Motomondiale | GP Catalunya 2017 – Anteprima

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Tempo di lettura: 9 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
8 Giugno 2017 - 11:38
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Festa italiana doveva essere e festa italiana è stata: un tripudio di bandiere tricolori ha accompagnato una tripletta che al Mugello non si vedeva dal 2008, il pubblico accorso sulla pista toscana ha osservato la rinascita del nostro motociclismo dopo anni in cui, salvo sporadiche eccezioni, a tenere alti i colori italiani era stato il solo Valentino Rossi e il fatto che la scuola italiana abbia partorito piloti in grado di tenere il passo degli spagnoli è finalmente una realtà e non più una semplice speranza. Nemmeno il tempo di completare i festeggiamenti, tuttavia, che subito bisogna ripartire alla volta di Barcellona, perché in questo fine settimana i padroni di casa cercheranno di prendersi la rivincita su uno dei circuiti più apprezzati in generale dall’intero Circus a due ruote.

Una pista che ha subìto cambiamenti, ad un anno di distanza dalla scomparsa di Luis Salom: anche le moto utilizzeranno, d’ora in poi, una configurazione molto simile a quella adottata dalla Formula 1 già nel 2007, con la curva Caixa anticipata e “ristretta” e la variante RACC (leggermente spostata rispetto al disegno delle auto) a sostituire la penultima curva a destra, proprio quella in cui Salom impattò contro le barriere e (soprattutto) contro la sua stessa Kalex Moto2. Modifiche che hanno suscitato polemiche, come del resto accadde proprio tra il venerdì e il sabato di un anno fa. Configurazione che dovrebbe aumentare la sicurezza ma sulla quale si possono partorire diversi dubbi, specialmente ricordando lo “strike” di Iannone su Lorenzo proprio alla nuova Caixa (incidente con tutta probabilità evitabile nella vecchia versione) e il muretto posto pochi metri più a destra rispetto all’ingresso della chicane, per non parlare di quanto possa essere pericolosa una caduta all’ingresso della variante stessa qualora la moto dovesse poi attraversarla, rientrando in traiettoria.

Al Mugello, Andrea Dovizioso si è imposto al termine di una gara fenomenale, ma il colpo grosso per la classifica lo ha messo indubbiamente a segno Maverick Viñales, che ha incassato venti punti portandosi a +26 sul forlivese e a +30 su Valentino Rossi, solo quarto su una delle sue piste preferite e ancora piuttosto acciaccato per l’incidente con la moto da cross. Rossi al Mugello si è dimostrato competitivo sul giro secco ma sul passo, come prevedibile, è mancato, conquistando un quarto posto comunque positivo dopo la clamorosa caduta di Le Mans in vista del traguardo. Proprio qui Rossi ha conquistato quello che è il suo ultimo successo, dodici mesi esatti fa, per un totale di dieci vittorie, mentre Viñales si è imposto solo nel 2012 in Moto3.

Chi dovrà sempre attaccare, nella sua situazione di campionato, è Marc Márquez, che ha un passivo di 37 punti da recuperare al fuggitivo Viñales ma sembra sempre più in balìa di una Honda in grande ribasso. La RC213V non conosce modifiche positive ormai da fine 2014, i problemi sono sempre gli stessi e le soluzioni tardano ad arrivare, pure un pilota eccezionale come Márquez riesce ormai ad imporsi solo in circuiti a lui particolarmente favorevoli e graditi: Barcellona, dove un anno fa contese la vittoria a Rossi fino al termine, potrebbe rientrare in questa casistica, specie perché (a detta di Jorge Lorenzo) il nuovo terzo settore della pista sembra favorire maggiormente proprio la moto giapponese di Tokyo e la sua agilità nello “stretto”. Honda che in Catalunya ha vinto appena quattro volte nell’era MotoGP, contro le nove di Yamaha.

