NASCAR | Custer e Haley vincono in Texas e si qualificano per Homestead

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Tempo di lettura: 8 minuti
di Gabriele Dri @NascarLiveITA
4 Novembre 2018 - 18:00
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Probabilmente neanche Eddie Gossage si immaginava che le modifiche all’ovale da 1.5 miglia più classico d’America, insieme a Charlotte, potessero rivitalizzare le gare in Texas. E invece rendere il circuito asimmetrico, abbassando il banking di 4° e allargando la pista in curva 1-2, ha reso le vetture molto più difficili da assettare. Inoltre il forte vento, che a raffiche ha sferzato la zona di Fort Worth, ha complicato ulteriormente la situazione e ne sono uscite due gare molto avvincenti che rappresentano l’ideale preludio non solo a Homestead, ma anche alla grande eliminazione del prossimo weekend a Phoenix.

Xfinity Series

Nella gara della Xfinity Series successo per Cole Custer, il secondo in carriera nella categoria, che così stacca il primo biglietto per Miami. Dopo il big one del Kansas anche la gara in Texas si rivela molto caotica, sia per la pista non più simmetrica, sia per il forte vento che portano alla fine ben 11 caution (più le due programmate) e ulteriori sconvolgimenti nella classifica generale. Dalla pole parte Bell ma, come successo ad Allgaier due settimane fa, va in testacoda subito alla prima curva, riuscendo tuttavia a proseguire. A prendere il comando è quindi Reddick, mai così bene da molti mesi, ma le caution non mancano. Prima Bobby Earnhardt, il fratello di Jeffrey e nipote di Dale Jr., decide di fare un po’ di rally alla prima ripartenza e poi Ryan Truex e Ryan Sieg entrano in contatto alla prima curva. La scelta della corsia alla ripartenza è sempre al limite e infatti Hemric passa Reddick e si porta al comando della gara e vince la prima stage davanti a Custer, Reddick, un fantastico Bell che – anche grazie alle due caution – rimonta da ultimo a quarto, e Sadler.

Ma quando Bell inizia a far paura a tutti, ecco che la sua rimonta si interrompe. Al restart i ruoli si invertono ancora e Reddick passa Hemric e torna in testa alla gara. Il primo long run della gara mette in mostra proprio Reddick e Custer, il quale si porta in seconda posizione. Cole inizia a mettere pressione a Reddick fino a 9 giri dalla fine della seconda stage, quando i due si trovano Gase da doppiare e non si può stare 3-wide in curva 1. A pagarne le conseguenze alla fine è solo Gase, toccato leggermente da Reddick, che finisce in testacoda, mentre Cole e Tyler ne escono indenni, ma a posizioni invertite. La caution ingolosisce molti e dei big solo Custer, Reddick e Allgaier non si fermano ai box. Nello sprint finale di cinque giri cambia poco e Custer vince la stage davanti ad Allgaier, Preece, Reddick e Bell.

I primi quattro devono scontare la sosta e quindi Bell si porta di nuovo in testa alla gara e alla ripartenza non ripete l’errore del primo giro, ma non passano che pochi secondi e Brandon Jones manda in testacoda Annett. Ci si riprova a correre, ma anche ad andare in testacoda, tuttavia Gallagher si salva in curva 4 e la gara prosegue. Dopo un altro long run, a 75 giri dalla fine Truex finisce di nuovo a muro e la caution che arriva complica le strategie, dato che si devono disputare ancora almeno 15 giri in più della durata di un pieno. Tutti vanno ai box e ne esce in testa Jones (solo rifornimento) davanti a Bell e Hemric, mentre Custer si prende una penalità per un’errore della pit crew.

Pronti, via e Bell rimane invischiato alla ripartenza, perde posizioni e infine Cindric lo tocca in curva 3 mandandolo ko ancora una volta dopo la gara in Kansas (lì la colpa fu di Allgaier). Bell la prende ancora con filosofia, ma il grande favorito del campionato ora sarà obbligato a vincere la prossima settimana a Phoenix per qualificarsi a Homestead. Mancano 65 giri alla fine (il pieno ne dura in teoria 60) e la sosta in questione si rivelerà decisiva: Custer e Sadler si fermano per rabboccare mentre Hemric, Allgaier, Tifft, John Hunter Nemechek e Reddick proseguono. Ennesima ripartenza ed ennesima caution: i cinque minuti terribili del Joe Gibbs Racing proseguono dato che Jones tocca Preece – sono compagni di squadra – e per Ryan la gara finisce qui. Reddick cambia strategia e si ferma ai box ora mentre gli altri quattro proseguono confidando in molti incidenti.

