Motomondiale | GP Catalunya 2020, sintesi delle FP1

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di Alyoska Costantino @AlyxF1
25 Settembre 2020 - 12:23
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Primo tempo per Quartararo, le M1 in forma anche sul tracciato di Barcellona. Ducati in crisi, Dovizioso strappa un secondo posto (con gomme morbide) davanti a Mir e Viñales. Rossi ottavo, Crutchlow ottimo nono al rientro.


Il Motomondiale torna in azione già in questo venerdì con le prime prove libere del Gran Premio di Catalunya a Barcellona. Nella MotoGP, la FP1 è andata a Fabio Quartararo in 1:40.431, a circa un secondo dal suo record risalente alle qualifiche di un anno fa ma con ben quattro decimi di margine sul primo degli inseguitori in questa sessione. Sin dal via le Yamaha sono sembrate subito in palla, proseguendo il trend visto nelle due gare di Misano; a conferma di ciò, “El Diablo” ha fatto il suo tempo migliore utilizzando la gomma media al posteriore e una Soft usata all’anteriore.

Tutti e quattro i contendenti al titolo sono nelle prime quattro posizioni, seppur i distacchi siano piuttosto importanti poiché tra Quartararo in testa e Maverick Viñales al quarto posto, ballano quasi sette decimi. Il più in sofferenza tra i quattro è sicuramente il leader del mondiale Andrea Dovizioso, che nel finale è riuscito a recuperare fino alla seconda posizione ma solo con l’utilizzo di due gomme morbide nuove. In generale, per tutti i piloti Ducati questa mattinata è stata da dimenticare: solo Johann Zarco, 12°, non ha sfigurato in questa sessione, mentre tutte le altre Desmosedici GP20 sono lontanissime, con Francesco Bagnaia 15 e la coppia Miller-Petrucci addirittura in 18a e 19a posizione. Per “Dovi” c’è solo da sperare che con le temperature più alte anche le altre mescole Michelin possano andare meglio sulla sua Ducati.

Terza posizione per Joan Mir. Per lo spagnolo c’è un distacco di sette oltre sei decimi sul giro secco rispetto alla M1 di Quartararo (a parità di gomme), ma il #36 è comunque apparso estremamente motivato. Nella foga del turno ha commesso anche un errore, cadendo alla curva 5 d’anteriore, fortunatamente senza conseguenze fisiche ma solo per tecniche per la moto. In top ten anche la seconda Suzuki di Álex Rins, in fase di risveglio dopo la pessima gara dell’Emilia Romagna e a otto decimi dalla vetta, nonché a circa due dal compagno di squadra. Rins, settimo, è l’ultimo dei piloti ad avere un distacco sotto il secondo pieno, mentre il compagno spagnolo è il primo dei piloti sopra l’1:41, come crono di riferimento.

Come detto all’inizio, il turno era iniziato in maniera esplosiva per le Yamaha, che sono nuovamente tutte in top ten. Maverick Viñales, nel suo ultimo stint, non ha usato gomme nuove al contrario degli avversari davanti, continuando a lavorare sul passo come già fatto a Misano 2. Il metodo di lavoro di “Top Gun” pare cambiato notevolmente, mentre quello di Franco Morbidelli e Valentino Rossi rimane lo stesso, con l’italo-brasiliano sesto e autore di ben tre run (uno cortissimo di soli due giri) e il pesarese ottavo e concentratosi a utilizzare sempre gli stessi set di gomme. Guardando alle Yamaha e in generale a molti dei protagonisti, quasi tutti sembrano escludere l’uso delle gomme dure..

Discorso che vale anche per Aleix Espargaró su Aprilia. Il pilota di casa, con un casco speciale celebrativo, ha chiuso in quinta posizione, pur facendo meno giri rispetto agli avversari. Tra il penultimo e l’ultimo passaggio l’Espargaró più anziano ha fatto un netto balzo in avanti di sette decimi, mentre il compagno di squadra Bradley Smith ha chiuso in una modesta 14a piazza (anche se il distacco di 1”2 si fa comunque sentire).

