Motomondiale | GP Catalunya 2018 – Anteprima

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Tempo di lettura: 8 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
15 Giugno 2018 - 09:00
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Il settimo round del Motomondiale 2018 si svolgerà al tracciato del Montmelò per il Gran Premio di Catalunya. Sulla rinomata pista della città iberica si corre dal 1991, anno della sua creazione, mentre il Motomondiale ha dovuto attendere l’anno successivo per mettere le proprie ruote sulla pista catalana. Le differenze nel corso degli anni per la pista non sono state moltissime: a metà degli anni ’90 si scelse di eliminare la variante Nissan che separa la curva 9 dalla Caixa, sostituendolo con un tratto rettilineo, nel corso degli anni la ghiaia della via di fuga è stata sostituita man mano con asfalto, ma i cambiamenti forse più decisi sono arrivati tra il 2004 e il 2007, quando per la Formula 1 venne modificato il layout del terzo settore, diminuendo molto le velocità medie di quel tratto.

A seguito dell’incidente mortale accorso a Luis Salom nel 2016, anche la MotoGP da quel weekend ha scelto di utilizzare questa conformazione, con una Caixa più stretta e meno veloce e la chicane Europcar-New Holland ad anticipare l’ultima curva. Durante quest’anno però la Dorna, dopo tantissimi dubbi scaturiti nell’edizione dello scorso anno, ha scelto di fare un passo indietro eliminando l’ultima chicane, e migliorando le vie di fuga esterne nel tratto del tragico incidente accorso allo spagnolo.

Purtroppo, nonostante gli sforzi fatti da Dorna e dalla gestione del tracciato catalano, la scorsa settimana il luogo è stato funestato da un altro terribile incidente, il terzo nel giro di tre anni. A rimetterci la vita, durante una gara di Moto3 per il CEV, stavolta è stato Andreas Perez, quattordicenne pilota del team Junior Avintia. Per ricordarlo, il team partecipante alla classe regina MotoGP correrà con una livrea a lui dedicata.

Tutte queste premesse vanno a offuscare il lato competitivo e agonistico del weekend, con la MotoGP a concentrare le maggiori attenzioni su di sé. Marc Márquez raggiunge il GP di casa dopo un Gran Premio d’Italia da cui ci si aspettava un nuovo risultato utile, e che invece ha concluso in 16a posizione. Il margine di 23 punti disponibile su Valentino Rossi è comunque rassicurante per questo weekend (a meno di nuovi passi falsi del #93), senza contare il calore del pubblico che, nonostante un clima ben poco sereno, si farà sentire, come si è fatto sentire, in altre maniere, quello italiano. Rimanendo nell’ambiente Honda, da questo giovedì ci si aspettavano notizie concrete sul futuro di Daniel Pedrosa, appiedato da HRC per far posto a Jorge Lorenzo, ma durante la conferenza straordinaria indetta dal “Camomillo” non è trapelato nulla, se non il fatto che per Dani non c’è una sola strada percorribile per il suo futuro.

Per quanto in classifica le Yamaha siano ancora le prime inseguitrici del campione del mondo, l’attenzione pare tutta sulla Ducati. L’anno scorso la Desmosedici portava Andrea Dovizioso a una splendida doppietta Mugello-Barcellona portandolo in piena lotta per il titolo, ma quest’anno potrebbe essere Lorenzo a ripetere l’impresa rientrando nella contesa titolata. Dopo un successo in Italia dal gusto speciale dopo il digiuno di vittorie passato, Jorge vuole dimostrare a tutti che la vittoria ottenuta non è stata un mero fuoco di paglia, ma che anzi d’ora in poi tutto andrà in discesa con Ducati, con la quale si separerà alla fine della stagione. Il suo compagno Dovizioso ha deciso di fare il ragioniere al Mugello, ottenendo venti punti essenziali per accorciare le distanze da Márquez, e nulla toglie che potrebbero ancor di più accorciarsi qui in Catalunya.

Come detto poco fa, sono le Yamaha le prime inseguitrici del “Marziano”. Eppure, nonostante la buona posizione dei tre top rider in classifica, la situazione non pare affatto delle migliori. Al Mugello, dopo la splendida pole ottenuta da Rossi e la prima fila di Viñales, il bilancio in gara è stato ben più magro contro le imprendibili Ducati: Rossi ha limitato i danni festeggiando un terzo posto davanti alla marea gialla, ma Viñales ha sofferto ancora una volta terminando settimo, in una pista in cui l’anno scorso raccolse il secondo posto. Come detto da “Top Gun”, il suo morale è sotto i tacchi a causa di questa situazione e dai problemi continui (e inaspettati) sulla M1, fragile ai minimi cambiamenti di tracciato e temperature. La sveglia deve cominciare a suonare presto per Maverick, perché lottare per un mondiale in queste condizioni non è possibile, come specificato dal ventitreenne. Rossi, dal canto suo, arriva su una pista carica di ricordi piacevoli, ma è possibile che come al Mugello dovrà metterci una pezza a modo suo. Zarco in Italia, su una pista ben poco amica, è entrato a malapena in top ten, e ci si aspetta una reazione di carattere anche da parte sua.

