Motomondiale | GP Qatar 2018 – Anteprima

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Tempo di lettura: 11 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
14 Marzo 2018 - 11:00
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L’attesa è ormai agli sgoccioli: appena due giorni ci separano dal primo appuntamento della stagione 2018 del Motomondiale, nel deserto del Qatar sul velocissimo tracciato di Losail, con le consuete tre gare di Moto3, Moto2 e MotoGP. Quella che si appresta a iniziare è la 70a edizione del mondiale, che già dai test pre-stagione si è preannunciata come ricca di contenuti e di spunti per ognuna delle tre classi. Paradossalmente, il 70° compleanno del Motomondiale coinciderà anche con l’ultima edizione della serie prima del “grande salto” verso quello che si anticipa come il futuro per gran parte delle categorie: l’evoluzione elettrica e la creazione della classe MotoE, la quale arricchirà ancor di più il carniere di classi offerto dal Motomondiale stesso.

Nonostante questo fattore, la stagione che si appresta a cominciare sembra tutto fuorché di transizione, in particolare per la classe regina, la MotoGP. I prototipi da 1000cc, dopo ben nove giornate di test passate tra Malesia, Thailandia e lo stesso Qatar, paiono già caldi e svezzati dai vari piloti per dare il massimo e farci divertire. Saranno 24 i piloti partecipanti, provenienti da dieci paesi differenti (tra cui la Malesia, che per la prima volta schiera un proprio rappresentante nella griglia della classe maggiore), e in sella a moto di sei marchi differenti. Il GP del Qatar che si correrà domenica è alla sua 15a edizione, e sarà l’11a sotto le caratteristiche luci artificiali che, dal 2008 in poi, contraddistinguono la gara nel deserto.

Tornando ai piloti, quello sotto l’occhio attento di tutti, avversari compresi, è il campione del mondo Marc Márquez su Honda. Il pupillo dell’HRC è alla caccia del suo settimo titolo a soli venticinque anni, il quale sarebbe anche il quinto in sei anni, per lui e per la Casa dell’Ala Dorata. Il pre-campionato è sembrato dire bene al catalano che arriva in Qatar dopo tre sessioni di test che, in generale, hanno dimostrato come Honda si sia preparata molto bene per affrontare la crescente concorrenza in MotoGP. Losail però non è una pista molto amica della V4 giapponese, né tanto meno del #93: la loro ultima vittoria è datata 2014, nell’anno del dominio incontrastato di Marc e della sua RC213V. La maniera migliore per stroncare sul nascere le velleità di titolo dei propri avversari sarebbe vincere a sorpresa nella gara notturna di Losail, per cui stiamo a vedere. I suoi possibili scudieri, il compagno Daniel Pedrosa e il pilota di Lucio Cecchinello Cal Crutchlow, vedono in Losail una delle loro bestie nere più incallite: nessuno dei due ha mai vinto, con lo spagnolo che ha ottenuto un secondo posto come miglior risultato e con l’inglese che non è mai andato oltre il quarto del 2012; le possibilità che i due siano dei semplici comprimari almeno fino al round in Argentina sono molto alte.

Il principale contender al binomio Márquez-Honda sembrerebbe essere Andrea Dovizioso, il vicecampione del mondo della passata stagione, in sella alla nuova Ducati Desmosedici GP18. Dopo un’annata stratosferica grazie a ben sei vittorie (lo stesso numero ottenuto da Márquez), un secondo e un terzo posto, il Dovi si prepara ad affilare ancor di più le proprie armi per provare un nuovo assalto. La crescita del forlivese, dopo annate di anonimato, è arrivata di botto tra il 2016 e il 2017, scoccata con la vittoria in lacrime di gioia a Sepang due anni fa. In Qatar Dovizioso ha all’attivo ben tre secondi posti consecutivi, ma il tempo per sfatare il tabù pare finito. Merito dei risultati 2017 è senz’altro anche di Ducati, che ha rinnovato ancor di più il lavoro sulla GP17 limandone i dettagli sfornando la GP18 che sarà guidata da Andrea, Jorge Lorenzo e Danilo Petrucci.