A giudicare dalla sessione, le moto dotate di V4 non sembrano trarre il massimo vantaggio dalla pista catalana, ma nel complesso il marchio meglio piazzato, tra queste, può essere la Honda. Cal Crutchlow, riuscito a recuperare in extremis dalla rottura dei legamenti di mercoledì, ha chiuso al nono posto con un distacco di oltre un secondo, anche se è riuscito a tenere la scia di Rossi fermandosi a pochi millesimi dal nove volte iridato. Il suo compagno Takaaki Nakagami vede soffiarsi il ruolo di miglior hondista, concludendo 11° e fuori dai dieci per soli 17 millesimi, ma grazie alla miglior condizione fisica potrebbe ristabilire le gerarchie delle ultime gare anche in quest’occasione. Le Honda Repsol erano partite bene a inizio sessione con Álex Márquez addirittura nei primi sei nelle prime battute, ma le due moto ufficiali sono sprofondate indietro presto con il fratello di Marc (tra l’altro presente in pista) 20° e Stefan Bradl (rientrante anche lui) 17°.

L’unica KTM presente nei migliori dieci è la #88 guidata da Miguel Oliveira. In un weekend dall’atmosfera particolare nel team Tech3, con i rumor riguardanti una scissione dallo sponsor Red Bull e la perdita quindi di preziosi introiti dallo sponsor di bibite, il portoghese è riuscito a piazzarsi come miglior pilota della Casa di Mattighofen, nonostante un distacco piuttosto pesante di 1”1 (con una seconda di classifica cortissima). Va molto peggio al suo futuro compagno Brad Binder, addirittura 21° sulla moto factory, mentre Pol Espargaró torna brutalmente alla realtà dopo l’ottimo terzo posto della scorsa settimana, chiudendo 16° questo turno. A dire il vero, entrambe le moto Tech3 si sono messe dietro i piloti ufficiali, con anche Iker Lecuona 13° nella FP1 con due decimi di scarto su Pol.

La Moto2 è stata l’ultima a girare in questa mattinata, con Sam Lowes primo in 1:44.122. Il fratello di Alex conferma quindi il suo buon periodo e anche la differenza che sta facendo col compagno Augusto Fernández, ottavo in questa sessione a sette decimi dall’inglese, mentre nella battaglia tra i contendenti all’iride è Luca Marini, al momento, ad avere la meglio. “Maro” si è fermato a due decimi tondi dal tempo di Lowes, distanziando di oltre tre il terzo classifica Nagashima, a cui poi seguono le due Speed Up di Arón Canet (team Aspar) e Fabio Di Giannantonio (team di Luca Boscoscuro). Il compagno di Marini, Marco Bezzecchi, è sesto a oltre quattro decimi da lui, davanti al rientrante Jorge Martín che, libero finalmente dal peso del Coronavirus, è partito forte ottenendo una top ten. Malino Enea Bastianini nella FP1, solo 13° e a nove decimi da Lowes.

Alle 09:00 di stamani è iniziato il turno della Moto3 e, a concluderlo in testa, è stato nuovamente Raul Fernandez su KTM del team Ajo. Il pilota spagnolo si riafferma come tra i più veloci sul giro secco grazie al tempo di 1:48.853, che lo rende l’unico pilota della mattinata a girare sotto l’1:49. Il giovane talento spagnolo si dimostra come uno dei più rapidi, insieme al suo box, a trovare l’assetto giusto, ma è necessario puntare ai podi adesso. Romano Fenati, vincitore a Misano 2, è in seconda posizione in 1:49.243, con quasi quattro decimi di ritardo sul #25 e con meno di due centesimi di vantaggio sull’ex-compagno di squadra Tony Arbolino, terzo e a lungo in testa durante il turno. Chiudono la top five Jaume Masia e John McPhee, con il leader del mondiale Arenas in sesta posizione. Addirittura 25° Ai Ogura.

Qui i risultati della sessione della classe regina, nonché l’analisi dei tempi.

Fonte immagine: sepangracingteam.com

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