NASCAR | Capolavoro strategico di Truex a Sonoma!

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Tempo di lettura: 7 minuti
di Gabriele Dri @NascarLiveITA
25 Giugno 2018 - 11:00
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Che Cole Pearn fosse uno dei migliori crew chief degli ultimi anni era già chiaro a tutti, ma quello che ha fatto ieri a Sonoma va oltre l’immaginabile. Nell’epoca in cui tutti sentono tutti, finge di voler effettuare una sosta ma all’ultimo momento cala la maschera e beffa Rodney Childers (crew chief di Harvick), non l’ultimo arrivato, e lo stesso Harvick. Il piano viene svelato al mondo e attuato in due secondi che risultano decisivi. Fondamentale l’assenza di caution nel finale, ma alla fine la strategia regge e Truex vince per la terza volta in stagione. 

La gara

Kyle Larson parte dalla pole, come l’anno scorso, ma la sua gara anche questa volta non è all’altezza; concluderà solo 14°. Passano solo tre giri e all’ultimo tornantino Truex passa in testa e dopo poco lo segue lo specialista Allmendinger, alla prima delle sue due chance di vincere una gara durante la stagione. I protagonisti delle prime fasi però sono Harvick, che partito sesto raggiunge in fretta la coppia di testa, e Bowyer, il quale dalla 19esima posizione in soli 20 giri si porta in quarta. I piloti lottano soprattutto con sottosterzo e degrado delle gomme e la strategia diventa fondamentale: la lunghezza del giro di Sonoma (poco meno di 1’20”) permette di effettuare una sosta senza venire doppiati e quindi molti optano per effettuare il pit stop prima della fine della stage per poi ripresentarsi alla ripartenza nelle prime posizioni. Quasi tutti i big, compresi Truex e Harvick, seguono questo piano lasciando pista libera ad Allmendinger che vince così la prima stage davanti a Keselowski, Johnson, Elliott e Larson.

La sosta di questi mette Keselowski in 13esima posizione (sorpasso su Allmendinger in pit lane), mentre in prima fila si ripresentano Truex e Harvick, protagonisti di sorpasso e controsorpasso nei due giri sotto green fra la loro sosta e la fine della stage. Passa una manciata di giri e AJ nel tentativo di rimontare sbaglia la cambiata seconda-terza proprio sotto il traguardo e rompe il motore fermandosi in pista e provocando un’altra caution. Sorte analoga e in contemporanea per McMurray: per lui un banale fuorigiri mette ko centralina elettronica e pompa dell’olio e la sua gara finisce qua.

Alla ripartenza Truex rimane davanti ad Harvick ma resiste solo 5 giri poi il pilota della Ford #4 lo sorpassa portandosi in testa. Dietro di loro ad un paio di secondi c’è Bowyer mentre tutti gli altri sono staccati. La stage si avvia alla conclusione e la strategia si ripete: Harvick, Truex e Bowyer si possono permettere di rinunciare a qualche punto e si fermano ai box. A vincere la seconda stage è così Hamlin davanti a Elliott, Johnson, Keselowski e Blaney. 

Per questi ultimi il compito è più difficile rispetto a prima, dato che Chase – primo all’uscita dei box – riparte solo 17°. L’ultima stage necessita ancora di una sosta e permette lo stesso una certa gamma di strategie quali fermarsi subito per arrivare in fondo però con gomme degradate, dividere più equamente i 60 giri finali in 30+30 oppure fare l’esatto opposto rispetto alla prima tattica, per non parlare poi dell’eventualità di una caution.

Come prima i tre big della serata (Harvick, Truex e Bowyer) allungano su tutti gli altri e sembra chiaro che la vittoria se la contenderanno loro; in difficoltà invece Blaney (servosterzo ko a 50 dalla fine, chiuderà a 6 giri) e Ty Dillon (cambio bloccato in terza, perderà 4 giri). A 40 giri dalla fine si apre la finestra dell’ultima e ad approfittarne sono coloro che hanno difficoltà di assetto come Larson, Menard, Hamlin, Logano e molti altri. 