Classificato stabilmente come quarto marchio oramai, la Suzuki ha ottenuto due ottimi piazzamenti ai piedi del podio al Mugello, con Iannone quarto in lotta sia col connazionale Valentino che con Rins, con quest’ultimo distanziato di appena un decimo dall’abruzzese. Per quanto il futuro di entrambi i piloti in chiave mercato sia già deciso, nessuno dei due piloti sembra voler cedere nulla al proprio compagno di team in chiave risultati, ma la speranza di vedere il primo acuto di Hamamatsu a distanza di due anni non è poi remota. Il loro duello si prolungherà quindi sulla pista di casa di Álex stavolta, su cui però anche “The Maniac” è saputo andar forte.

Lo spazio per qualche outsider potrebbe esserci su una pista così critica per il caldo e per l’usura gomme: Danilo Petrucci, carico per l’annuncio come pilota ufficiale Ducati, potrebbe portare a casa un risultato mancato clamorosamente in Italia, mentre Miller dovrà rimediare allo “zero” ottenuto in Toscana; Cal Crutchlow sulla Honda LCR qui ha sempre sofferto moltissimo il tracciato e le condizioni viste, ma se dovessero ripetersi le condizioni di Jerez de la Frontera, potrebbe mostrare gli artigli; in attesa di vedere anche Aprilia e KTM, specie dopo gli investimenti fatti sui piloti per il 2019.

Ed è proprio parlando di questi che si passa alla Moto2. Dopo cinque sonate dell’Inno di Mameli su altrettante gare della classe di mezzo nel 2018, il portoghese Miguel Oliveira ha interrotto la dominanza italiana in Moto2 vincendo su un tracciato amico come quello del Mugello. E’ il suo personale biglietto da visita in vista del 2019, quando correrà con la KTM Tech3 col compito di far crescere, insieme a tutto lo squadrone austriaco, il progetto RC16. Gli italiani sono stati sconfitti proprio sulla pista di casa, ma non hanno comunque sfigurato dimostrando la propria pasta e andando anche vicini al successo con Lorenzo Baldassarri, reo di aver sbagliato all’ultimo giro dando lo spiraglio decisivo alla KTM del rivale. Pecco Bagnaia, rimasto leader del mondiale, deve guardarsi dall’aggressivo pilota del team austriaco (ora a -13 in campionato) e Barcellona potrebbe essere uno snodo fondamentale per il campionato. Sempre in Italia, la delusione più grande l’ha sicuramente ricevuta Mattia Pasini dopo l’errore alla San Donato, che gli è costato una facile vittoria dopo lo strepitoso successo del 2017.

Anche nella Moto3 gli italiani sono stati battuti da un altro talento iberico, spagnolo questa volta. Jorge Martín, dopo essersi “sbloccato” a Valencia lo scorso anno, ha finalmente trovato quella velocità costante che già si vedeva ampiamente sul giro secco e che ora sta concretizzando gara dopo gara. Anche per lui il futuro è già roseo, visto che nel 2019 prenderà il posto lasciato vacante da Oliveira.
I suoi principali avversari alla corona della classe leggera paiono essere Marco Bezzecchi (ancora leader del mondiale) e il compagno Fabio di Giannantonio, giunti in un fazzoletto alle spalle di Martín sulle colline del Santerno. L’obbligo per i due nostri portacolori è di spezzare il ritmo del madrileno prima che cominci a vincere a raffica, e l’occasione giusta potrebbe essere qui, proprio a casa sua.

Per questo weekend, Sky permetterà di seguire la diretta di prove ufficiali e gara anche sul digitale terrestre sul canale TV8. Manco a dirlo, si prospetta molto caldo per il weekend catalano, con temperature attorno ai 25°.

INFO TRACCIATO

Lunghezza tracciato: 4,655 km
Rettilineo principale: 1.047 m
Curve: 14 (6 a sinistra, 8 a destra)
Senso: orario
Record della pista: nessuno con questa conformazione

ALBO D’ORO

ORARI TELEVISIVI

Venerdì 15 giugno 2018

08:55 – FP1 Moto3 (Sky Sport MotoGP)
09:50 – FP1 MotoGP (Sky Sport MotoGP)
10:50 – FP1 Moto2 (Sky Sport MotoGP)
13:05 – FP2 Moto3 (Sky Sport MotoGP)
14:00 – FP2 MotoGP (Sky Sport MotoGP)
15:00 – FP2 Moto2 (Sky Sport MotoGP)

Sabato 16 giugno 2018

08:55 – FP3 Moto3 (Sky Sport MotoGP)
9:50 – FP3 MotoGP (Sky Sport MotoGP)
10:50 – FP3 Moto2 (Sky Sport MotoGP)
12:30 – QP Moto3 (Sky Sport MotoGP, TV8)
13:30 – FP4 MotoGP (Sky Sport MotoGP)
14:10 – Q1 MotoGP (Sky Sport MotoGP, TV8)
14:30 – Q2 MotoGP (Sky Sport MotoGP, TV8)
15:00 – QP Moto2 (Sky Sport MotoGP, TV8)

Domenica 17 giugno 2018

08:40 – WUP Moto3 (Sky Sport MotoGP)
09:10 – WUP Moto2 (Sky Sport MotoGP)
09:40 – WUP MotoGP (Sky Sport MotoGP)
11:00 – Gara Moto3 (Sky Sport MotoGP, TV8)
12:20 – Gara Moto2 (Sky Sport MotoGP, TV8)
14:00 – Gara MotoGP (Sky Sport MotoGP, TV8)

Fonte immagine: Internet (per segnalare il copyright info@passionea300allora.com)

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