Motomondiale | GP Gran Bretagna 2019, sintesi prove libere del venerdì

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Tempo di lettura: 6 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
23 Agosto 2019 - 18:57
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La pista di Silverstone, col suo nuovo asfalto, sembra aver dato la giusta confidenza ai piloti del Motomondiale, tanto da spingerli a dare il massimo sin dalle prime battute del venerdì. Non è una novità in questo 2019, ma in un certo senso qui rappresentava anche una necessità, conoscendo il meteo imprevedibile dell’Inghilterra. Al comando della classifica combinata dei due turni di libere MotoGP troviamo Fabio Quartararo, sempre più presente nelle posizioni di testa e davvero efficace nei curvoni inglesi: dopo un primo posto ottenuto nella FP1 con gomme nuove, durante il time attack comune a tutti i piloti nel pomeriggio “El Diablo” ha stampato un 1:59.225, un tempo stupefacente se consideriamo che il record sul giro secco del 2017 è stato abbattuto di sette decimi, frutto anche del nuovo asfalto.

E’ una Yamaha in formazione d’attacco per la gara di Silverstone, dove può puntare molto più in alto rispetto a quanto fatto in Austria. In terza e quarta posizione troviamo Maverick Viñales e Valentino Rossi, che di certo non vogliono lasciare le luci della ribalta al giovane francese del team Petronas. “Top Gun”, oltre a esser stato seguito da Marc Márquez al mattino nell’ennesimo tira e molla stile “gatto col topo”, si è fermato a mezzo secondo dal #20, mentre Valentino Rossi ha rischiato di mancare la top ten al venerdì quando i commissari hanno cancellato inizialmente il suo tempo migliore nella FP2 (1:59.937), per aver ecceduto i limiti della pista all’esterno della Chapel, rischio in cui sono incappati anche Quartararo e Nakagami; fortunatamente per “The Doctor”, “El Diablo” e il giapponese, gli stessi commissari hanno revisionato al replay l’azione e hanno ristabilito i rispettivi tempi come validi.

Sono stati cinque i piloti che, nel pomeriggio, sono scesi sotto il muro dei due minuti. Per i rimanenti si tratta di due piloti Honda, e il primo è Marc Márquez che per una decina di minuti ha ereditato anche il nuovo record della pista, prima della contro-decisione dei commissari sul tempo di Quartararo. Ma se sul giro secco Márquez potrebbe trovare qualcuno sul suo cammino domani pomeriggio, sul passo gara il #93 sembrerebbe essere nuovamente diverse spanne sopra gli avversari diretti; per la “Formica Atomica” c’è stata anche una caduta in FP2. A chiudere la top five non troviamo la seconda Honda ufficiale di Jorge Lorenzo, 21° in classifica davanti al solo Abraham e ancora dolorante alla schiena, bensì l’eroe di casa Cal Crutchlow, applaudito al rientro ai box per la prestazione effettuata.

Il vincitore dell’Austria Andrea Dovizioso a Silverstone ha avuto un inizio più in sordina rispetto a quanto visto sulle colline di Spielberg, e il tempo effettuato sopra i due minuti quest’oggi gli vale il sesto posto finale in questa giornata. A quanto visto, l’unica Desmosedici che può sperare di puntare alle posizioni di testa è proprio la sua, visto che le altre due GP19 di Jack Miller e Danilo Petrucci occupano le ultime due posizioni della top ten, con un distacco di 1.1 secondi da Quartararo. Francesco Bagnaia è 16°, coinvolto in un lavoro sulla ciclistica col suo lato del team Pramac.

Si dice che “chi ben comincia è a metà del lavoro”, ma l’inizio della Suzuki in questo weekend di Silverstone non è stato dei più brillanti. A parte la caduta di Guintoli nella FP1 alla curva 14 nella zona dell’Arena, il 15° tempo di Rins non soddisfa granché le alte aspettative per la Suzuki in Inghilterra, ma il #42 potrebbe aver semplicemente atteso prima di fare un time attack concreto, sperando nelle temperature basse di domani. L’ex-campione SBK Sylvain Guintoli è invece 20°.

KTM e Aprilia quest’oggi sono sembrato molto più vicine di quanto fossero realmente al Red Bull Ring, e a comandare la carica delle moto austriache è Miguel Oliveira, già ottavo nella scorsa gara e capace di ottenere la stessa posizione in questo venerdì. I fratelli Espargaró occupano la 12a e 13a posizione con Aleix davanti a Pol, mentre Zarco, vero punto di discussione della giornata riguardante il suo futuro incerto, si è piazzato a un decimo circa dal compagno di squadra. Non è andato male neanche Iannone, che per buona parte del secondo turno è stato davanti al compagno Aleix Espargaró, prima di scendere in 17a piazza.

In Moto2 è stata la Speed Up a dominare entrambe le sessioni, rispettivamente con Fabio Di Giannantonio in FP1 e Jorge Navarro in FP2: il rookie italiano, amante della pista inglese, si è messo davanti nel turno mattutino quando i tempi erano però ancora abbastanza alti, mentre Navarro ha completato una giornata perfetta migliorando il suo secondo posto dietro al compagno, che invece ha concluso solo 12° nell’ultima prova odierna. Davanti troviamo poi la solita selva di Kalex, tra cui la coppia HP40 Pons con Fernández che conduce Baldassarri in terza e quarta posizione, dietro a Gardner e davanti alla futura coppia Marc VDS Lowes-Márquez (quest’ultimo autore di una caduta nel tratto finale proprio come il fratello). La KTM, dopo il successo in Austria, è tornata a soffrire in una pista più tecnica come quella di Silverstone, e Brad Binder è il primo dei piloti di Mattighofen col nono tempo; soffrono Martín (17°) e soprattutto Bezzecchi (25°), nonostante i due siano forniti col telaio nuovo portato dal team.

In Moto3 la lotta tra Honda e KTM è ben più serrata rispetto a quanto visto in Austria, tanto che le due Case si sono spartite le due libere del venerdì. Tony Arbolino ha preso da subito confidenza col nuovo asfalto inglese e ha stampato il tempo migliore della mattina, dicendosi pure molto soddisfatto del lavoro svolto per migliorare il tracciato, mentre Albert Arenas ha comandato il secondo turno con appena 28 millesimi su Dalla Porta. I valori in campo ristretti sono testimoniati dai distacchi, con quattordici piloti in un secondo in una pista lunga oltre i due minuti. Arón Canet si è classificato sesto davanti a Romano Fenati nella FP2, e hanno sorpreso anche Alcoba e Nepa, in ottava e nona posizione. Sono uscite anche notizie di mercato durante la sessione, con la conferma del team Petronas SRT di John McPhee insieme a Pawi per il 2020 nella classe leggera e il passaggio di Marcos Ramírez al team American Racing in Moto2, al posto del partente Lecuona.

Qui i risultati della FP2 MotoGP, l’analisi dei passi gara e la combinata.

Fonte immagine: Twitter / Fabio Quartararo

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