Motomondiale | GP Italia 2018 – Anteprima

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Tempo di lettura: 8 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
1 Giugno 2018 - 09:00
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Si avvicina a grandi passi l’evento motociclistico probabilmente più atteso di tutto lo Stivale Italiano. Nascosta tra le colline toscane vicino a Scarperia e San Piero, c’è una perla preziosa sottoforma di autodromo, quello del Mugello di proprietà della Ferrari. La spettacolare pista toscana di 5.245 metri venne inaugurata nel 1974 dopo due anni di lavori, tutto dall’idea di Gianfranco Agnoletto. Questa domenica questa stessa pista ospiterà sulle 90.000 persone tra gente in tribuna e sui prati, pronti col loro calore (insieme a quello climatico che pare previsto nel weekend) a incoraggiare gli eroi del Motomondiale.

Un Motomondiale che vede, nella classe regina MotoGP, già una fuga in solitaria: Marc Márquez in questo inizio di mondiale ha dimostrato il perché lui sia il campione di questa categoria, mostrando sia velocità che costanza, senza nemmeno l’ombra di un singolo errore nelle ultime tre gare; round dell’Argentina a parte, il “marziano” finora è sempre andato sul podio, e se anche qui al Mugello dovesse aggiudicarsi un piazzamento nei primi due, le chance per i suoi avversari in chiave titolo si assottiglierebbero ancor di più. E visto l’andamento dei test svolti qui qualche giorno prima di Le Mans, l’intenzione della coppia Márquez-Honda pare proprio questa.

All’inseguimento della RC213V #93 ci sono gli alfieri di Yamaha e Ducati. Partendo dalla Casa di Iwata, questo weekend sarà al centro dell’attenzione uno dei due piloti ufficiali. Tra le tribune del Mugello, e in particolare alla Luco Poggio Secco, a dominare è la legge del #46, dove si respira odore di benzina e fumo giallo dai fumogeni. Nonostante l’ottimismo dei suoi tifosi però, Valentino Rossi arriva sul tracciato di casa tutto fuorché positivo: a Le Mans l’italiano ha strappato un terzo posto con una buona rimonta e approfittando di alcuni errori davanti, ma un risultato del genere non si addice comunque alla cabala che Yamaha ha mantenuto in Francia negli ultimi anni. I test pre-Le Mans non hanno affatto dato le giuste sensazioni a Vale in vista della gara, che dovrà spremere tutto ciò che può dalla sua M1 per regalare al suo pubblico un successo che non arriva in Italia da dieci anni. Ancor più difficile la situazione di Maverick Viñales, che nonostante i colpi di scena visti a Le Mans non è mai stato della partita, e i 23 secondi presi dal vincitore insieme al settimo posto finale sono l’esempio emblematico delle sue difficoltà attuali; incredibile come, nonostante le palesi difficoltà, “Top Gun” sia secondo nel mondiale.
Il capitolo Yamaha si conclude con Johann Zarco: dopo aver fatto sognare tutti i tifosi transalpini durante le qualifiche concluse in pole, il francese li ha riportati alla dura realtà con un brutto errore in curva 8, che gli è costato potenzialmente il primo successo in MotoGP; Mugello non sembra la pista adatta dove ottenere una rivincita, ma mai dire mai.

L’aria di casa avvolgerà anche tutta la Ducati, arrivante qui da favorita nonostante gli eventi che hanno coinvolto la squadra bolognese a Jerez e a Le Mans. La riscossa di Andrea Dovizioso per cercare di accorciare le distanze su Marc Márquez deve iniziare da qui, luogo dove l’anno scorso il Dovi ha ottenuto la prima delle sue sei vittorie in campionato, in un trionfo tutto tricolore: dal punto di vista del morale, nonostante la dura sconfitta di Jerez e l’ancor più dura sconfitta di Le Mans, Dovizioso giunge carico sulle colline del Santerno grazie anche al contratto rinnovato con Borgo Panigale. Carico allo stesso modo Danilo Petrucci, prima fra le Ducati in campionato con 54 punti e a ridosso delle Yamaha: “Petrux”, giunto terzo l’anno scorso con una gran gara, dovrà fare ancora meglio vista l’importanza dello snodo del Mugello anche sul piano mercato piloti; un nuovo piazzamento nei primi tre per Ducati gli varrebbe, forse, la definitiva consacrazione al team ufficiale. Dovrà fare gli straordinari il compagno Jack Miller invece, in una pista che l’anno scorso ha mostrato il netto gap tra il modello vecchio di Ducati e quello dell’anno in corso, e questo fa del Mugello un esame molto importante per capire le potenzialità di “Jackass”.

E probabilmente, il Mugello sarà l’ultima gara prima di sapere l’eventuale destinazione di Jorge Lorenzo in MotoGP: il maiorchino, ancora alla caccia del primo successo con la GP18, sente forse più di tutti il peso della pressione nel round italiano, specie dopo le news arrivate sull’ingaggio (ancora da confermare però) di Mir in Suzuki. Ora il pallino del mercato è tornato nelle mani di Yamaha per far tornare Jorge sulla M1 di un team satellite (forse Marc VDS, da quanto trapelato da un’intervista di Lin Jarvis), ma vincere con la moto italiana sulla pista del Mugello rialzerebbe prepotentemente le chance del maiorchino di rimanere in sella alla Desmosedici; cinque vittorie e due secondi posti dal 2009 al 2016, ma solo un ottavo nel 2017.