Nel frattempo Cole Pearn, crew chief di Truex, sta già pianificando la strategia definitiva: fra i -41 e i -39 Truex riduce il distacco da Harvick da 2″ a 1.2″ e tutti si aspettano l’undercut per evitare di perdere tempo dietro alla #4 nel tentativo di sorpassarla. Pearn sa di essere ascoltato dai rivali e quindi per questi due giri dice a Truex che la sua sosta è imminente e in programma a 38 giri dalla fine. Ma è una trappola: per coprire l’undercut di Truex, Rodney Childers richiama subito ai box Harvick e nei 2″ scarsi che intercorrono fra l’ingresso in pit lane della #4 e quello previsto della #78 Pearn “cambia idea” e lascia Truex in pista. Childers capisce subito di essere stato fregato e Pearn dice a Truex il piano reale, ovvero fermarsi dopo 7-8 giri in modo da dividere la stage in due parti uguali.

Truex effettua l’ultima sosta a 30 giri dalla fine, ben 8 dopo Harvick e 7 dopo Bowyer (a differenza del Michigan qui c’è stato l’errore, ben più grave dato che il pit stop è arrivato un giro più tardi, di Mike Bugarewicz) quando le Ford con gomme fresche gli guadagnano ormai 2″ al giro. All’uscita dai box Truex è circa 8″ dietro a Harvick e 7″ dietro a Bowyer ma la differenza si sente e recupera sulla coppia di testa almeno mezzo secondo al giro. A 22 dalla fine raggiunge e sorpassa Clint senza perdere troppo tempo, due tornate più tardi stessa scena su Kevin. Dato il loro margine su tutti gli avversari (Johnson è 5° a oltre 20″) Harvick, Bowyer e Kyle Busch decidono di fare un’altra sosta, dividendo in pratica la stage finale in tre stint da 20 giri: perdono sì una trentina di secondi, ma in caso di una caution nel finale tornano loro ad essere i favoriti per la vittoria.

Truex si trova così in testa da solo con 24″ su Elliott e deve sperare in 18 giri senza incidenti per completare un capolavoro di strategia, può persino alzare il piede e gestire la meccanica tanto ormai il destino della gara non è nelle sue mani. Alla fine tutti gli altri piloti fanno il loro dovere e Truex vince la terza gara stagionale, la seconda consecutiva su uno stradale dopo il Glen lo scorso anno, davanti ai rimontanti Harvick (a ben 10″) e Bowyer. Elliott chiude buon quarto, seguono Kyle e Kurt Busch, Jones, Almirola, Bowman ed Hamlin. In campionato Truex si riporta in terza posizione mentre nella griglia playoff, nonostante l’anomalia di Sonoma, ci sono stati pochi movimenti significativi.

Le altre categorie

La Xfinity Series ha riposato questo fine settimana ma non in quello precedente. In Iowa dominio di Justin Allgaier alla seconda vittoria stagionale, ma solo la prima valida per i playoff dato che la vettura vincente di Dover era risultata irregolare. Dietro di lui ha concluso dopo un bel duello nel finale Christopher Bell seguito da Hemric, Custer e Brandon Jones. Il 26° posto di Sadler porta lo stesso Custer a soli 4 punti dal pilota della #1, ma entrambi sono ancora a secco di successi.

Senza pause anche la Truck Series. In Iowa seconda vittoria stagionale per Brett Moffitt, il quale conquista la gara di casa dopo che il disperato tentativo di Noah Gragson all’ultima curva si è concluso a muro, senza tuttavia perdere il secondo posto. Per il pilota dell’Hattori Racing successo fondamentale per racimolare qualche sponsor per permettergli di proseguire la stagione. Al Gateway Motorsports Park, invece, prima vittoria in carriera per Justin Haley dopo che Gragson – sì, sempre lui – si è dovuto fermare ai box a pochi giri dalla fine per una foratura mentre era in testa. Johnny Sauter (5° e 3° nelle due gare) continua ad essere il leader del campionato.

I risultati odierni

La classifica della “Toyota/Save Mart 350”

La classifica generale

Così il campionato a 10 gare dalla fine della regular season

I prossimi appuntamenti

Nel prossimo weekend la Nascar sarà a Chicago e gareggeranno tutte e tre le categorie: Truck (venerdì notte), Xfinity (sabato) e Cup Series (domenica). Da sottolineare anche il fatto che per Xfinity e Cup Series ci sarà il consueto cambio di emittente da Fox a Nbc mentre i Truck rimarranno fino alla fine della stagione sulla Fox.

Immagine: GettyImages per nascar.com

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