NASCAR | Bis di successi per Truex a Richmond!

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di Gabriele Dri @NascarLiveITA
22 Settembre 2019 - 18:00
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Il Joe Gibbs Racing prosegue nel suo dominio e Martin Truex Jr. continua a vincere nei playoff. La notte di Richmond potrebbe aver visto il sorpasso del pilota della #19 su Kyle Busch nel ruolo di favorito per il titolo. Già, perché quanto fatto da Truex ieri è stato incredibile, visto che ha battuto un Rowdy di nome e di fatto dopo le polemiche della scorsa settimana – e dunque ancora più scatenato del solito in pista – malgrado un incidente a meno di 100 giri dalla fine quando è stato centrato dal fin troppo irruente Stenhouse. 12 playoff point accumulati in due gare sono un bottino che difficilmente passerà inosservato a tutti gli altri 11 piloti, persino per i suoi compagni di squadra, che domenica prossima rimarranno ancora in corsa per il campionato.

La gara

Il weekend di Richmond è ancora una volta privo di incidenti nelle libere e di problemi ai controlli tecnici. A tenere banco sono infatti ancora le frasi di Kyle Busch dopo il contatto con Smithley a Las Vegas e per questo e altri motivi più pratici Rowdy è il favorito assoluto di questa gara, dato che solo lui è in grado di cancellare mille polemiche con una vittoria dominante in cui viene fuori solo il talento assoluto che è.

Dalla pole, dopo un giro incredibile, scatta Keselowski davanti ad Harvick, Elliott e lo stesso Kyle Busch mentre vanno in crisi (anche come conseguenza del sorteggio dell’ordine di entrata in pista) Bowman (20°), Byron (25°) e Logano (addirittura 28°). Partendo così indietro su uno short track come Richmond infatti il rischio di venire doppiati subito è notevole. Al via le posizioni rimangono invariate con le due Ford seguite da Elliott e le tre vetture del JGR con Busch davanti ad Hamlin e Truex. Molto più indietro nel gruppo Byron va subito in crisi al punto di uscire dalla top25 e venire pressato da LaJoie.

Nel plotone di testa i primi sorpassi arrivano grazie alla coppia Hamlin-Truex che recupera in tandem e si mette davanti a Ky.Busch (che non ostacola la manovra anche perché mancano 385 giri al traguardo), Elliott e Harvick. Al giro 40 si forma così un terzetto in testa che inizia ad affrontare i primi doppiaggi impegnativi. Ed è in una di queste fasi che Hamlin per cercare un varco su Keselowski si fa passare invece dal compagno di squadra che al giro 54 scavalca anche Brad e si porta in testa alla gara.

A metà stage, come in primavera, qualche temerario tenta la sosta ai box per recuperare con gomme fresche (il degrado è elevato). E come allora uno dei pochi a provarci è Stenhouse e verrà ricompensato dalla sorte con una prima stage priva di caution. Intanto gli effetti del long run iniziano a vedersi su qualche pilota: Elliott scivola pian piano così come Blaney (ai margini della top15 su una pista che non ama), ma soprattutto Logano che non è andato oltre il 21° posto e poi perde le posizioni fino a quel momento guadagnate. In testa Truex ha un ritmo decisamente diverso e diventa un pericolo pubblico per molti big. Ai -25 Logano finisce doppiato e per un po’ ha ancora il salvagente del lucky dog, poi Stenhouse lo raggiunge e sorpassa, dunque Ricky si sdoppia da Truex e Joey può sperare di nuovo, infine affonda sorpassato pure da Ty Dillon.

Gli ultimi giri di Truex sono l’equivalente di una caccia al bottino grosso: non pago di avere 4″ su Keselowski prosegue a tutto gas, ai -3 doppia Byron, il quale spera che a questo punto il compagno di squadra Bowman resista a Martin e lo salvi. Ma la #19 è implacabile, ai -2 Alex finisce a un giro e non è finita qui dato che all’ultima curva Truex sorpassa pure Blaney (graziato dunque dal lucky dog) e mette nei guai nell’ordine la coppia del Team Hendrick, oltre ovviamente a Logano naufragato. Dietro a Martin chiudono Kyle Busch, Keselowski, Hamlin e Harvick.

Il primo giro di soste di gruppo premia Kyle Busch che sorpassa il compagno di squadra e in pratica vince la seconda stage qui, dato che non sarà praticamente impensierito fino alla successiva interruzione programmata. A regalare un po’ di movimento ci pensa la ripartenza: in coda al plotone Bowman attacca in curva1 Austin Dillon, ma finisce leggermente lungo e lo tocca. L’effetto biliardo manda la #3 contro Byron che rimedia un tire rub molto evidente. Mentre tutte le telecamere sono su William, ad un passo da una evidente foratura e conseguente incidente, un giro e mezzo più tardi Dillon decide di vendicarsi su Bowman mandandolo in testacoda, pur senza danni evidenti per la #88. In tutto questo caos Logano passa all’interno, evita Alex e si prende un lucky dog incredibile pensando a dove era soltanto 10 giri prima.

