Motomondiale | GP Gran Bretagna 2019 – Anteprima

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Tempo di lettura: 8 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
22 Agosto 2019 - 10:00
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La 43a edizione del Gran Premio di Gran Bretagna è prevista per questo weekend sul circuito di Silverstone, nato nel 1943 come aeroporto utilizzato dalla Royal Air Force e, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, trasformato in una pista per competizioni automobilistiche. E’ qui che si è svolta la prima gara del mondiale di Formula 1 nel maggio del 1950, ed è sempre qui che nel 1977 si è svolta la prima edizione del Gran Premio di Gran Bretagna per il Motomondiale (con questa nomea almeno, vista la presenza del Tourist Trophy nel calendario del campionato fino all’anno prima, che però non possedeva questa denominazione).

Dopo diverse annate trascorse a Donington, nel 2010 la pista del Northamptonshire è tornata ad essere il luogo dedicato a questo Gran Premio, ma la sua natura più votata alle corse automobilistiche ha dato non pochi problemi ai piloti delle tre classi. La goccia che ha fatto traboccare il vaso (letteralmente) è arrivata l’anno scorso, quando l’asfalto di Silverstone ha evidenziato evidenti limiti sul drenaggio, tanto da cancellare le gare della domenica funestate dalla pioggia e lasciando con un pugno di mosche in mano tutti i fan presenti in pista e che per minuti interi hanno atteso delle partenze che non sono mai arrivate. Quest’anno si è cercato di rimediare rifacendo da zero l’asfalto inglese, e sul sito MotoGP.com l’ex-pilota Suzuki John Hopkins, che ha testato sull’asciutto la nuova superficie, si è espresso in maniera molto positiva sul lavoro svolto.

Partendo dalla classe regina, si è reduci da un Gran Premio d’Austria che è passato alla storia, forse anche più delle precedenti edizioni. Per la quarta volta Marc Márquez è uscito da sconfitto sul velocissimo Red Bull Ring, e stavolta la sconfitta deve aver bruciato parecchio considerando che fino a una curva dalla fine il successo era nelle sue mani. Nonostante questo, la perdita in termini di punti è stata minima, e con un vantaggio di 58 lunghezze sul secondo classificato “MM93” può ancora dormire sonni tranquilli. Il Gran Premio di Gran Bretagna rappresenta una delle tappe in cui Márquez non vince da più tempo, poiché il suo ultimo successo risale addirittura al 2014; non è l’unico che punta a fare bene, poiché Cal Crutchlow vuole stupire davanti al suo pubblico e rifarsi dalla caduta al secondo giro in Austria. Ci sarà anche l’atteso ritorno di Jorge Lorenzo, ma considerando i postumi dell’infortunio alla schiena è improbabile rivedere da subito il maiorchino nelle posizioni di testa.

Andrea Dovizioso nell’ultima gara ha dato alla Ducati la terza vittoria stagionale, forse la più bella in questo 2019 ma anche la più bella (per sua ammissione) dell’intera carriera del forlivese. Un successo che però non ribalta la situazione nella generale: il secondo posto sembra sempre più assicurato ma la testa della classifica dista due round, e l’unica cosa che potrebbe rimettere in gioco il #04 è uno “zero” di Márquez. Nell’ultima gara svoltasi qui Andrea Dovizioso ha vinto davanti alle Yamaha in una battaglia prolungatasi fino all’ultimo giro, ma Silverstone rievoca bei ricordi anche per Danilo Petrucci, secondo sul bagnato dietro Valentino Rossi e davanti a “Dovi” nel 2015; “Petrux” è chiamato a una prestazione convincente, dopo gli 11 secondi rimediati a Brno dal compagno di squadra e gli altri 17 presi sempre da Dovizioso al Red Bull Ring. Sono più tranquilli Jack Miller e “Pecco” Bagnaia, per motivi differenti: l’australiano ha firmato il rinnovo contrattuale con Pramac e nelle ultime due gare è stato spesso il secondo delle Ducati, mentre il torinese è reduce dal suo miglior risultato stagionale in Austria, un settimo posto.

La Yamaha sembrava destinata a un’autentica Caporetto in Austria, e invece è riuscita a piazzare tre delle sue M1 2019 in top five, seppur a oltre sei secondi dai primi due. Fabio Quartararo, armato di un nuovo motore con qualche cavallo in più rispetto a quello usato in precedenza, si è preso il suo terzo podio stagionale davanti ai due ufficiali, Rossi e Viñales. Al momento gli yamahisti possono solo bisticciare tra loro per ottenere il primato tra i piloti in classifica, ma anche quest’anno il sogno iridato si è spento troppo presto. Silverstone rappresenta una delle occasioni rimaste nel quale i quattro marchi di testa potrebbero essere più vicini del solito in termini di prestazioni, e Maverick Viñales spera di ripetere quel successo al debutto ottenuto nel 2016 sulla Suzuki.

E a proposito di Suzuki, è di ieri la notizia che Álex Rins avrà al suo fianco Sylvain Guintoli anziché Joan Mir, ancora fuori gioco per la contusione polmonare rimediata da una caduta nei test di Brno. Come per le Yamaha M1, la Suzuki GSX-RR #42 potrebbe essere una delle papabili candidate non solo al podio, ma addirittura al successo. Sarebbe anche un buon modo per rimediare a un periodo un po’ povero di risultati per lo spagnolo, a cui il podio manca addirittura da Jerez.

