Motomondiale | GP Americhe 2019 – Anteprima

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Tempo di lettura: 7 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
10 Aprile 2019 - 13:10
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Il tracciato texano di Austin, il Circuit of the Americas (in sigla COTA), non ci ha messo molto a diventare una delle tappe motoristiche più ricche di contenuti per gli americani. Formula 1, MotoGP e Indycar sono solo alcune delle categorie che fanno visita alla tortuosa pista americana per una tappa del calendario. Un circuito che riprende elementi da altre piste, come il primo settore ispirato a Silverstone, e con sezioni diversissime tra loro dove il bilanciamento della moto è fondamentale.

Qui vige la legge di una sola persona in MotoGP, un po’ come nel far west vigeva quella dello sceriffo, e in questo caso lo sceriffo di Austin è Marc Márquez. Sin dal suo debutto nel 2013, la pista texana è stata tra i suoi terreni di caccia preferiti, se non il suo preferito: sei vittorie su sei partecipazioni, e un albo d’oro che alla voce vittorie, per la classe regina, vede solo il suo nome. Molti dei meriti sono assolutamente suoi, ma anche di una Honda che si districa a meraviglia tra i lunghi curvoni e i tornantini lenti del T3. Proprio per questo motivo sono attesi a una rivincita anche Cal Crutchlow e Jorge Lorenzo con le altre due RC213V 2019: il primo è reduce da un errore di pochi millesimi allo start del GP d’Argentina che gli ha negato un possibile podio, il secondo ha avuto degli imprevisti durante la gara a Termas de Rio Hondo (un problema col limitatore alla partenza e la perdita della gomma del manubrio giri dopo) che l’hanno relegato in 11a posizione. Saranno anche da giudicare le condizioni fisiche del maiorchino, dopo le due settimane di pausa.

La Ducati e tutto il team rosso hanno visto il bicchiere mezzo pieno dopo i risultati della tappa argentina: il terzo posto di Andrea Dovizioso, seppur staccatissimo da Márquez, è prezioso considerando la pista mai stata amica, nelle ultime stagioni, delle Desmosedici, e questo risultato è stato arricchito dall’ottimo quarto posto di Miller e dalla sesta posizione di Petrucci, autori di una dura battaglia durata tutta la gara nelle posizioni retrostanti il podio. Dovizioso però, nonostante il buon risultato, si è detto deluso di aver perso il duello finale con Valentino Rossi, perdendo quattro importanti punti nell’economia del mondiale. Austin, e anche Jerez, si prospettano altre gare in difesa per i ducatisti, e l’obiettivo principale sarà quello di ridurre i danni dalla Honda #93.

La situazione in Yamaha dopo due Gran Premi vede nettamente a favore Valentino Rossi sul giovane Maverick Viñales. Lo spagnolo ha dimostrato, in Argentina come in Qatar, di avere il giro secco nel polso, ma di non saperlo poi sfruttare in gara tra partenze mancate, errori e sorpassi non riusciti. Valentino invece, nonostante il deficit di motore che effettivamente la M1 ha, sembra trovarsi molto bene in staccata con questa moto, che gli ha permesso così di ottenere un secondo posto a Termas, stesso risultato ottenuto due anni fa dietro Viñales. Il GP delle Americhe storicamente non è mai stato granché felice per il #46, e potrebbe dare la giusta occasione per il rilancio delle quotazioni di “Top Gun”. C’è da dire che anche la sfortuna si è messa a rendere difficile la domenica in Argentina di Viñales, sotto forma di un Franco Morbidelli molto competitivo ma che, con un grossolano errore, ha distrutto la sua gara e quella dello spagnolo.

Álex Rins, prima del GP d’Argentina, non è stato timido nel fare reclami in pompa magna anche sul titolo mondiale, ma il weekend non è andato come sperato dalla Suzuki dopo delle qualifiche difficilissime. Partito dalla 16a posizione, lo spagnolo ha completato una splendida rimonta fino alle posizioni di testa, ma gli è mancato il guizzo finale nel duello con Jack Miller, accontentandosi così del quinto posto; è andata peggio a Joan Mir, ritirato per guai tecnici. Dodici mesi fa la Suzuki ottenne qui il suo secondo podio stagionale con la firma di Andrea Iannone, ed è lecito aspettarsi che le moto di Hamamatsu possano essere protagoniste in una pista in cui l’agilità della moto conta davvero molto.

Aprilia e KTM continuano la loro rincorsa ai primi, e per il momento è la Casa di Noale a prevalere in questa lotta delle seconde file con gli austriaci. Aleix Espargaró ha ottenuto, per la seconda volta consecutiva, una top ten insperata, davanti proprio a due delle quattro moto di Mattighofen, guidate da suo fratello Pol e da Miguel Oliviera, il migliore dei debuttanti nella scorsa gara. E’ stato molto complicato invece il weekend di Andrea Iannone, ultimo sia nelle qualifiche sia tra gli arrivanti in gara.

