Motomondiale | GP Catalunya 2020, sintesi delle FP2

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di Alyoska Costantino @AlyxF1
25 Settembre 2020 - 17:25
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Classifica strana, Morbidelli primo davanti a Zarco e Binder. Quartararo e le Ducati in affanno al pomeriggio, Rossi ultimo dei qualificati per la Q2. Bene le Suzuki.


Le tre classi del Motomondiale sono nuovamente scese in pista durante il pomeriggio per le prove libere 2, e in quelle della MotoGP è nuovamente una Yamaha a comandare il gruppo. Dopo Fabio Quartararo al mattino, a ottenere il primo posto è stato il suo compagno Franco Morbidelli in 1:39.789, primo pilota a scendere sotto il muro dell’1:40 in questo weekend. L’italo-brasiliano si era già dimostrato rapido nel turno mattutino, ma per evitare di finire in Q1 ha deciso di affrettare i tempi del time attack, al contrario dei suoi compagni di marca. Morbidelli è anche incappato in un errore durante il turno, scivolando alla Caixa.

Seppur il dominio della Casa dei Tre Diapason sia stato leggermente incrinato al pomeriggio, tre delle quattro moto rimangono comunque in top ten. Maverick Viñales è il primo dei due piloti ufficiali in 1:40.208, ovvero a quattro decimi dal tempo di Franco, mentre l’altra M1 Monster Energy occupa la nona posizione con Valentino Rossi, già con un gap pari a sette decimi. Incredibilmente fuori Fabio Quartararo, comunque ancora forte del tempo fatto in FP1 e quindi virtualmente in Q2.

La seconda posizione l’ha ottenuta un altro pilota scivolato durante il turno: Johann Zarco ha recuperato bene dopo un errore fatto in curva 5 e, con un ultimo giro degno di nota, ha ottenuto la seconda posizione a solo 0”109 dallo yamahista in testa. I valori in campo che si stanno delineando assomigliano molto a quelli visti a Brno e, a conferma di ciò, le altre Ducati continuano ad annaspare: Jack Miller rimane ai margini della top ten con l’11a posizione (otto decimi il suo ritardo), mentre continua ad annaspare Francesco Bagnaia, tra un tracciato molto indigesto e una Ducati lontana parente di quella che ha portato nelle prime posizioni a Misano. Male anche Andrea Dovizioso, 18° e poco più avanti rispetto Bagnaia, che pare aver deciso di optare per le gomme Soft alla domenica ma ancora troppo lontano in termini di ritmo con le altre mescole. Ancora peggiore la situazione di Danilo Petrucci, ultimo in classifica; i due ducatisti del team Mission Winnow sono stati, insieme a Quartararo, gli unici a non migliorare il tempo.

Mentre la Ducati sprofonda, la KTM risale in cattedra grazie a Brad Binder. Non è la prima volta che il sudafricano arranca al primo turno per poi velocizzarsi nel pomeriggio, e ciò gli ha permesso di ottenere la terza posizione (anche lui usando gomme nuove). Non male anche il più esperto Pol Espargaró, settimo e autore di 20 passaggi totali alla fine del turno. Anche lui è riuscito a stare sotto il muro dell’1:41 in 1:40.4, assicurandosi (per il momento) un posto in Q2. Attualmente fuori invece i piloti Tech3, che dopo la prestazione di stamattina non riusciti a stare nuovamente davanti ai compagni di marca, con Oliveira anche scivolato allo scadere del tempo.

Anche per la Honda pare esserci una luce in fondo al tunnel. Takaaki Nakagami continua a stupire e per il giapponese è arrivata un’ottima quinta posizione (nonostante un distacco piuttosto pesante di sei decimi), e in generale la RC213V sembra più docile rispetto a quanto visto nei precedenti appuntamenti. La conferma di ciò la dà anche Álex Márquez, nono e anche lui nel gruppo compatto degli inseguitori, con meno di un decimo di scarto dal nipponico del team LCR Idemitsu. La seconda Honda gestita da Cecchinello, guidata da un malconcio Cal Crutchlow, è solo 13a, mentre Stefan Bradl, rimasto indietro al 19° posto, è scivolato in curva 2 senza riportare danni.

La prima delle Suzuki si trova al sesto posto nella sessione e al settimo nella combinata, ma le moto del team Ecstar gestito da Davide Brivio sono messe molto meglio di quanto sembri. Álex Rins, decimo, a dispetto di un problema tecnico nel finale è arrivato a un passo dalla Q2 e con buone possibilità, sulla carta, di poter lottare immediatamente per la pole senza dover passare per la fase eliminatoria del sabato. Joan Mir continua invece a essere consistente sul ritmo, per quanto la differenza con Morbidelli al comando, sul giro singolo, rimanga di sette decimi.

Sono state ricacciate indietro le Aprilia. Aleix Espargaró ha chiuso 13° nella FP2 ma il suo miglioramento tra il primo e il secondo turno è stato di solo quattro decimi, mentre quello del compagno Smith, comunque 18°, ammonta a sei. In ogni caso, continuano le sofferenze della Casa di Noale, ancora incapace d’inserirsi nel gruppo dei migliori.

Nella Moto2, la prima posizione ha sorriso a Marcel Schrötter e al suo team Liquimoly Intact GP, grazie al tempo di 1:44.531. Un ritorno a sorpresa nelle prime posizioni per il tedesco, davanti a un altro volto inatteso, ovvero Fabio Di Giannantonio su Speed Up. A causa delle alte temperature, i tempi fatti dai piloti più veloci della FP2 non hanno potuto scalfire la leadership di Sam Lowes (decimo al pomeriggio), ancora forte dell’1:44.1 fatto al mattino sulla sua Kalex del team Marc VDS. Il primo dei contendenti che troviamo in classifica si trova al quarto posto ed è Marco Bezzecchi, davanti al pilota che l’ha battuto nella scorsa gara, Enea Bastianini. Luca Marini è solo 14°, mentre Jorge Martín, nel suo ruolo di probabile ago della bilancia nella lotta iridata tra italiani, ha chiuso 12° pochi minuti dopo aver praticamente ufficializzato il suo passaggio in MotoGP, con Ducati Pramac.

I piloti della Moto3, nella loro FP2, hanno regalato qualche acrobazia ed emozione di troppo, anche qualche protagonista della categoria. Mentre Jaume Masia ha ottenuto la prima posizione sulla pista di casa in 1:49.134 (ben due decimi più veloce di Darryn Binder, secondo), il suo connazionale Raul Fernandez, già primo in FP1, è stato autore di un salvataggio degno di nota da un highside praticamente certo, in curva 4. Non è andata così bene a Tony Arbolino, che all’uscita della Caixa è stato sparato in aria dalla sua Honda finendo a terra, ma fortunatamente il lombardo è riuscito a uscire dal tracciato sulle sue gambe. Alla fine ha concluso sesto, dietro proprio a Fernandez e davanti alla sorpresa Stefano Nepa, compagno di squadra di Albert Arenas. Il leader del mondiale è sceso in 14a piazza, proprio dietro al rivale per il titolo Ai Ogura che invece è risalito prepotentemente in classifica. Terzo Carlos Tatay.

Ecco i risultati della FP2 della MotoGP, l’analisi dei tempi fatti e la classifica combinata.

Fonte immagine: sepangracingteam.com

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