Motomondiale | GP Aragón 2019 – Anteprima

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Tempo di lettura: 8 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
19 Settembre 2019 - 17:30
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Ad appena una settimana dagli eventi di Misano Adriatico, il Circus delle due ruote si sposta verso la penisola iberica per la terza gara spagnola della stagione. Il Gran Premio di Aragón è entrato a far parte del calendario del Motomondiale nel 2010 e fin dai suoi primi anni ha visto dominare gli spagnoli, con ben diciannove affermazioni su ventisette gare svolte in totale dalle varie classi. Una pista anche altamente spettacolare, che ha come punti più difficoltosi il curvone 10, la staccata in discesa della 11 e il lungo curvone finale che immette sul rettilineo.

Marc Márquez giunge su una delle sue piste preferite forte di un vantaggio in classifica oramai di totale sicurezza. Grazie al successo di Misano Adriatico dopo il bel duello con Fabio Quartararo e al momento di crisi della Ducati, tra sfortune e perdite di prestazioni, il “Cabroncito” viaggia ora col vento in poppa verso l’ottavo titolo iridato, con un vantaggio di 93 punti. Il ruolino di marcia dello spagnolo qui è impressionante, segno di come batterlo nel deserto di Alcañiz sia davvero difficile: quattro vittorie su sei gare in MotoGP, e due cadute nel biennio 2014-2015 che gli hanno impedito di fare filotto anche su questa pista. Correrà in casa anche Jorge Lorenzo, la cui ripresa dai problemi alle costole procede a piccoli passi e che continuerà così anche in questa gara, luogo l’anno scorso del primo di una lunga serie di incidenti con infortuni, con la caduta alla prima curva.

Con le dichiarazioni di Claudio Domenicali relative all’attuale momento no della Ducati, pare che il box di Borgo Panigale debba rassegnarsi alla piazza d’onore anche quest’anno. Andrea Dovizioso ha recuperato bene dalla brutta botta di Silverstone e anche a San Marino è stato il primo dei ducatisti, ma per la prima volta quest’anno ha chiuso una gara fuori dalla top five, segno che la GP19 ha forse perso il primato di moto migliore attualmente in campo. Per il forlivese ci sarà l’ennesimo premio di consolazione eventualmente, e con 31 punti di vantaggio sul terzo classificato, si tratta di un risultato raggiungibile. Il terzo posto per ora è proprio del compagno di squadra Danilo Petrucci, che anche a Misano ha deluso di gran lunga le aspettative cogliendo un mesto decimo posto dietro a Miller. La stagione di “Petrux”, per circa metà con buoni risultati, sta lentamente (ma manco troppo) scivolando nel deludente.

Ad Aragón gli occhi di molti saranno puntati sulla Yamaha, e non necessariamente su un pilota in particolare, bensì sulle prestazioni della M1, capace a Misano di occupare quattro dei primi cinque posti, facendo filotto dalla seconda alla quinta posizione; vedremo se in una pista storicamente meno favorevole ciò si ripeterà. Maverick Viñales è colui che sta guidando la rincorsa delle Yamaha in classifica, riavvicinandosi alla lotta per la terza posizione con Valentino Rossi non tanto staccato. Se per lo spagnolo il terzo posto ha rappresentato un’altra bella soddisfazione in questa fase centrale della stagione, il pesarese è uscito un po’  con le ossa rotte dalla gara di casa, terminando un’altra volta quarto ma a dodici secondi dal podio. C’è da vedere se Fabio Quartararo sarà uno dei protagonisti anche qui in Aragona: dopo il successo sfiorato e perso al Carro nell’ultima gara, il franco-siciliano ha ancora tanta fame di primo posto, e chissà che non sia questa la gara giusta.

La Suzuki, dopo la fantastica vittoria al cardiopalma di Silverstone, è tornata a riabbracciare, suo malgrado, l’Álex Rins falloso e propenso alla caduta. Col terzo “zero” stagionale incassato, il #42 ha perso la terza posizione nuovamente a favore di Petrucci, ma soprattutto ha perso il gancio da Dovizioso per il secondo posto, essendo ora a 33 punti da “DesmoDovi”. Joan Mir si può dire invece soddisfatto dal suo rientro in gara, con un ottavo posto al Santamonica dietro a Pol Espargaró e davanti alle due GP19 delle seconde guide Ducati. I piloti del team Ecstar possono puntare al colpaccio come lo scorso anno, in cui Rins e soprattutto Iannone hanno lottato per la vittoria fino al traguardo.

La Casa che continua a far parlare di sé maggiormente fuori dalla pista è KTM, che ha appiedato definitivamente Johann Zarco cedendo il suo posto a Mika Kallio. Il finlandese torna quindi a correre dopo la brutta esperienza di Sachsenring 2018, e punta non solo a fare il comprimario nella Casa di Mattighofen ma soprattutto a stupire i vertici del box arancione, in modo da assicurarsi un posto fisso per il 2020.
I pettegolezzi fuori dalla pista non hanno però impedito alla RC16 di stupire anche sull’asfalto, e la prima fila a Misano di Pol Espargaró è un grosso segnale di avvertimento alle altre Case, in vista del futuro.

