Motomondiale | GP Francia 2018 – Anteprima

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Tempo di lettura: 8 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
18 Maggio 2018 - 19:45
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Dopo due settimane di pausa dal Gran Premio di Spagna a Jerez de la Frontera, intervallate da una due giorni di test al Mugello, il Motomondiale riprende questo weekend il proprio corso passando per l’infida sezione Bugatti della pista di Le Mans. A meno di un mese dal via della storica 24 Ore valevole per il campionato Endurance, la categoria prototipi delle due ruote darà domenica il giusto antipasto agli appassionati motoristici di tutto il mondo, insieme a Moto2 e Moto3 ovviamente. Il Motomondiale ha corso in Francia sin dagli albori di questo storico campionato, e la prima corsa nel paese europeo si è disputata nel 1951 ad Albi. Diversi tracciati si sono poi susseguiti alla pista di Le Sequestre, come Rouen, Reims, Clermont-Ferrand, Paul Ricard, Nogaro e la stessa Le Mans, fino a quando il campionato, dall’inizio del nuovo millennio, non ha deciso di mantenere il Circuit de la Sarthe come tappa fissa per il GP di Francia.

Tornando ai giorni nostri, per quanto Le Mans storicamente non sia uno degli snodi principali del mondiale, lo potrebbe diventare quest’anno osservando il passo da carica con cui Marc Márquez sta salutando la compagnia. Grazie all’uno-due tra Texas e Andalusia, unito al secondo posto in Qatar, lo spagnolo ora è in testa al mondiale con 12 punti di vantaggio su Johann Zarco. A prima vista potrebbero non sembrare molti, ma osservando i primi inseguitori dello spagnolo in campionato, essi non sembrano le principali minacce sulla lunga distanza di campionato. Il rivale principale per il mondiale (indicato dallo stesso Marc), Andrea Dovizioso, è quinto e staccato di 24 punti, oltre a essere fin troppo al centro dell’attenzione dei media e delle continue domande sul suo futuro. Di questa situazione ne approfitta chiaramente il leader del team Honda Repsol, il quale però potrebbe non avere la pista francese come sua amica. Essendo Le Mans una pista con molto grip e che non perdona gli errori di traiettoria, la guida al limite del “marziano” potrebbe essere controproducente. Anche la cabala qui dice male a Márquez: un solo successo, nel 2014, e due cadute negli ultimi due anni.

Chi invece non sorride per niente dopo Jerez è Andrea Dovizioso, insieme a tutto il team Ducati. A fronte di una prestazione da incorniciare della GP18, dimostratasi efficacie anche in una pista di solito molto indigesta alla V4 bolognese, la squadra italiana paga il doppio k.o. a seguito dello scontro tra Dovizioso e Lorenzo alla Dry Sack, da cui ha pagato le spese anche Dani Pedrosa. Oltre a esser stata una durissima batosta in ottica mondiale (di certo non ancora perduto), il botto ha alzato un vero e proprio polverone anche a proposito del mercato piloti della Ducati, sempre più al centro dell’attenzione di molti. Il rinnovo di Dovizioso questo pomeriggio dovrebbe però ridare la giusta serenità al forlivese per lottare al 100% con le Honda; la situazione di Lorenzo, già parecchio in discussione di suo, ha subito un ulteriore scossone e il rinnovo con Borgo Panigale sembra oramai un’utopia. Il maiorchino a Jerez ha trovato ancora una volta una pista amica ma ora c’è da dimostrare che il possibile podio sfumato non era un mero fuoco di paglia.

Dalla confusione del team Ducati e da un’eventuale weekend in difesa per Honda, potrebbe spuntare (finalmente) la Yamaha. Dopo un avvio in chiaroscuro e una tappa a Jerez più simile a una Caporetto, il team ufficiale della Casa dei Tre Diapason proverà a tornare sulla retta via in una pista storicamente favorevole alla quattro cilindri in linea. Dovranno tentare la rimonta nella graduatoria sia Viñales (terzo ma staccato già di 20 punti) sia Rossi (a -30) per cercare di tenere in vita delle speranze mondiali che paiono, al quinto round, già ridotte al lumicino. Tra l’altro, Le Mans fu il luogo del loro duello più avvincente dodici mesi fa, da dove Maverick è uscito trionfante con Rossi invece giù nella ghiaia all’ultimo giro; occhi puntati anche sull’eroe di casa Johann Zarco, secondo nel mondiale e a podio qui lo scorso anno. Se la debacle Yamaha si dovesse di nuovo concretizzare, potrebbe nuovamente pensare lui a salvare la baracca, piazzando magari il suo primo successo in MotoGP. Non ci sarebbe luogo migliore del GP di casa.

Un ruolo fondamentale lo giocheranno anche i privati di casa Honda e Ducati. Cal Crutchlow è reduce da due “zeri” consecutivi a seguito di cadute che gli hanno tolto risultati possibilmente di rilievo, e per quanto Le Mans non sembri una pista adatta alla RC213V, l’inglese proverà comunque il colpo di reni. Il team Alma Pramac ha messo una buona pezza alla giornata disastrosa di Borgo Panigale due settimane fa, concludendo in quarta e sesta posizione, rispettivamente con Petrucci e Miller. Si fanno insistenti le voci sul futuro di Danilo, e molte di queste lo vedono come pilota ufficiali di Ducati dal prossimo anno (suo obiettivo ancora oggi). Per ottenere quel posto però, come primo passo, c’è da battere il proprio compagno di squadra, che con un mezzo inferiore e vecchio di un anno finora ha stupito anche più del #9. In caso di grana piloti per il team Ducati, dunque, anche Miller potrebbe essere considerato come papabile aspirante alla moto ufficiale.