Le prime sei gare di questo campionato hanno ribaltato, senza troppi giri di parole, le gerarchie in casa Ducati: il feeling di Jorge Lorenzo, chiamato per riportare il titolo a Borgo Panigale, va e viene a seconda delle gare, mentre Andrea Dovizioso sta correndo probabilmente la sua migliore stagione di sempre. Rimane un’incognita quanto Dovizioso possa puntare davvero al risultato grosso a fine stagione, ma al momento il pilota che sta tenendo alta la bandiera della Rossa a due ruote è lui. Barcellona, pista storicamente poco favorevole alla Ducati, rappresenterà un bel banco di prova per la moto e anche per Lorenzo, che qui ha vinto in tutto cinque volte.

In ombra sui saliscendi toscani, fino allo strike dell’ultimo giro con Crutchlow, Daniel Pedrosa cercherà di prendersi una rivincita su una pista a sua volta molto gradita: sul tracciato di casa ha vinto “appena” tre volte, ma dal suo debutto (16 anni fa) ha mancato il podio solo in altrettante occasioni e precisamente nel 2001, nel 2006 e nel 2009. Se le impressioni riguardanti buone possibilità per Honda sul tracciato catalano si riveleranno azzeccate, anche il fantino di Sabadell sarà della partita.

Tra gli outsider attesi anche Johann Zarco, meno in evidenza al Mugello rispetto alle uscite precedenti, e Danilo Petrucci, salito sul podio per la prima volta in condizioni di asciutto a conferma del pieno merito con cui Ducati gli ha assegnato la terza GP17 in pista. Diverso il discorso in casa Suzuki, dopo un altro weekend nero (dovuto anche a problemi fisici) per Andrea Iannone, il quale continua a navigare a vista nella speranza di trovare la quadra con una moto che finora non gli ha mai permesso di essere veloce.

La classe Moto2 ha riportato al successo, in quel del Mugello, Mattia Pasini a distanza di ben otto anni dal suo ultimo trionfo sulla stessa pista. Il romagnolo sta finalmente concretizzando la competitività ritrovata magicamente quest’anno dopo una lunga serie di stagioni buie: i tre zeri di inizio stagione, dovuti ad altrettante cadute mentre occupava le prime posizioni, hanno finalmente riacceso la lampadina, portando a gare ben più concrete e al sesto posto in classifica generale. Un campionato comandato dall’italiano che forse più di tutti è venuto meno al Mugello, quel Franco Morbidelli che ha badato più ai punti che al successo dopo un’ottima pole. Il suo vantaggio si è ridotto a 13 lunghezze su Lüthi ma il pilota del team Marc VDS rimane logico favorito anche per questa gara. Dopo la scivolata all’ultimo giro di domenica scorsa, Francesco Bagnaia cercherà di tornare sui livelli di Jerez e Le Mans, così come Miguel Oliveira che nelle ultime due gare ha conosciuto un calo prestazionale della sua KTM.

Il Mugello ha invece ribadito come la Moto3 possa essere più incerta di quanto non dica la classifica. Joan Mir non è riuscito ad uscire dalla bagarre selvaggia (21 piloti in tre secondi e mezzo sotto il traguardo) scatenatasi per tutti i 20 giri della corsa toscana, concludendo solo settimo, segno ulteriore del fatto che lo spagnolo del team Leopard non è quasi infallibile come poteva esserlo un Kent o un Binder, dei quali peraltro non condivide certo l’esperienza. Mir arriva comunque sul circuito di casa con un bottino di 34 punti sul connazionale Canet e di 37 su Fabio di Giannantonio, battuto per il secondo anno consecutivo allo sprint sul lungo rettilineo finale di Scarperia: se l’anno passato era stato Binder a trionfare, domenica è arrivato il primo successo assoluto di Andrea Migno, risalito al quinto posto in classifica alle spalle di un Romano Fenati invece in ombra. Il pubblico spagnolo attende, oltre ai due battistrada del mondiale, anche Jorge Martín, capace di conquistare quattro pole e tre podi in sei gare ma mai troppo concreto nei risultati.

Anche il Gran Premio di Catalunya godrà delle trasmissioni in chiaro su TV8, oltre alla consueta maratona di SkySport.

