NASCAR | Dale Earnhardt Jr. e la sua famiglia escono illesi da un incidente aereo

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Tempo di lettura: 6 minuti
di Gabriele Dri @NascarLiveITA
16 Agosto 2019 - 14:00
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L’intero mondo della Nascar nella serata di ieri ha preso uno spavento che difficilmente dimenticherà, ma almeno potrà tirare un sospiro di sollievo. Attorno alle 21:38 (ora italiana, le 15:38 locali) il Cessna Citation Latitude 680A di proprietà del JR Motorsports, il team che Dale Jr. possiede e che corre in Xfinity Series, è atterrato all’Elizabeththon Municipal Airport – vicino all’omonima cittadina del Tennessee a soli 25 km da Bristol – tuttavia la manovra, per motivi ancori sconosciuti e su cui la FAA (Federal Aviation Administration) sta ancora indagando, non è andata a buon fine ed il velivolo è finito oltre il termine della pista, proseguendo sull’erba ed infine travolgendo la recinzione dell’aeroporto, terminando la sua corsa in parte sulla Tennessee State Route 91.

Quasi immediatamente, e secondo alcuni testimoni già mentre l’aereo stava strisciando fuori dalla pista, il velivolo ha preso fuoco ed ha attirato ulteriormente l’attenzione di chi si trovava nella zona e della squadra di soccorso della contea di Carter temendo un bilancio grave. E invece tutti i passeggeri erano illesi e già usciti dal velivolo. A bordo si trovavano, oltre al pilota e al copilota, Dale Earnhardt Jr., in viaggio verso Bristol per commentare il weekend della Nascar per la NBC, la moglie Amy, la loro figlia Isla di appena un anno e tre mesi e il loro cane Gus.

Le prime notizie sono giunte grazie al giornalista locale Ricky Matthews che già alle 21:54 comunicava di un generico incidente aereo a Elizabethton e che tutti gli occupanti del velivolo erano illesi. Alle 22:17 il fatto ha preso connotati più seri invece: la matricola dell’aereo e anche il logo sulla coda indicavano che il velivolo era di proprietà del JR Motorsports e pochi minuti dopo è arrivata la conferma ufficiale di chi era a bordo da parte dello sceriffo della contea. In breve la notizia è stata ripresa anche dai giornalisti presenti a Bristol (stavano per cominciare le qualifiche della Truck Series), ma tutti sono stati rassicurati dal fatto di aver ricevuto fin da subito buone notizie.

Alle 22:42 Kelley Earnhardt, che gestisce col fratello la scuderia, ha twittato che Dale, Amy ed Isla erano illesi, ma che comunque erano stati trasportati in ospedale per ulteriori accertamenti e questo invece ha riacceso le preoccupazioni, ma alla fine le prime voci erano corrette. Cinque minuti dopo infatti lo sceriffo ha comunicato che tutti gli occupanti avevano solo escoriazioni e/o contusioni, ma nessuna lesione seria e che l’unico ad essere stato trasportato al Johnson City Medical Center (25 km di distanza però in direzione opposta rispetto a Bristol) era Dale Jr., probabilmente anche per motivi precauzionali visto che in passato ha sofferto di numerose commozioni cerebrali e traumi cranici che lo hanno costretto anche al ritiro dalle corse a tempo pieno al termine della stagione 2017.

Attorno all’1:30, circa quattro ore dopo l’incidente, Dale Jr. era già stato dimesso dall’ospedale ed era diretto – scortato dalla polizia – verso il Bristol Motor Speedway dove ha incontrato i responsabili della NBC che, come era giusto aspettarsi, lo hanno rimandato a casa per trascorrere tutto il tempo che vuole con la famiglia. La prossima settimana la Cup Series non scenderà in pista e quindi Dale non avrebbe avuto comunque impegni televisivi ma poteva essere coinvolto con le attività del team in Xfinity Series a Road America mentre fra due settimane a Darlington è previsto che Junior sia in gara sulla sua #8 sempre in Xfinity Series per il consueto Throwback Weekend, la sua seconda corsa in seguito all’annuncio del ritiro dopo quella di Richmond dell’anno scorso e conclusa al quarto posto.

Al momento non ci sono ulteriori comunicati ufficiali dall’ufficio stampa della famiglia Earnhardt ma è stato enorme l’affetto dimostrato ancora una volta dai tifosi al pilota più amato della scorsa generazione, figlio di “The Intimidator”, morto a Daytona nel 2001 in un tragico incidente all’ultimo giro della 500 miglia. Le ultime notizie riguardano invece l’unico componente che mancava all’appello dalle comunicazioni ufficiali: il cane Gus è uscito anch’egli illeso dall’incidente, anzi secondo i testimoni è stato il primo ad uscire dal relitto. A contribuire al fatto che nessuno abbia riportato gravi ferite è stato che – prima di venire completamente bruciata nell’incendio – la carlinga è rimasta praticamente integra.

E la mente di tutti è tornata invece al 1° aprile 1993, quando l’aereo della Hooters che trasportava Alan Kulwicki, campione in carica della Cup Series, si schiantò in atterraggio vicino al Tri-Cities Regional Airport mentre il pilota stava andando da Knoxville a Bristol dopo un’apparizione pubblicitaria. Tra i due aeroporti ci sono nemmeno 25 km in linea d’aria, ma per fortuna gli esiti degli incidenti sono stati completamente opposti. Allora il mondo della Nascar dovette piangere uno dei suoi talenti più completi mentre oggi può tirare un sospiro di sollievo e tornare al lavoro sulle altre notizie provenienti dalla pista e dal garage, visto che nella giornata di ieri i fatti non sono mancati.

Le altre notizie dal Ferragosto di Bristol:

Immagine: Dale Campbell per NBC Charlotte (twitter.com/wcnc)

Fonti: jayski.com; motorsport.com

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