A sorpresa, anche se sotto green sono stati fatti solo cinque giri, ai box vanno Keselowski, Kurt Busch, Almirola e Blaney, ma la loro rincorsa con gomme fresche non darà gli effetti sperati. Alla bandiera verde il trio del JGR Busch, Truex ed Hamlin guida davanti ad Harvick ed Elliott, ma Chase resiste poco dato che Jones prosegue nella sua rimonta (era partito 16°) e si porta nella top5. Davanti il distacco fra la #18 e la #19 oscilla sempre fra 1″ e 1.5″ e la prima posizione di Rowdy non è mai in discussione, tranne negli ultimi giri quando i doppiati – che Kyle affronta molto prudentemente – rimettono Truex sul suo paraurti. In coda al gruppo c’è ancora una volta Logano che, esattamente nella prima stage, inizia discretamente poi affonda al punto da venire sorpassato anche da Wallace che si prende il lucky dog. Busch vince dunque al stage davanti a Truex, Hamlin, Jones (che completa così il poker JGR) e Keselowski. Bowman e Byron invece perdono definitivamente ogni speranza di recupero dato che finiscono a due giri.

Gli ultimi 200 giri si possono coprire con sole ulteriori tre soste e la prima, all’interruzione programmata, non cambia le prime posizioni (solo Kurt Busch si prende una penalità). Dopo la ripartenza Rowdy rimane davanti a Truex, Hamlin e Keselowski mentre Jones se la deve vedere con un Newman alla migliore gara stagionale. Ryan rimane davanti ad Erik a lungo e per piloti come Byron e Bowman è la notizia peggiore che potesse arrivare in ottica campionato. Il penultimo giro di soste viene anticipato di circa 20 giri rispetto alle previsioni (siamo a 155 dalla fine) a causa dell’incidente di Sorenson; in questa occasione Johnson manca incredibilmente il suo stallo, Almirola viene penalizzato e Keselowski sfrutta perfettamente il posto migliore in pit lane per passare da quarto a primo.

Mancano 150 giri alla fine ma la leadership di Keselowski ne dura appena 35, poi si deve arrendere alle Toyota. Stavolta però non c’è quella di Busch nei suoi scarichi, bensì quella di Truex dato che Kyle si è fatto passare alla bandiera verde da un Newman che migliora sempre di più ad ogni stint che passa. La coppia #19-#18 si libera di Keselowski a 115 giri dal traguardo e da qui in poi non saranno più impensieriti, solo un intervento esterno può rovinare la loro gara.

E l’intervento esterno assume le sembianze di Ricky Stenhouse Jr. che, come sempre, anticipa l’ultima sosta e nella smania di rimontare e sdoppiarsi arriva lungo in curva3 centrando Truex mandandolo – per fortuna di Martin – solo in testacoda. L’irruenza di Ricky costa a Truex soltanto due posizioni mentre pagano molto di più, dato che si erano appena fermati ai box, Kurt Busch e Almirola che, malgrado una cambio gomme disastroso, si prende il lucky dog e rimane a pieni giri.

L’ultima ripartenza della gara avviene ai -79 (ancora una volta in pit lane ci sono pochi movimenti) e vede Ky.Busch davanti ad Hamlin, Truex, Keselowski, Larson e Jones; alla bandiera verde per poco le tre Toyota non si toccano in due occasioni separate, ma alla fine le posizioni non cambiano e così possono allungare sul resto del gruppo. La #19 non ha rimediato danni nell’incidente e dunque riprende il suo ritmo: ai -44 Truex ritorna secondo, poi recupera il secondo che ha di distacco dalla vetta e infine ai -25, dopo un breve duello in mezzo ai doppiati, ritorna definitivamente in testa.

L’unico brivido potrebbe regalarlo il doppiaggio di Stenhouse a pochi giri dalla fine, ma Ricky prudentemente sceglie la traiettoria più esterna possibile e Martin può passare senza problemi. Truex vince dunque la seconda gara consecutiva, sia dopo quella di Las Vegas e sia dopo quella ottenuta qui in primavera, lo fa da dominatore nelle fasi decisive e la perla finale è lo “spin&win” in stile Denny Sullivan. Dietro a Martin concludono Ky.Busch, Hamlin, Jones, Keselowski, Newman (gara straordinaria per lui), Larson, Harvick, Bowyer e Suarez.