In Aprilia circola un po’ di malcontento generale: Andrea Iannone, dopo aver preso con serietà il progetto RS-GP e aver anche ottenuto un paio di top ten, a un’intervista al sito MotoGP.com si è lasciato andare, parlando di come i progressi, seppur presenti, siano stati minimali rispetto a quanto necessario, dicendosi frustrato di quanto la sfida sia ardua; ciò non gli ha portato fortuna a Misano, nel quale è caduto nella FP4 non potendo partecipare al GP per dei problemi alla spalla sinistra. Lo sta seguendo a ruota anche Aleix Espargaró nelle dichiarazioni, e il pilota di riferimento della Casa di Noale sembrerebbe interessato a lasciare il team Gresini, presto o tardi.
Negli ultimi due anni l’Aprilia, ad Aragón, ha ottenuto due sesti posti consecutivi con l’Espargaró più vecchio, i migliori risultati mai raccolti da questa moto fino a ora.

La gara di Misano della Moto2 è stata quella che ha fatto più discutere a posteriori, con Augusto Fernández che ha sfilato da sotto gli occhi il successo a Fabio Di Giannantonio, ma dopo aver superato i limiti della pista andando oltre il cordolo al curvone e dopo un sorpasso piuttosto duro (con tanto di leggera spallata) all’ingresso dell’ultima del Carro. Alla fine il successo del pilota di Sito Pons è stato confermato, e questo gli ha permesso di avvicinarsi ad Álex Márquez nella classifica iridata, con solo 26 punti da recuperare (che sarebbero anche meno se consideriamo le assenze di Fernández a Termas de Rio Hondo e Austin).
Dal canto suo, il momento del fratello di Marc pare essersi spento dopo la caduta di Silverstone, e giocare in difesa fino a Valencia potrebbe non essere la scelta migliore per Márquez. Lo sconfitto di Misano, “Diggia”, si può comunque dire soddisfatto del secondo podio stagionale, conscio di come il suo momento potrebbe arrivare presto, magari nel 2020.

Nella Moto3 la gara di Misano si è rivelata un’interessante snodo per le sorti del mondiale: Arón Canet ha perso punti importanti a causa di un guasto tecnico che l’ha costretto al primo ritiro stagionale (ritornando un po’ il favore agli avversari per quanto successo a Barcellona), mentre Lorenzo Dalla Porta non ha approfittato granché della debacle del team Max Sterilgarda, terminando solo ottavo (a causa anche di una penalità rimediata). Ad avvantaggiarsi di tutto ciò è stato Tony Arbolino, per la settima volta sul podio quest’anno e ora a soli 30 punti dal connazionale, nonché a otto dal #44. In questo weekend ci si aspetta un ritorno in pompa magna degli spagnoli, che qui vincono ininterrottamente dal 2016.

Nonostante la location, le previsioni non prevedono un weekend di sole cocente, anzi: probabilità di precipitazioni circa al 20% durante tutte le tre giornate, e tempo nuvoloso la domenica. Per la seconda gara consecutiva TV8 renderà visibile la diretta di prove e gare sul digitale terrestre, ma bisognerà poi attendere due mesi prima di rivedere il Motomondiale in diretta sulla TV in chiaro. Da segnalare anche il cambio di orario per la gara della MotoGP (alle 13:00), in modo da evitare la concomitanza con l’inizio del Gran Premio di Singapore della Formula 1.

INFO TRACCIATO

Lunghezza tracciato: 5.077 m
Rettilineo principale: 968 m
Curve: 17 (10 a sinistra, 7 a destra)
Senso: antiorario
Record della pista: 1:46.635 (Marc Márquez, Honda, 2015)

ALBO D’ORO

ORARI TELEVISIVI

Venerdì  20 settembre 2019

09:00 – FP1 Moto3 (Sky Sport MotoGP)
09:55 – FP1 MotoGP (Sky Sport MotoGP)
10:55 – FP1 Moto2 (Sky Sport MotoGP)
13:15 – FP2 Moto3 (Sky Sport MotoGP)
14:10 – FP2 MotoGP (Sky Sport MotoGP)
15:10 – FP2 Moto2 (Sky Sport MotoGP)

Sabato 21 settembre 2019

09:00 – FP3 Moto3 (Sky Sport MotoGP)
09:55 – FP3 MotoGP (Sky Sport MotoGP)
10:55 – FP3 Moto2 (Sky Sport MotoGP)
12:35 – Q1 Moto3 (Sky Sport MotoGP, TV8)
13:00 – Q2 Moto3 (Sky Sport MotoGP, TV8)
13:30 – FP4 MotoGP (Sky Sport MotoGP)
14:10 – Q1 MotoGP (Sky Sport MotoGP, TV8)
14:35 – Q2 MotoGP (Sky Sport MotoGP, TV8)
15:05 – Q1 Moto2 (Sky Sport MotoGP, TV8)
15:30 – Q2 Moto2 (Sky Sport MotoGP, TV8)

Domenica 22 settembre 2019

09:00 – WUP Moto3 (Sky Sport MotoGP)
09:30 – WUP MotoGP (Sky Sport MotoGP)
10:00 – WUP Moto2 (Sky Sport MotoGP)
11:20 – Gara Moto3 (Sky Sport MotoGP, TV8)
13:00 – Gara MotoGP (Sky Sport MotoGP, TV8)
14:30 – Gara Moto2 (Sky Sport MotoGP, TV8)

Fonte immagine: Internet (per segnalare il copyright info@passionea300allora.com)

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