Potrebbe stupire anche la Suzuki sulla pista italiana, visto l’ottimo rapporto dei suoi due piloti coi saliscendi italiani: al Mugello Andrea Iannone, in procinto a lasciare la Suzuki per sua stessa ammissione, ha ottenuto due podi con la Ducati ufficiale e la pole position nel 2015, mentre Rins in Toscana ha spesso dimostrato una grande velocità, come in Moto2 con la Kalex. Lo spagnolo è giunto solo 10° a Le Mans, mentre Iannone ha concluso la gara alla quinta curva senza poter dimostrare le proprie potenzialità in gara, quindi sono entrambi vogliosi di rivincita in Italia. Anche l’abruzzese, come Lorenzo, è in cerca di una nuova moto per il 2019, e le voci si rincorrono sempre più riguardanti l’Aprilia, al fianco del confermato Aleix Espargaró.

Avendo citato la Moto2, è tempo di passare alla classe di mezzo in cui, proprio come l’anno scorso, è un italiano a comandare. Dopo Franco Morbidelli sembra essere Pecco Bagnaia il nuovo schiacciasassi della categoria: grazie ai successi di Qatar, Texas e Francia, il futuro pilota Pramac è volato al comando della generale con 98 punti e un margine di 25 su Oliveira, a dimostrazione anche della buona costanza dei suoi rivali. Le due restanti gare di Termas de Rio Hondo e Jerez sono state vinte da altri due italiani, entrambi caduti proprio a Le Mans però: Baldassarri con questo “zero” è sceso di due posizioni in campionato, mentre Mattia Pasini dopo la scivolata al Garage Vert è quinto proprio dietro al connazionale. Ancora a secco di vittorie Álex Márquez, ma capace di ottenere 20 punti utilissimi nell’ultima gara.

Infine la Moto3, la cui situazione si è scaldata moltissimo dopo un inizio in sordina del mondiale: KTM è tornata a ruggire sul piano tecnico guadagnando molto sul piano della velocità di punta, sacrificando però la maneggevolezza che rimane punto forte di Honda. Durante il GP francese, i due protagonisti della gara e del mondiale Jorge Martín e Marco Bezzecchi sono caduti a due curve dal traguardo dando, momentaneamente, il successo a Fabio Di Giannantonio, toltogli poi per un taglio di una chicane da cui si è avvantaggiato. Il successo è poi andato ad Arenas (non senza polemiche) ma la situazione di campionato rimane ancora molto interessante, visto l’avvicinamento di “Diggia” nelle posizioni di testa. Il Mugello, pista favorevole già di base alla KTM, potrebbe regalare un nuovo successo alla casa austriaca, che paradossalmente vede il proprio team ufficiale annaspare terribilmente col proprio pilota Darryn Binder. Proverà a centrare il sogno della doppietta Andrea Migno, pilota ora per il team dedicato ad Angel Nieto.

Previsto caldo torrido per il weekend di gare italiano, come da classico della gara del Mugello. Come da prassi, la diretta sarà visibile anche su TV8 per l’occasione.

INFO TRACCIATO

Lunghezza tracciato: 5,245 km
Rettilineo principale: 1.141 m
Curve: 15 (6 a sinistra, 9 a destra)
Senso: orario
Record della pista: 1:46.489 (Andrea Iannone, Ducati, 2015)

ALBO D’ORO

ORARI TELEVISIVI

Venerdì 1 giugno 2018

8:55 – FP1 Moto3 (Sky Sport MotoGP)
9:50 – FP1 MotoGP (Sky Sport MotoGP)
10:50 – FP1 Moto2 (Sky Sport MotoGP)
13:50 – FP2 Moto3 (Sky Sport MotoGP)
14:00 – FP2 MotoGP (Sky Sport MotoGP)
15:00 – FP2 Moto2 (Sky Sport MotoGP)

Sabato 2 giugno 2018

8:55 – FP3 Moto3 (Sky Sport MotoGP)
9:50 – FP3 MotoGP (Sky Sport MotoGP)
10:50 – FP3 Moto2 (Sky Sport MotoGP)
12:30 – QP Moto3 (Sky Sport MotoGP, TV8)
13:30 – FP4 MotoGP (Sky Sport MotoGP)
14:10 – Q1 MotoGP (Sky Sport MotoGP, TV8)
14:30 – Q2 MotoGP (Sky Sport MotoGP, TV8)
15:00 – QP Moto2 (Sky Sport MotoGP, TV8)

Domenica 3 giugno 2018

8:40 – WUP Moto3 (Sky Sport MotoGP)
9:10 – WUP Moto2 (Sky Sport MotoGP)
9:40 – WUP MotoGP (Sky Sport MotoGP)
11:00 – Gara Moto3 (Sky Sport MotoGP, TV8)
12:20 – Gara Moto2 (Sky Sport MotoGP, TV8)
14:00 – Gara MotoGP (Sky Sport MotoGP, TV8)

Fonte immagine: Internet (per segnalare il copyright info@passionea300allora.com)

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