Motomondiale | GP Argentina 2017 – Anteprima

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Tempo di lettura: 8 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
6 Aprile 2017 - 10:39
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Le luci notturne del Qatar, tra uno scroscio di pioggia e un altro, hanno confermato le impressioni destate dalle prove invernali. In MotoGP, allo stato attuale delle cose, il pilota da battere è Maverick Viñales. Da un momento all’altro, Viñales si è trovato dal lottare per qualche podio sulla Suzuki ad essere leader del gruppo con la Yamaha, moto sulla quale si è trovato subito alla perfezione, come se ci fosse nato sopra. La sua vittoria in Qatar, seconda in MotoGP e 18esima in carriera, ha consegnato al mondo intero un pilota maturo, che in realtà non aspettava altro di avere una moto competitiva a spingerlo per iniziare ad inanellare successi.

La 15esima edizione del Gran Premio motociclistico d’Argentina, seconda prova del Motomondiale 2017, dunque, vede Viñales presentarsi ai piedi delle Ande, a Termas de Río Hondo, già in testa alla classifica. E la pista senz’altro è di suo gradimento, perché già l’anno scorso stava mettendo mano sul primo podio della nuova GSX-RR prima di una scivolata sull’asfalto ancora umido della prima curva.

Una pista storicamente difficile per le gomme, chi lo sa meglio di tutti è sicuramente Valentino Rossi, risorto in Qatar dopo un inverno incredibilmente difficile. La vittoria del 2015 è arrivata grazie ad una scelta di pneumatici azzeccata, che gli ha permesso di recuperare un grande gap nel finale di gara su Marc Márquez (prima del contatto nel penultimo giro), ma anche l’anno scorso il pesarese è rimasto vittima di un anteriore che non ha funzionato nella seconda parte di gara dopo il cambio moto, imposto dalla Direzione Gara dopo l’esplosione della Michelin posteriore di Redding in prova. La grande sequenza di cadute negli ultimi giri, non ultima la disfatta Ducati, gli ha permesso di chiudere secondo una gara che si sarebbe anche potuto giocare con Márquez.

Dopo una gara da ragioniere, complice anche un cambio gomma improvviso (e infruttuoso) prima del via, Marc Márquez si presenta in Argentina da quarto in classifica ma con la consapevolezza che il circuito è storicamente dalla sua parte. Dominatore nel 2014 dei record e anche l’anno scorso, per questa gara può di nuovo essere considerato il favorito. L’incognita è rappresentata dal valore della Honda, rispetto al quale il pilota catalano riesce tuttavia quasi sempre ad ergersi al di sopra. Per quanto riguarda la casa di Tokyo, ha lasciato buone speranze anche la prima stagionale di Daniel Pedrosa, giunto non troppo distante dal compagno di squadra in quel di Losail.

Il box Ducati invece è irrimediabilmente diviso tra un Andrea Dovizioso più in forma e sereno che mai e un Jorge Lorenzo reduce da un Gran Premio del Qatar difficilissimo. Solo un grande Viñales è riuscito a togliere al forlivese la gioia del secondo successo Rosso in carriera, mentre Lorenzo ha arrancato nelle retrovie alla ricerca di un feeling ora pressoché assente. Anche la pista argentina sorride alla Ducati, visto che qui la Desmosedici è arrivata seconda nel 2015 e si sarebbe piazzata a podio con entrambe le moto nel 2016 se non fosse stato per lo strike di Iannone all’ultima curva. Dopo avere clamorosamente fallito l’appuntamento col Qatar, Lorenzo dovrà riscattarsi al più presto per rimanere aggrappato, almeno nelle prime gare, al treno mondiale.

Abbiamo parlato, poco sopra, di una Suzuki a sua volta veloce in Argentina, dunque non si può tenere fuori Andrea Iannone dalla schiera dei protagonisti. La grande autocritica del pilota di Vasto, seguita all’ennesima caduta in Qatar, potrebbe coincidere con un cambio di ritmo considerato che, al pari di Rossi, anche Iannone a Losail è parso ben diverso rispetto a quanto visto nei test. 