Il capitolo Moto2 vede, come negli ultimi due anni, un italiano a fare la parte del leone. Lorenzo Baldassarri ha dato continuità alla sua vittoria in Qatar conquistando il suo quarto successo nella classe di mezzo, approfittando anche di ritiri illustri come quelli di Luthi e Sam Lowes. La gara argentina però ci ha riservato anche qualche sorpresa, come l’esplosione dell’australiano Remy Gardner: il figlio di Wayne Gardner ha dato spettacolo per tutta la gara fra traversi e sorpassi al limite, e potrebbe persino rivelarsi la “carta matta” di questo 2019 dopo i due risultati utili ottenuti; l’uniche variabili per lui sono costituite dall’esperienza e da un team Onexox che, per il momento, non sembra essere sullo stesso piano di quelli favoriti. Il GP negli Stati Uniti potrebbe essere anche la gara del riscatto per Xavi Vierge, beffato dallo spegnimento della moto durante il giro di ricognizione in Argentina dopo l’ottima pole position. Ci sarà anche il ritorno di Mattia Pasini, in quanto sostituto di Augusto Fernández dopo il brutto high-side dell’iberico all’ultima curva di Termas; anche Manzi, alfiere MV Agusta, non potrà correre e sarà sostituito dal diciottenne Gabriele Ruiu.

Nella Moto3 Jaume Masia si è confermato tra i papabili alla conquista del titolo mondiale, ottenendo il suo primo successo in carriera dopo un weekend argentino da rollercoaster, con la pole di sabato e un incidente la domenica mattina durante il warm-up che ha persino rischiato di estrometterlo dalla contesa. La testa della classifica l’ha però conservata il giapponese Toba nonostante una gara con qualche imprevisto conclusa in decima piazza, con solo due punti di margine su Lorenzo Dalla Porta che ha terminato invece settimo in Sud America. Austin si prospetta invece una pista dove potremmo avere il terzo vincitore diverso in tre gare, e tra i favoriti abbiamo Aron Canet e Romano Fenati, dimostratisi molto veloci negli anni passati; i due sono anche vogliosi di riscatto dopo un’Argentina avara di soddisfazioni per loro.

Potrebbe persino esserci, contro ogni pronostico, la variabile del meteo in Texas: si prevedono giornate di sole cocente per venerdì e domenica, ma l’acqua potrebbe scombinare i piani durante il sabato mattina. Sul piano televisivo, sarà ancora solo Sky a beneficiare della diretta in esclusiva, con gli utenti di TV8 che dovranno accontentarsi della differita. Da questo weekend la Moto2, nei turni di venerdì e sabato, tornerà in pista dopo la MotoGP, al contrario di quanto successo nelle ultime due gare. Infine, durante la giornata di venerdì si terrà una cerimonia in omaggio a Nicky Hayden, nella quale verrà ritirato dalle competizioni di Motomondiale e Superbike il suo #69.

INFO TRACCIATO

Lunghezza tracciato: 5.513 m
Rettilineo principale: 1.200 m
Curve: 20 (11 a sinistra, 9 a destra)
Senso: antiorario
Record della pista: 2:02.135 (Marc Márquez, Honda, 2015)

ALBO D’ORO

ORARI TELEVISIVI

Venerdì 12 aprile 2019

16:00 – FP1 Moto3 (Sky Sport)
16:55 – FP1 MotoGP (Sky Sport)
17:55 – FP1 Moto2 (Sky Sport)
20:15 – FP2 Moto3 (Sky Sport)
21:10 – FP2 MotoGP (Sky Sport)
22:10 – FP2 Moto2 (Sky Sport)

Sabato 13 aprile 2019

16:00 – FP3 Moto3 (Sky Sport)
16:55 – FP3 MotoGP (Sky Sport)
17:55 – FP3 Moto2 (Sky Sport)
19:35 – Q1 Moto3 (Sky Sport)
20:00 – Q2 Moto3 (Sky Sport)
20:30 – FP4 MotoGP (Sky Sport)
21:10 – Q1 MotoGP (Sky Sport)
21:35 – Q2 MotoGP (Sky Sport)
22:05 – Q1 Moto2 (Sky Sport)
22:30 – Q2 Moto2 (Sky Sport)
23:15 – Replica Qualifiche (TV8)

Domenica 14 aprile 2019

15:40 – WUP Moto3 (Sky Sport)
16:10 – WUP Moto2 (Sky Sport)
16:40 – WUP MotoGP (Sky Sport)
18:00 – Gara Moto3 (Sky Sport)
19:20 – Gara Moto2 (Sky Sport)
20:00 – Replica Gara Moto3 (TV8)
21:00 – Gara MotoGP (Sky Sport)
21:20 – Replica Gara Moto2 (TV8)
22:30 – Replica Gara MotoGP (TV8)

Fonte immagine: motogp.com

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