Nel post-gara arriva però la doccia gelata: lo storico 1-2-3-4 del Joe Gibbs Racing si riduce ad una tripletta dato che la vettura di Jones viene trovata irregolare nei controlli tecnici e perde così 41 dei 42 punti conquistati che lo avevano rimesso in corsa per il “Round of 8” dopo il problema meccanico di Las Vegas. Eredita così la top10 Johnson, seguito al traguardo da Logano, tornato a pieni giri dopo l’incidente di Sorenson e migliorato nettamente nel finale, e – ultimo a pieni giri – l’ottimo Bubba Wallace.

In campionato Truex rimane l’unico ad avere vittorie nei playoff, ma in base ai punti conquistati pure Harvick e Ky.Busch sono già qualificati per il turno successivo. Ben posizionati anche Keselowski, Hamlin e Logano, ai quali a Charlotte basterà un piazzamento nella top30 (o un quantitativo equivalente di punti nelle stage) per avanzare. Da Elliott in poi sul Roval tutti dovranno stare all’erta, visto il precedente dell’anno scorso. Disperata infine la situazione di Jones, obbligato in pratica a vincere.

Le altre categorie

Nella gara della Xfinity Series dominio assoluto come da pronostico di Christopher Bell che conquista entrambe le stage e la settima vittoria stagionale. In qualifica a conquistare la pole, grazie ad un giro al limite, è invece Austin Cindric davanti ad Allgaier il quale però deve sostituire una gomma in parco chiuso ed è costretto dunque a partire dal fondo. Alla bandiera verde (doppia per la caution immediata al primo giro per Marlar che procede al rallentatore con il muso ammaccato) Cindric rimane in testa tuttavia bastano poche curve a Bell, qualificatosi quarto ma scattato in prima fila al posto di Allgaier, si porta subito in testa e va in fuga. L’allungo di Bell è favorito anche dal duello fra Cindric ed Harrison Burton, con il giovane figlio d’arte che nella fase centrale della stage si porta anche in seconda posizione.

La fuga di Bell viene bloccata al giro 50, quando ha 7″ su Cindric, dalla caution provocata dal problema meccanico di Miller prima e poi da un’altra per Matthews che finisce a muro alla ripartenza; in questa occasione si fermano ai box a montare gomme fresche Annett, Jones e Gaulding. Nello sprint finale di otto giri solo Michael riesce a rimontare fino alla quarta posizione in una volata a tre con Cindric e Gragson ma Christopher aveva già allungato di nuovo. Dopo il completamento del primo giro di soste in testa c’è Jones, ma Cindric – che in pit lane ha sorpassato Bell – in mezzo giro è di nuovo in prima posizione. Poi come a inizio gara Bell si dimostra nettamente il più forte e dopo due tornate è di nuovo al comando. Non lo lascerà più fino alla bandiera a scacchi.

Negli ultimi 165 giri di gara da notare sono le difficoltà di Reddick, che non ama Richmond ed ha pagato una foratura nel finale della prima stage finendo fuori dalla top15, la resistenza di Custer, non al top della forma fisica e malgrado ciò nella top3, e la penalità comminata ad Haley nell’ultimo giro di soste che lo relega in fondo al gruppo. Per gran parte dell’ultima parte di gara ad essere in seconda posizione c’è Custer, anche se il vantaggio al break è di soli 3.5″, mentre nell’ultimo lunghissimo stint è Cindric a prevalere. Austin sorpassa Cole a una decina di giri dalla fine e in cinque giri riduce il distacco dalla prima posizione da 3″ a 1.6″, ma Bell è in totale controllo e vince (238 giri in testa su 250) davanti a Cindric, Custer, Allgaier e Briscoe. In campionato oltre a Bell anche Custer, Reddick e Cindric mettono un’ipoteca sul pass per il secondo round dei playoff mentre il divario fra gli ultimi quattro e la qualificazione è già di 15 punti.

I risultati odierni

La classifica della “Federated Auto Parts 400”

La classifica generale

Così la griglia playoff dopo la seconda gara del primo round:

La classifica completa

I prossimi appuntamenti

Nel prossimo weekend la Nascar torna “a casa” e fa tappa a Charlotte per la seconda edizione sul circuito misto ovale-stradale denominato Roval. Sabato la Xfinity e domenica la Cup Series vedranno lo svolgimento delle gare cruciali del primo round; nella serie maggiore ci sarà dopo la bandiera a scacchi anche il primo taglio di quattro piloti. La Truck Series invece tornerà in pista il 12 ottobre a Talladega.

Immagine: twitter,com/nascar

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