Tra le sorprese del deserto, chiamate alla riconferma in Argentina, si annoverano Johann ZarcoAleix Espargaró. Il primo ha comandato la corsa in Qatar fino alla sua scivolata, impressionando il pubblico di tutto il mondo, e ora arriva su un circuito dove ha già vinto due volte (in Moto2) per continuare a ricoprire il ruolo di outsider di lusso; il secondo è rinato in sella all’Aprilia del team Gresini e nella prima gara stagionale si è permesso di arrivare in scia alle Honda ufficiali, segno che il potenziale della RS-GP sembra essere finalmente adeguato al blasone del marchio di Noale.

La classe Moto2 ha largamente parlato italiano nel primo round del campionato, stravinto da Franco Morbidelli. Il pesarese ha condotto le danze indisturbato per praticamente tutta la gara e ora giunge in Argentina, laddove poteva conquistare un podio l’anno scorso fino alla scivolata in cui è incappato a due giri dal termine. La classe di mezzo ha quindi un azzurro pronto a giocarsi il titolo per la prima volta dal 2009, quando Simoncelli venne battuto da Aoyama in 250cc, non volendo contare le tante vittorie ma la perenne incostanza di Iannone in Moto2. Uscito sconfitto dal primo scontro stagionale, Thomas Lüthi rimane comunque l’avversario da battere per il nostro portacolori, ma la schiera di outsider è imponente: da Nakagami a Bagnaia, passando per Márquez junior, Baldassarri, Quartararo e le KTM di Oliveira e Binder, oltre alle nuove Suter che si sono dimostrate competitive sul giro secco ma ancora indietro sul passo di gara.

In Moto3, invece, l’Italia ha sprecato una grande occasione nella notte del Qatar, piazzando quattro piloti nei primi dieci ma tutti dal quinto posto in giù. Bisogna considerare anche qualche parziale scusante, come l’inattività di Fenati dopo la cacciata dal team Sky e l’infortunio alla spalla patito da di Giannantonio in inverno, ma l’appuntamento argentino deve servire come immediata rivincita. In Qatar ha vinto Joan Mir, pilota spesso passato inosservato ma già molto veloce all’esordio l’anno scorso, ma la schiera degli spagnoli comprende anche Martín e Canet, terzo e quarto, oltre a Ramírez. L’unico azzurro uscito dal Qatar con un vero sorriso è stato probabilmente Andrea Migno, sesto. Per i nostri sarà necessario anche riscattare la disfatta dell’anno scorso, quando ad emergere sotto la pioggia fu solo Andrea Locatelli (ora in Moto2) col quarto posto. 

Il Gran Premio d’Argentina sarà diretta esclusiva di SkySport, più in basso sono indicati gli orari di TV8.

Gran Premio Motul de la República Argentina 2017 – Autódromo Termas de Río Hondo
Round 2/18
7-9 aprile 2017

INFO CIRCUITO

Lunghezza del circuito: 4,806 km
Giri da percorrere: 25 (MotoGP), 23 (Moto2), 21 (Moto3)
Distanza totale: 120,2 km (MotoGP), 110,5 km (Moto2), 100,9 km (Moto3)
Numero di curve: 14
Senso di marcia: orario

RECORD

Giro gara MotoGP: 1:39.019 – Valentino Rossi – Yamaha – 2015
Giro prova MotoGP: 1:37.683 – Marc Márquez – Honda – 2014
Vittorie pilota 500cc/MotoGP: 3 – Michael Doohan
Vittorie costruttore 500cc/MotoGP: 5 – Honda
Pole pilota 500cc/MotoGP: 3 – Marc Márquez
Pole costruttore 500cc/MotoGP: 5 – Honda
Podi pilota 500cc/MotoGP: 3 – Juan Carlos Salatino, Michael Doohan
Podi costruttore 500cc/MotoGP: 12 – Honda