Il capitolo Suzuki ha raggiunto un punto importante del proprio racconto già al giovedì, con l’annuncio di Álex Rins come pilota di Hamamatsu per le prossime due stagioni. Una bella promessa il giovane spagnolo, che però ha ancora molto da imparare sulla costanza di rendimento, un tallone d’Achille che si porta sin dai tempi della Moto2. Il ventiduenne di Barcellona finora ha accumulato solo l’ottimo terzo posto dell’Argentina, ma ha fatto anche meglio Andrea Iannone che in sella alla GSX-RR, dopo due gare iniziali abbastanza opache, ha messo a segno ben due terzi posti consecutivi. E’ quello che ci vuole per rilanciare le sue quotazioni, specie se in questa sfida nel mercato piloti Suzuki dovrà confrontarsi con Jorge Lorenzo.

La Moto2 si sta dipingendo sempre più di verde, bianco e rosso. I nostri portacolori italiani hanno conquistato tutte le tappe finora disputate, grazie ai due successi di Bagnaia e quelli ottenuti da Pasini e Baldassarri in Argentina e in Spagna. Il nuovo acquisto di Sito Pons sta vivendo una seconda giovinezza sulla moto bianco-azzurra dell’ex-pilota spagnolo, ed è salito al secondo posto nella generale proprio alle spalle del suo amico nell’Academy VR46. La classifica della classe di mezzo è cortissima con cinque piloti racchiusi in 26 punti, e tutti con discrete chance di giocarsi il titolo quest’anno. La reazione più attesa è quella di Álex Márquez, dopo il ritiro per caduta proprio davanti al suo pubblico due settimane fa: il fratellino di Marc non ha ancora vinto quest’anno ed è sceso in quinta posizione nel mondiale, e se vorrà rivoltare la situazione nella generale necessita dei 25 punti a Le Mans. Anche KTM, dopo il finale esplosivo della scorsa stagione coi tre successi nelle ultime tre gare, dovrà necessariamente tornare alla vittoria col portoghese Miguel Oliveira, assistito dal sudafricano Brad Binder; le due moto di Mattighofen comunque sono ancora in piena lizza per il titolo, specie se, come successo finora, non spunterà un deciso dominatore della categoria.

La gara di Jerez della Moto3 è stata senza ombra di dubbio la più movimentata, e ha portato al successo il figlio d’arte Phillip Oettl dopo una serie di ritiri che ha mandato k.o. diversi piloti, tra cui i due ex-leader del mondiale Jorge Martín e Aron Canet. Ad approfittare a piene mani di questi eventi è stato anche il nostro Marco Bezzecchi, che ha deciso di non rischiare uno scontro fratricida col tedesco per ottenere 20 preziosissimi punti in campionato. Dall’incidente scatenato da Canet ci ha rimesso anche il team Leopard col proprio pilota, Enea Bastianini, anche lui in cerca del primo successo dopo un inizio di stagione al di sotto delle attese, specie in ottica mondiale; stesso discorso per Lorenzo Dalla Porta, anche lui out a Jerez de la Frontera e desideroso di tornare sul podio dopo il Qatar. Pronostico incertissimo nella classe leggera, considerando che il vincitore dello scorso anno Joan Mir e uno degli specialisti della pista francese Romano Fenati sono partiti per la Moto2.

Per il secondo weekend consecutivo la diretta delle tre gare sarà esclusiva di Sky Sport, mentre gli spettatori di TV8 si dovranno accontentare della differita, prima della doppietta di dirette tra Mugello e Barcellona. Il meteo si preannuncia amico sia per il sabato che per la domenica.

INFO TRACCIATO

Lunghezza tracciato: 4,185 km
Rettilineo: 674 m
Curve: 14 (5 a sinistra, 9 a destra)
Senso: orario
Record della pista: 1:31.975 (Jorge Lorenzo, Yamaha, 2016)

ORARI TELEVISIVI

Venerdì 18 maggio 2018

8:55 – FP1 Moto3 (Sky Sport MotoGP)
9:50 – FP1 MotoGP (Sky Sport MotoGP)
10:50 – FP1 Moto2 (Sky Sport MotoGP)
13:05 – FP2 Moto3 (Sky Sport MotoGP)
14:00 – FP2 MotoGP (Sky Sport MotoGP)
15:00 – FP2 Moto2 (Sky Sport MotoGP)

Sabato 19 maggio 2018

8:55 – FP3 Moto3 (Sky Sport MotoGP)
9:50 – FP3 MotoGP (Sky Sport MotoGP)
10:50 – FP3 Moto2 (Sky Sport MotoGP)
12:30 – QP Moto3 (Sky Sport MotoGP)
13:30 – FP4 MotoGP (Sky Sport MotoGP)
14:10 – Q1 MotoGP (Sky Sport MotoGP)
14:35 – Q2 MotoGP (Sky Sport MotoGP)
15:00 – QP Moto2 (Sky Sport MotoGP)
17:15 – Replica Qualifiche (TV8)

Domenica 20 maggio 2018

8:40 – WUP Moto3 (Sky Sport MotoGP)
9:10 – WUP Moto2 (Sky Sport MotoGP)
9:40 – WUP MotoGP (Sky Sport MotoGP)
11:00 – Gara Moto3 (Sky Sport MotoGP)
12:20 – Gara Moto2 (Sky Sport MotoGP)
14:00 – Gara MotoGP (Sky Sport MotoGP)
18:30 – Replica Gara Moto3 (TV8)
19:45 – Replica Gara Moto2 (TV8)
21:15 – Replica Gara MotoGP (TV8)

Fonte immagine: Internet (per segnalare il copyright info@passionea300allora.com)

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