Gran Premi Monster Energy de Catalunya 2017 – Circuit de Barcelona-Catalunya
Round 7/18
9-11 giugno 2017

INFO CIRCUITO

Lunghezza del circuito: 4,652 km
Giri da percorrere: 25 (MotoGP), 23 (Moto2), 22 (Moto3)
Distanza totale: 116,3 km (MotoGP), 106,996 km (Moto2), 102,344 km (Moto3)
Numero di curve: 16
Senso di marcia: orario

RECORD

Giro gara MotoGP: 1:45.971 – Maverick Viñales – Suzuki – 2016
Giro prova MotoGP: 1:43.589 – Marc Márquez – Honda – 2016
Vittorie pilota 500cc/MotoGP: 7 – Valentino Rossi
Vittorie costruttore 500cc/MotoGP: 9 – Honda, Yamaha
Pole pilota 500cc/MotoGP: 4 – Valentino Rossi
Pole costruttore 500cc/MotoGP: 12 – Honda
Podi pilota 500cc/MotoGP: 13 – Valentino Rossi
Podi costruttore 500cc/MotoGP: 33 – Honda

Giro gara Moto2: 1:49.968 – Johann Zarco – Kalex – 2016
Giro prova Moto2: 1:49.179 – Johann Zarco – Kalex – 2016
Vittorie pilota 250cc/Moto2: 2 – Valentino Rossi, Randy de Puniet, Johann Zarco
Vittorie costruttore 250cc/Moto2: 8 – Aprilia
Pole pilota 250cc/Moto2: 2 – Randy de Puniet, Johann Zarco
Pole costruttore 250cc/Moto2: 8 – Aprilia
Podi pilota 250cc/Moto2: 3 – Tohru Ukawa, Andrea Dovizioso, Thomas Lüthi, Esteve Rabat, Johann Zarco
Podi costruttore 250cc/Moto2: 23 – Aprilia

Giro gara Moto3: 1:54.145 – Romano Fenati – KTM – 2016
Giro prova Moto3: 1:54.024 – Brad Binder – KTM – 2016
Vittorie pilota 125cc/Moto3: 2 – Tomomi Manako
Vittorie costruttore 125cc/Moto3: 9 – Aprilia
Pole pilota 125cc/Moto3: 3 – Roberto Locatelli
Pole costruttore 125cc/Moto3: 9 – Aprilia
Podi pilota 125cc/Moto3: 3 – Maverick Viñales, Enea Bastianini
Podi costruttore 125cc/Moto3: 26 – Aprilia

NB: i record si riferiscono alla configurazione da 4,655 km, non più in uso.

ALBO D’ORO

PROGRAMMA

Venerdì 9 giugno
9:00-9:40 Prove Libere 1 Moto3 – SkySport MotoGP
9:55-10:40 Prove Libere 1 MotoGP – SkySport MotoGP
10:55-11:40 Prove Libere 1 Moto2 – SkySport MotoGP
13:10-13:50 Prove Libere 2 Moto3 – SkySport MotoGP
14:05-14:50 Prove Libere 2 MotoGP – SkySport MotoGP
15:05-15:50 Prove Libere 2 Moto2 – SkySport MotoGP

Sabato 10 giugno
9:00-9:40 Prove Libere 3 Moto3 – SkySport MotoGP
9:55-10:40 Prove Libere 3 MotoGP – SkySport MotoGP
10:55-11:40 Prove Libere 3 Moto2 – SkySport MotoGP
12:35-13:15 Qualifiche Moto3 – SkySport MotoGP, TV8
13:30-14:00 Prove Libere 4 MotoGP – SkySport MotoGP
14:10-14:50 Qualifiche MotoGP – SkySport MotoGP, TV8
15:05-15:50 Qualifiche Moto2 – SkySport MotoGP, TV8

Domenica 11 giugno
8:40-9:00 Warm-up Moto3 – SkySport MotoGP
9:10-9:30 Warm-up Moto2 – SkySport MotoGP
9:40-10:00 Warm-up MotoGP – SkySport MotoGP
11:00 Gara Moto3 – SkySport MotoGP, TV8
12:20 Gara Moto2 – SkySport MotoGP, TV8
14:00 Gara MotoGP – SkySport MotoGP, TV8

Immagine copertina: motogp.com

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