In queste settimane le principali notizie sono arrivate da KTM, che ha aspettato proprio il suo Gran Premio di casa per mettere a nudo i piani per il 2020. In riferimento alla MotoGP, la bomba scoppiata nel paddock austriaco ha riguardato l’addio prematuro di Johann Zarco, che (secondo almeno il comunicato rilasciato) concluderà solo questa stagione per poi lasciare spazio a qualcun altro per il 2020. C’è interesse nel sapere chi potrebbe ereditare la sella del bicampione del mondo della Moto2, e sono saltati fuori i nomi più disparati tra cui Álvaro Bautista, Mika Kallio o Jack Miller (prima che firmasse con Pramac). Al momento KTM tace sull’argomento, ma può almeno ritenersi soddisfatta dei risultati ottenuti nell’ultima gara, con l’ottavo posto di Miguel Oliveira sulla KTM Tech3. Aprilia rimane invece il fanalino di coda nel gruppo, ed è improbabile che la situazione migliori in una pista tecnica e con molti rettilinei come Silverstone.

In Moto2 la KTM si è risvegliata prepotentemente nell’ultimo GP, con la vittoria di Brad Binder che ha così terminato un digiuno che proseguiva dal Gran Premio d’Australia del 2018. Una bella soddisfazione per la Casa di Mattighofen, ma che non fa altro che aumentare il rammarico per l’imminente addio alla classe di mezzo, con il ritiro dei telai KTM alla fine di quest’anno. Álex Márquez intanto, col secondo posto a Spielberg, ha rafforzato ulteriormente la sua leadership in campionato verso il suo secondo titolo, che però non lo porterà all’approdo in MotoGP tanto atteso. Continua a muoversi anche il mercato piloti, poiché l’addio del team Tech3 alla classe di mezzo per debuttare in Moto3 ha messo nel dubbio la posizione anche di Marco Bezzecchi, che aveva un contratto di due anni e che invece ora si ritrova senza un team in Moto2; una possibile soluzione per lo “Scorpione” potrebbe essere il team Sky VR46, in sostituzione del partente Bulega.

Il mondiale della Moto3 rimane attualmente il più serrato, e il valzer tra Lorenzo Dalla Porta e Arón Canet è continuato anche in Austria dove l’italiano ha riottenuto la leadership del mondiale, con un solo punto di margine. I due sono al lavoro anche per il loro futuro, con lo spagnolo che ha ufficializzato il suo passaggio di categoria verso il team Ángel Nieto Moto2 e il pilota Leopard che è invece al lavoro per passare nel team Italtrans, ma nel presente la gara di Silverstone potrebbe essere un crocevia importante, considerando che qui la KTM potrebbe ritornare a essere più vicina alla Honda di quanto visto in Austria, nonostante la presenza di lunghi rettilinei. Parlando dell’ultima gara, il ritorno alla vittoria di Romano Fenati ha riacceso una piccola luce in un futuro che sembrava nero come la pece per l’ascolano, che sta lavorando a sua volta per passare nella classe di mezzo, oramai ben più adatta al suo fisico.

Ancora una volta, per il quarto Gran Premio di fila, la diretta sarà in esclusiva per i possessori di un abbonamento Sky, mentre gli spettatori su TV8 si dovranno accontentare della differita; questo cambierà per il Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini, per il quale è prevista la diretta anche sul digitale terrestre. Il meteo si preannuncia favorevole per il weekend inglese, con possibilità di precipitazioni intorno al 10% al massimo, per cui la possibilità di una cancellazione delle gare per maltempo è remota.

Come da prassi per il GP di Gran Bretagna, il palinsesto vedrà delle leggere modifiche, con la Moto2 che correrà dopo la MotoGP.

INFO TRACCIATO

Lunghezza tracciato: 5.891 m
Rettilineo principale: 770 m
Curve: 18 (8 a sinistra, 10 a destra)
Senso: orario
Record della pista: 1:59.941 (Marc Márquez, Honda, 2017)

ALBO D’ORO

ORARI TELEVISIVI*

Venerdì 23 agosto 2019

10:00 – FP1 Moto3 (Sky Sport MotoGP)
10:55 – FP1 MotoGP (Sky Sport MotoGP)
11:55 – FP1 Moto2 (Sky Sport MotoGP)
14:15 – FP2 Moto3 (Sky Sport MotoGP)
15:10 – FP2 MotoGP (Sky Sport MotoGP)
16:10 – FP2 Moto2 (Sky Sport MotoGP)

Sabato 24 agosto 2019

10:00 – FP3 Moto3 (Sky Sport MotoGP)
10:55 – FP3 MotoGP (Sky Sport MotoGP)
11:55 – FP3 Moto2 (Sky Sport MotoGP)
13:35 – Q1 Moto3 (Sky Sport MotoGP)
14:00 – Q2 Moto3 (Sky Sport MotoGP)
14:30 – FP4 MotoGP (Sky Sport MotoGP)
15:10 – Q1 MotoGP (Sky Sport MotoGP)
15:35 – Q2 MotoGP (Sky Sport MotoGP)
15:35 – Qualifiche Moto3 (TV8)
16:05
– Q1 Moto2 (Sky Sport MotoGP)
16:30 – Q2 Moto2 (Sky Sport MotoGP)
17:10 – Qualifiche MotoGP (TV8)
18:05 – Qualifiche Moto2 (TV8)

Domenica 25 agosto 2019

10:00 – WUP Moto3 (Sky Sport MotoGP)
10:30 – WUP MotoGP (Sky Sport MotoGP)
11:00 – WUP Moto2 (Sky Sport MotoGP)
12:20 – Gara Moto3 (Sky Sport MotoGP)
14:00 – Gara MotoGP (Sky  Sport MotoGP)
15:20 – Gara Moto3 (TV8)
15:30 – Gara Moto2 (Sky Sport MotoGP)
17:00 – Gara MotoGP (TV8)
18:30 – Gara Moto2 (TV8)

*(in grassetto gli orari in diretta)

Fonte immagine: motogp.com

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