon, Kyle Busch, Stenhouse e Suarez.

Grazie alla vittoria Elliott avanza direttamente al “Round of 8” e non dovrà preoccuparsi di quello che accadrà a Talladega. Nonostante una giornata storta Harvick e Kyle Busch hanno un ampio margine così come potranno dormire sonni relativamente tranquilli Truex e Logano. Dietro di loro sarà battaglia con Almirola e Bowyer che hanno sognato a lungo e invece sono costretti a inseguire. 

Le altre categorie

Nella gara della Xfinity Series sesta vittoria stagionale (un record per un rookie) per Christopher Bell, il quale così ritorna ad essere il favorito per il campionato. Dopo una sessione di qualifica ridotta per il maltempo dalla pole parte Daniel Hemric, ma alla prima curva ad andare in testa è proprio Bell. L’attenzione però si concentra sulla lotta fra Chastain e Cindric per l’ultimo posto al “Round of 8”, dato che Truex, Jones e Reed sembrano spacciati, visto che sono obbligati a vincere. La prima stage scorre via tranquilla con Bell che conquista il traguardo intermedio davanti a Hemric, Allgaier, Jones e Gallagher mentre Cindric si mantiene davanti a Chastain. 

Il sogno di vincere di Brandon Jones termina con una sosta lentissima, mentre Hemric prima ritorna in testa dopo il pit stop e poi perde di nuovo la prima posizione alla ripartenza, stavolta a favore di Allgaier. La vettura di Justin però soffre di sottosterzo e così al giro 75 Hemric torna in testa e Daniel conquista stage – e qualificazione matematica al round successivo – davanti a Bell, Allgaier, Gallagher e Custer. La stage finale inizia con Cindric che insegue Chastain di due punti e Tifft di sette, ma la posizione in pista è sempre a suo favore.

Per l’ennesima volta Hemric butta via la gara (penalità per eccesso di velocità) e così a passare in testa è Custer, mentre Chastain perde un paio di posizioni e Cindric si mantiene virtualmente a +4/+5 sul taglio. Nel frattempo Bell è l’unico ad usare la traiettoria esterna e si rivela molto veloce, dato che da terzo si riporta in testa sorpassando prima Allgaier e poi Custer. Una gara molto lineare (ciò che voleva Cindric) viene interrotta a 38 giri dalla fine dalla prima vera caution (Bilicki a muro) e permette di effettuare a tutti l’ultima sosta; qui Chastain rovina tutto prendendosi una penalità e il suo sogno sembra finito. Ma alla ripartenza pochi metri più in là c’è un Tifft in difficoltà e solo 4 punti virtualmente davanti a lui. Ross dà una spintarella a Matt che si salva, ma tocca così l’incolpevole #60 di Briscoe che finisce a muro. La successiva ripartenza a 17 giri dalla fine è convulsa, ai -13 Chastain è virtualmente qualificato dopo un avvio aggressivo, ma poi lui cede e Tifft recupera ristabilendo le gerarchie.

Bell vince così la gara che gli permette di ritornare in testa alla classifica dopo il reset del punteggio e tornare il favorito per il titolo davanti ad Allgaier. Dietro di lui chiudono Custer, Allgaier, Preece e Gallagher. In campionato alla fine Cindric e Tifft chiudono a +3 su Chastain che viene così eliminato insieme ai già citati Jones, Truex e Reed.

I risultati odierni

La classifica della “Gander Outdoors 400”

La classifica generale

Così la griglia dei playoff dopo la prima gara del “Round of 12”

Questa invece la classifica completa

I prossimi appuntamenti

Nel prossimo weekend la Nascar sarà a Talladega, dove sabato si concluderà il primo round dei playoff della Truck Series e domenica correrà la Cup Series. Per la Xfinity Series ci sarà il primo weekend di pausa dal mese di maggio – dopo 19 gare consecutive senza pause – e torneranno in pista il 20 ottobre in Kansas dove inizierà il “Round of 8”.

Immagine: GettyImages per nascar.com

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