E gli incidenti arrivano, ma troppo tardi: Gase finisce a muro ai -53 e poi segue una lunga fase di green in cui Allgaier passa davanti a Hemric, Tifft e Nemechek. Custer invece è quinto e non spinge sull’acceleratore dato che tutti quelli davanti a lui si dovranno sicuramente fermare ai box. La vettura più veloce in pista è la #42 e Nemechek in 30 giri si porta da quarto a primo, ma ai -12 Majeski e Reed – anch’essi compagni di squadra – si toccano e arriva un’altra caution. E’ l’occasione buona per fermarsi ai box e cambiare gomme per i quattro di testa e così Custer ritorna al comando della gara. La bandiera verde arriva a 7 giri dalla fine e Reddick affianca Custer, tant’è che quando Lee manda in testacoda Hemric è necessario aspettare per capire chi sia in testa. Momento di pausa: Lee ha toccato Hemric, sono compagni di squadra e dunque questo è il terzo incidente fra teammate in appena 56 giri. Se non è record questo, poco ci manca.

Si riparte a soli due giri dalla fine con Reddick davanti a Custer, così ha detto il computer, ma a far paura è Nemechek, già quarto e con gomme fresche. Al via Reddick scappa subito e sembra imprendibile, ma all’ultimo giro e mezzo Custer compie un mezzo miracolo, motivabile solo dalla strategia adottata quando era quinto e, non dovendo spingere, aveva risparmiato le gomme. In curva 1 Cole si infila e in uscita da curva 2 sono affiancati. Prima prevale la paura del side-draft reciproco e i due si separano, poi decidono all’unisono di farlo all’avversario e così si avvicinano pericolosamente fino al contatto che per fortuna non finisce nell’ennesimo incidente (alla fine sono state ben 13 le caution). Custer passa e vince davanti a Reddick, Cindric, Nemechek e Allgaier. 

In campionato Custer stacca così il primo biglietto per Homestead, pista su cui l’anno scorso dominò la gara e quindi bisognerà fare molta attenzione al pilota dello Stewart-Haas, mentre dietro di lui ci sono in posizione buona Reddick, Sadler (8°) e Hemric (alla fine 10° dopo il contatto con Lee). A sorpresa al momento out ci sono Allgaier (a -12) e Bell, addirittura a -34 e dunque obbligato a vincere a Phoenix, mentre per Tifft e Cindric sembra non ci siano speranze.

Truck Series

Nella gara della Truck Series terza vittoria stagionale per Justin Haley il quale così accede al gran finale di Homestead, mentre quasi tutti gli altri piloti in corsa per il titolo hanno avuto problemi. Dalla pole parte Johnny Sauter, il vincitore di Martinsville, ma subito alla prima curva perde la linea ideale per quella che risulterà essere una foratura; per sua fortuna al terzo giro LeMastus finisce a muro e così può limitare i danni. A passare in testa è Friesen davanti a Gragson, Haley e David Gilliland, il quale però perde una grande occasione finendo a muro a metà della stage. Nel frattempo Haley aveva preso il comando della gara e lo molla brevemente a favore di Creed, neocampione della ARCA Series, solo nell’intermezzo fra le due caution causate da Rohrbaugh, di cui la seconda fa chiudere la stage sotto caution con Haley davanti a Creed, Friesen, Crafton e Moffitt.

Le numerose caution creano diverse strategie e così in testa alla ripartenza c’è Snider. Pronti via c’è il big one in curva 4 con pochi danni terminali, ma con qualche ammaccatura per Sauter e Gragson. Si riparte di nuovo e c’è il primo long run della gara, gestito benissimo da Snider nonostante non abbia ancora cambiato gomme; anche la seconda stage finisce sotto caution (incidente di Creed) e Snider la vince davanti ad Austin Hill, Haley, Enfinger e Crafton. 

Alla caution precedente si era fermato ai box Todd Gilliland, il quale così può ripartire in testa alla stage finale davanti a Friesen mentre Haley, nettamente il più veloce, è costretto alla rimonta dalla 14esima posizione. Dopo la confusione della prima metà di gara, da qui in poi si prosegue senza incidenti e quindi diventa cruciale il momento dell’ultima sosta. La coppia Gilliland-Friesen va in fuga e 50 giri dalla fine, quando Haley completa la rimonta, hanno 5″ su Justin. A 39 giri dalla fine Friesen sorpassa Gilliland e 7 giri più tardi entrambi vanno ai box, ma ancora una volta Stewart butta via la gara con un eccesso di velocità in pit lane. Haley passa in testa e si fermerà solo ai -28, ereditando comunque la seconda posizione ma sempre a quasi 5″ da Gilliland.

Per Todd la strada sembra spianata verso la prima vittoria in carriera, ma senza nessun preavviso all’ultimo giro il suo truck rimane a secco e il sorpasso di Justin è decisamente più facile di quello avvenuto due mesi fa a Mosport, quando Gragson e lo stesso Gilliland si scontrarono all’ultima curva regalandogli la vittoria. Haley vince così davanti a Rhodes, Moffitt, lo stesso Gilliland e Hill. Le sorprese non sono finite qui, dato che anche Enfinger – a lungo terzo dopo l’ultimo giro di soste – rimane senza benzina e a differenza di Todd non riesce a tagliare il traguardo e viene classificato 12°.

In campionato Sauter e Haley sono qualificati per Homestead mentre Moffitt e Gragson (10°) sono in ottima posizione, dato che Enfinger e Crafton sono a circa 20 punti dalla qualificazione e per loro sarà quasi obbligatorio vincere a Phoenix.

Immagini: GettyImages per Nascar.com

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