E parlando di quest’ultimi, cominciamo dal maiorchino: il grosso cambiamento del 2017, col salto a Borgo Panigale e l’abbandono della Yamaha, è stato affrontato in maniera parecchio difficoltosa dallo spagnolo, che proprio in Qatar cominciò terribilmente la sua avventura di rosso vestito con un mesto 11° posto, per poi fortunatamente chiudere in crescita la stagione. A distanza di dodici mesi Jorge rimane però ancora un grosso punto di domanda, poiché i suoi test hanno evidenziato ancora dei problemi di adattamento a questa moto, di certo inattesi dopo un anno di matrimonio con Ducati; Lorenzo è anche il pilota con più successi all’attivo qui a Losail, ben sei tra 125cc, 250cc e MotoGP. Passiamo ora a Danilo Petrucci, che in recenti interviste si è detto addirittura pronto a vincere da subito qui in Qatar, togliendosi la soddisfazione del primo successo che, nel 2017, ha sfiorato ad Assen e a Misano. Il suo lavoro sul passo fatto in Qatar dieci giorni fa non gli dà torto ma chi potrebbe, a sorpresa, dargli parecchie grane è il suo nuovo compagno di squadra Jack Miller: l’australiano già da qualche anno è chiamato a raccogliere in qualche maniera l’eredità del suo idolo Casey Stoner, potrebbe essere lui la sorpresa dell’anno per la MotoGP?

Chi potrebbe riservare sorprese nel 2018, ma in negativo, è la Yamaha. La Casa dei Tre Diapason, dopo un finale di stagione 2017 orrendo per il proprio team ufficiale con la perdita del titolo per entrambi i piloti, ricomincia dal Qatar sotto aspettative ben diverse rispetto a dodici mesi fa: Maverick Viñales, fresco di rinnovo per altre due stagioni, sembra pronto più a limitare i danni piuttosto che vincere in maniera convincente come al suo debutto con la M1; dall’altra parte c’è Valentino Rossi, che a trentanove anni suonati tenta l’ennesimo assalto alla decima corona iridata, ma le aspettative per farlo non paiono le più propizie.

La M1 2018, basata a detta di Rossi più sul modello 2016 che su quello 2017, pare soffrire ancora sul grip a causa di alcune grane con la centralina elettronica (su cui si è puntato il dito a Buriram). Se Yamaha riuscisse a risolvere questo problema, Viñales e Rossi (forse) riuscirebbero a giocarsi il mondiale fino alla fine, ma solo le gare ci diranno se la casa giapponese ce la farà. Colui che, nell’attesa, potrebbe salvare la baracca è il bicampione del mondo della Moto2 Johann Zarco: il francesino, rookie dell’anno 2017 e grande protagonista soprattutto nelle ultime gare dell’annata trascorsa, è stato già posto dai big come possibile candidato al titolo, e considerando che il transalpino stia guidando una M1 2016 del team Tech3, la cosa fa impressione. Qui l’anno scorso Zarco ha guidato i primi giri di gara prima di cadere in curva 2 mentre era al comando.

Da considerare ovviamente anche i possibili outsider, tra cui la Suzuki con Andrea Iannone e Alex Rins. Se per l’abruzzese l’obiettivo è di rimediare da subito a un inizio difficoltoso con la GSX-RR nel 2017, per Rins si tratta invece di condurre da subito una stagione al 100%, dopo quella vissuta a mezzo servizio a causa dei vari infortuni rimediati, come quello al piede destro dopo l’allenamento in motocross. Ci sono anche Aprilia e KTM, le quali paiono però ancora ben lontane per poter anche solo impensierire i team più forti anche se qui Aleix Espargaró, sempre su Aprilia del team Gresini, ottenne un buon sesto posto nel 2017 in scia alle Honda Repsol.

Attesa anche per i debuttanti di questa stagione della MotoGP, come per esempio l’italo-brasiliano Franco Morbidelli. Il campione del mondo della Moto2, nonché primo campione italiano della classe di mezzo nata nel 2010, è cresciuto molto durante le nove giornate di test e le possibilità che riesca a strappare qualche punto per il team MotoGP Marc VDS sono molte. Non gioisce un granché il suo ex-rivale e nuovo compagno di team Thomas Luthi, finalmente capace di raggiungere il traguardo della MotoGP ma che riscontra forti problemi di adattamento alla RC213V privata, dopo tanti anni passati in Moto2. Tra gli altri rookie anche Takaaki Nakagami, che guiderà la seconda moto del team LCR al fianco di Cal Crutchlow. Gli ultimi due rookie sono Xavier Siméon per il team Avintia e Hafizh Syahrin per il team Tech3 con quest’ultimo che, oltre ad aver conquistato il titolo di primo malese in MotoGP, sarà il sostituto per il 2018 di Jonas Folger.

Passiamo ora alla classe di mezzo, la Moto2: anche qui gli spunti d’interesse non mancano, nonostante la partenza di due volti di grande calibro come Morbidelli e Luthi. A rincarare le fila dei piloti in sella alle moto da 600cc ci saranno i debuttanti provenienti dalla Moto3, tra cui il campione del mondo Joan Mir e il secondo classificato della classe leggera, Romano Fenati, ma anche alcuni piloti decisi a fare “un passo indietro” dopo le delusioni della MotoGP, come Sam Lowes (ora nel team Swiss Innovative Investors con una KTM) ed Héctor Barberá (nel team di Sito Pons). Tutti loro dovranno fare i conti con i principali indiziati per la contesa al titolo mondiale, tra cui spicca il nostro Pecco Bagnaia: il torinese, reduce da un grande debutto col neonato team Sky Racing Moto2, è già riuscito a centrare un secondo posto come miglior risultato e, a meno d’improvvisi cambiamenti, dal 2019 sarà già in MotoGP con la Ducati del team Pramac.

