MotoGP | Test Sepang 2019, resoconto prima giornata

MotoGP
Tempo di lettura: 5 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
6 Febbraio 2019 - 20:47
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Nella mattinata italiana si è svolta la prima giornata di test sulla pista di Sepang a Kuala Lumpur, dedicata ai protagonisti della MotoGP pronti a togliersi la ruggine della pausa invernale di dosso. Alcuni team erano già presenti sulla pista malese da settimana scorsa ma si è trattato più di un “riscaldamento”. La vera azione per queste prove collettive è partita oggi e il primo a mettersi in cima alla classifica dei tempi è stato il campione del mondo in carica Marc Márquez.

Reduce dall’operazione poche settimane dopo il GP di Valencia (dove, tra libere e gara, la spalla sinistra gli era uscita ben due volte), Marc ha ammesso di percepire ancora delle difficoltà nel guidare la sua RC213V, ma questo non l’ha fermato dal conquistare la prima posizione già al mattino per poi mantenerla anche nel pomeriggio. Il suo tempo migliore, 1:59.621, se paragonato col miglior giro fatto nella gara in Malesia lo scorso anno (Álex Rins, 2:00.762) vede una differenza di un secondo e uno a favore del tempo segnato oggi dal #93, sintomo di come questa Honda, già decantata da Márquez, sia nata molto bene (nonostante la differenza di condizioni). Non abbiamo avuto il riferimento di Lorenzo che, come risaputo, è fermo per l’infortunio procuratosi a Verona. Tornando al “Cabroncito”, sono solo 29 i giri fatti questo mercoledì.

C’è da dire che le altre Honda non sono lontanissime: la seconda delle moto della Casa di Tokyo è settima con Takaaki Nakagami, ma a solo mezzo secondo di distacco. Sorprende ancora di più il test rider Stefan Bradl, già presente a Jerez in compagnia delle SBK per fare qualche giro con la sua MotoGP e autore oggi del nono tempo, a un decimo dal giapponese di LCR; rispettivamente 55 e 61 giri per il nipponico e il tedesco. Nei primi quindici il rientrante Cal Crutchlow, che ha deciso di partecipare a questi test nonostante le condizioni della sua caviglia destra e ha chiuso a solo un secondo dal leader della classifica. Il forte caldo e il sole non hanno dato una mano all’inglese.

In seconda posizione non c’è né una Yamaha né una Ducati, bensì la Suzuki Ecstar di Álex Rins. Il finale in crescendo del 2018 e l’inverno hanno preparato il #42 al meglio e i primi frutti si sono visti oggi con questo risultato. Qualche lavoro sulle piccole evoluzioni della nuova GSX-RR e ben 61 passaggi accumulati. Il suo compagno, Joan Mir, dopo aver stupefatto nei test di Valencia, è tornato su valori più “consoni” con un 23° tempo; anche per l’ex-campione Moto3 tanti giri, ben 55.

In Yamaha, Valentino Rossi e Maverick Viñales si sono più volte alternati in terza posizione alle spalle dei due spagnoli e alla fine è stato “Top Gun” a completare il filotto ispanico. Sotto gli occhi di Lin Jarvis, Viñales si è classificato terzo con la moto presentata questo lunedì mentre Valentino è sesto, ma soprattutto positivo sul lavoro fatto come dichiarato ai microfoni di Sky; il pesarese ha lavorato sia su gomme Michelin usate che nuove.

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I loro nuovi compagni di moto, Franco Morbidelli e Fabio Quartararo, comunque non si sono risparmiati. “Franky” è stato tra i primissimi a entrare in pista, collezionando un dodicesimo tempo finale e tanti run, seppur di durate non mostruose, con un ritmo intorno al 2:01 basso. Il debuttante francese invece si è aggiudicato il primato di pilota con più giri, ovvero 65.

Ducati è riuscita a piazzare due moto nei primi cinque, una delle quali è la privatissima GP18 di Tito Rabat e del team Reale Avintia. Il #53, reduce come Crutchlow da un brutto infortunio risalente addirittura a Silverstone, sta riprendendo confidenza con le MotoGP e il suo quarto tempo ne è una prova; è stato l’ultimo dei quattro piloti capaci a scendere sotto il muro dei due minuti. Di poco sopra invece la moto ufficiale di Danilo Petrucci, di soli tre millesimi più veloce di Valentino Rossi e con 54 giri effettuati. Andrea Dovizioso, concentrato su dei confronti tra telaio vecchio e nuovo e sul test di alcuni deflettori per evitare il surriscaldamento del motore, ha concluso ottavo con un 2:00.197.

A concludere la top ten ci ha pensato Pol Espargaró. Se Johann Zarco sta ancora faticando ad adattarsi alla RC16, cercando anche nuove posizioni di guida e selle per domarla, “Polyccio” sorprende riducendo il suo distacco dalla Honda al comando sotto il secondo. Sono pur sempre test ma i progressi, soprattutto sul piano del giro secco, si fanno vedere. Anche le KTM di Tech3 cominciano a vedere una luce in fondo al tunnel, con Miguel Oliveira sedicesimo dietro al suo rivale in Moto2 Francesco Bagnaia, reduce da guai tecnici già durante la prima metà del mattino.

Aprilia piazza la sua miglior moto in tredicesima posizione, per merito di Áleix Espargaró. Sia lo spagnolo che Andrea Iannone (21° e autore della prima caduta del giorno) sono molto positivi e ammettono come la moto stia facendo effettivi passi avanti, anche se ci sarà da migliorare su alcuni punti per permetterle di avvicinarsi alle rivali. “The Maniac”, nonostante l’incidente che ha disintegrato la moto in curva 14, non si è fermato e ha lavorato anche su geometrie e regolazioni del serbatoio, mettendo a segno 36 giri alla fine della giornata, 19 in meno rispetto ad Áleix. Prove sulla RS-GP anche per Bradley Smith.

I test proseguiranno domani dalle 3:00 del mattino italiane fino alle 10:00. Qui i risultati della prima giornata.

Fonte immagine: motogp.com

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