Motomondiale | GP Argentina, sintesi warm-up

MotoGP
Tempo di lettura: 3 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
31 Marzo 2019 - 16:35
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Con un meteo molto meno rassicurante rispetto alle ultime due giornate, si sono svolti gli ultimi turni antecedenti alle tre gare di questo pomeriggio. In MotoGP a primeggiare, tanto per cambiare in questo fine settimana, è stato Marc Márquez, autore di un tempo finale sull’1:39.096. Nonostante un leggero avvicinamento degli avversari diretti, il campione del mondo sull’asciutto pare avere una marcia in più qui, come ci si aspettava; meno chiari i valori in campo in caso di gara bagnata, ma è certo che il “Cabroncito” sarà della partita anche in quel caso.

Troviamo, nelle prime quattro posizioni, quattro marchi diversi. A seguire la Honda del campione c’è la Yamaha di Maverick Viñales, distanziata di poco più di un decimo, e con buone chance di puntare al podio, sempre se le condizioni rimarranno queste e se “Top Gun” sarà autore di una partenza decente. Seguono la Ducati di Dovizioso a due decimi da Márquez e Álex Rins sulla Suzuki, che forse ha trovato la quadra giusta in vista del GP dopo le pessime qualifiche.

Dopo questo poker di moto diverse, troviamo la seconda Yamaha, la moto 2019 gestita dal team SRT di Franco Morbidelli, persino davanti al ben più esperto connazionale Valentino Rossi di un paio di posizioni e un decimo. Tutt’e quattro le Yamaha possono puntare alla top five quest’oggi, ma non c’è da sottovalutare piloti come Miller (ottavo nel WUP), Crutchlow (solo 13° nella stessa sessione) o Petrucci. Bravo a entrare in top ten durante questo warm-up Miguel Oliveira, sulla KTM RC16 gestita dal team Tech3 che ha portato al nono posto.

I due del team Dynavolt, Tom Luthi e Marcel Schrotter, sono stati i più brillanti nel corso del turno di riscaldamento della Moto2, concluso in prima e terza posizione con il tedesco a comandare la classifica (nonostante un largo sull’erba alla 11) col tempo di 1:42.693. Lo stato di forma del team in questione non si discute al momento, e le possibilità di ottenere un acuto già in Argentina sono alte. Sam Lowes divide i due compagni di squadra in seconda posizione, autore anche lui di un errore alla 5, con Brad Binder quarto sulla KTM equipaggiata con un forcellone “forato”. Convincente anche Álex Márquez, quinto; tante le cadute, tra cui due alla penultima curva che hanno visto protagonisti Joe Roberts e Andrea Locatelli.

Il turno della Moto3 ha fatto prendere un brutto spavento a tutti quanti nei primi minuti, quando all’uscita di curva 11 c’è stato un contatto e un incidente tra Sergio Garcia e il poleman Jaume Masia: forse per un attacco del #5 per superarlo, il pilota di Estrella Galicia è andato largo sull’erba bagnata dalla pioggia questo weekend, perdendo il posteriore e colpendo la moto del connazionale; Garcia si è rialzato a fatica ma senza l’aiuto dei commissari di percorso, e i danni maggiori fortunatamente li hanno rimediati le moto. Dopo aver esposto e poi ritirato la bandiera rossa, John McPhee ha conquistato la prima posizione con un 1:49.1, sette decimi più veloce di Toba e otto sul pilota di casa Rodrigo. Quarto Arbolino, primo degli italiani.

Con questo si concludono i turni di prove, ed è ora solo questione di tempo per vedere cosa succederà in Moto3, con la gara che scatterà alle 17:00 come stabilito. Qui i risultati del WUP MotoGP e l’analisi dei tempi.

Fonte immagine: Twitter / MotoGP

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