La minaccia più grande pare costituita dalla KTM, che già al suo secondo anno ha settato lo standard a cui gli altri costruttori (Kalex in primis) dovranno adattarsi per poter competere per il titolo. La Casa di Mattighofen a fine stagione 2017 ha piazzato una tripletta di vittorie tra Phillip Island, Sepang e Valencia, firmata dal loro pilota di punta Miguel Oliveira, e completata dai tre podi dell’oramai ex-rookie Brad Binder. La rivalità tra i due potrebbe farsi già molto accesa (visti anche i trascorsi in Moto3), e di questo potrebbe approfittarne il quarto candidato per il titolo della stagione, Álex Márquez. Dopo il confronto perso nettamente con Franco Morbidelli, il fratellino di Marc ha voglia di rivincita, e se riuscisse a imitare il fratello e a vincere nella classe di mezzo, la possibilità di arrivare poi in classe regina sarebbe a portata di mano.

E infine, la Moto3, la quale sembra essere la categoria con meno “spunti” per il 2018. Come oramai da tre anni, le attese per vedere il nostro tricolore in cima al tetto mondiale della classe leggera sono altissime, ma queste potrebbero essere disilluse anche nel 2018. Gli azzurri che ci rappresenteranno nelle prossime diciannove gare saranno molti, tra cui Di Giannantonio, Bastianini, Antonelli, Bulega, ma potrebbero essere tutti messi in riga da uno spagnolo come l’anno scorso. Nel 2017 è stato il turno di Mir, quest’anno potrebbe toccare a Jorge Martin, pilota del team Gresini e vero maestro del giro secco con otto pole position, nonostante all’attivo abbia una sola vittoria (Valencia 2017). Un altro ispanico da tenere d’occhio è chiaramente Arón Canet, a lungo secondo nello scorso campionato e capace di ottenere tre successi. Il team vincente dell’anno scorso, la squadra tedesca Leopard, schiererà una coppia tutta tricolore, composta da Enea Bastianini e Lorenzo Dalla Porta, mentre Sky VR46 ha sostituito Andrea Migno con l’ex-pilota del Junior Team Dennis Foggia.

INFO TRACCIATO

Lunghezza tracciato: 5,380 km
Rettilineo: 1068 m
Curve: 16 (6 a sinistra, 10 a destra)
Senso: orario
Record della pista: 1:54.927 (Jorge Lorenzo, Yamaha, 2016)

ALBO D’ORO

 

ORARI TELEVISIVI

Venerdì 16 marzo

11:00 – Prove Libere 1 Moto3 (Sky MotoGP HD, Sky Sport2)
11:55 – Prove Libere 1 Moto2 (Sky MotoGP HD, Sky Sport2)
12:55 – Prove Libere 1 MotoGP (Sky MotoGP HD, Sky Sport2)
15:10 – Prove Libere 2 Moto3 (Sky MotoGP HD)
16:05 – Prove Libere 2 Moto2 (Sky MotoGP HD)
17:05 – Prove Libere 2 MotoGP (Sky MotoGP HD, Sky Sport2)

Sabato 17 marzo

11:00 – Prove Libere 3 Moto3 (Sky MotoGP HD, Sky Sport2)
11:55 – Prove Libere 3 Moto2 (Sky MotoGP HD, Sky Sport2)
12:55 – Prove Libere 3 MotoGP (Sky MotoGP HD, Sky Sport2)
14:35 – Qualifiche Moto3 (Sky MotoGP HD, Sky Sport2)
15:30 – Qualifiche Moto2 (Sky MotoGP HD, Sky Sport2)
16:30 – Prove Libere 4 MotoGP (Sky MotoGP HD, Sky Sport2)
17:10 – Qualifiche MotoGP (Sky MotoGP HD, Sky Sport2)
19:00 – Replica Qualifiche (TV8)

Domenica 18 marzo

11:40 – Warm-up Moto3 (Sky MotoGP HD)
12:10 – Warm-up Moto2 (Sky MotoGP HD)
12:40 – Warm-up MotoGP (Sky MotoGP HD)
14:00 – Gara Moto3 (Sky MotoGP HD, Sky Sport2)
15:20 – Gara Moto2 (Sky MotoGP HD, Sky Sport2)
17:00 – Gara MotoGP (Sky MotoGP HD, Sky Sport2)
18:00 – Replica Gare (TV8)

Fonte immagine: motogp.com

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