Giro gara Moto2: 1:43.001 – Jonas Folger – Kalex – 2015
Giro prova Moto2: 1:42.809 – Johann Zarco – Kalex – 2015
Vittorie pilota 250cc/Moto2: 2 – Tom Phillis, Johann Zarco
Vittorie costruttore 250cc/Moto2: 4 – Honda
Pole pilota 250cc/Moto2: 2 – Tom Phillis, Loris Capirossi
Pole costruttore 250cc/Moto2: 3 – Honda, Aprilia, Kalex
Podi pilota 250cc/Moto2: 2 – Tom Phillis, Umberto Masetti, Jim Redman, Max Biaggi, Tetsuya Harada, Olivier Jacque, Valentino Rossi, Johann Zarco, Sam Lowes
Podi costruttore 250cc/Moto2: 11 – Honda

Giro gara Moto3: 1:48.977 – Miguel Oliveira – KTM – 2015
Giro prova Moto3: 1:48.461 – Miguel Oliveira – KTM – 2015
Vittorie pilota 125cc/Moto3: 2 – Ángel Nieto
Vittorie costruttore 125cc/Moto3: 7 – Honda
Pole pilota 125cc/Moto3: 2 – Ángel Nieto
Pole costruttore 125cc/Moto3: 6 – Honda
Podi pilota 125cc/Moto3: 2 – Jim Redman, Ángel Nieto, Emilio Alzamora, Marco Melandri
Podi costruttore 125cc/Moto3: 17 – Honda

ALBO D’ORO

PROGRAMMA

Venerdì 7 aprile
9:00-9:40 (14:00-14:40) Prove Libere 1 Moto3 – SkySport MotoGP
9:55-10:40 (14:55-15:40) Prove Libere 1 MotoGP – SkySport MotoGP
10:55-11:40 (15:55-16:40) Prove Libere 1 Moto2 – SkySport MotoGP
13:10-13:50 (18:10-18:50) Prove Libere 2 Moto3 – SkySport MotoGP
14:05-14:50 (19:05-19:50) Prove Libere 2 MotoGP – SkySport MotoGP
15:05-15:50 (20:05-20:50) Prove Libere 2 Moto2 – SkySport MotoGP

Sabato 8 aprile
9:00-9:40 (14:00-14:40) Prove Libere 3 Moto3 – SkySport MotoGP
9:55-10:40 (14:55-15:40) Prove Libere 3 MotoGP – SkySport MotoGP
10:55-11:40 (15:55-16:40) Prove Libere 3 Moto2 – SkySport MotoGP
12:35-13:15 (17:35-18:15) Qualifiche Moto3 – SkySport MotoGP
13:30-14:00 (18:30-19:00) Prove Libere 4 MotoGP – SkySport MotoGP
14:10-14:50 (19:10-19:50) Qualifiche MotoGP – SkySport MotoGP (21:15 TV8)
15:05-15:50 (20:05-20:50) Qualifiche Moto2 – SkySport MotoGP

Domenica 9 aprile
9:40-10:00 (14:40-15:00) Warm-up Moto3 – SkySport MotoGP
10:10-10:30 (15:10-15:30) Warm-up Moto2 – SkySport MotoGP
10:40-11:00 (15:40-16:00) Warm-up MotoGP – SkySport MotoGP
13:00 (18:00) Gara Moto3 – SkySport MotoGP (21:00 TV8)
14:20 (19:20) Gara Moto2 – SkySport MotoGP (22:20 TV8)
16:00 (21:00) Gara MotoGP – SkySport MotoGP (lunedì 10/4, 0:00 TV8)

NB: tra parentesi gli orari italiani.

Immagine copertina: motogp.com

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