MotoGP | Test Qatar 2019, il resoconto della terza giornata

MotoGP
Tempo di lettura: 5 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
26 Febbraio 2019 - 09:00
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Se si cercavano segnali positivi e forti da parte della Yamaha per un buon avvio di stagione, questi sono sicuramente arrivati nei tre giorni di test a Losail, pur tenendo sempre in considerazione che si tratta di semplici prove collettive. Nelle prime sei posizioni troviamo tutt’e quattro le Yamaha, comandate nuovamente da Maverick Viñales sulla M1 ufficiale Monster Energy. “Top Gun”, già primo in classifica sabato, ha messo a segno un 1:54.208 distanziando di due decimi il secondo classificato. Nonostante il bilancio positivo dei test, Maverick non è sembrato del tutto soddisfatto, specie riguardo l’accelerazione della sua Yamaha. Valentino Rossi è quarto a quattro decimi dal compagno di box e con un numero di giri inferiore allo spagnolo (50 contro 38), nonostante abbia provato anche a puntare sul giro secco nell’ultimo quarto del turno.

https://twitter.com/MotoGP/status/1100130558288560128

Si sorride a Iwata, osservando anche gli sforzi di Fabio Quartararo e Franco Morbidelli. Il francese è stata la vera sorpresa dei test qatariani sia sul giro secco, grazie a un 1:54.441, che sul ritmo gara con un run di quattordici giri in sequenza e una decina di questi sull’1:55 e mezzo; Franky invece si è risollevato nella classifica dopo esser rimasto a metà per tutto il weekend, piazzandosi sesto a meno di mezzo secondo dal riferimento di Viñales. Nella classifica dei giri compiuti il “Morbido” surclassa il francese con 61 passaggi contro 48.

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La classifica, fino al 13° posto occupato da Pecco Bagnaia, è cortissima e ristretta tutta in un secondo. A riempire gli ultimi due posti rimanenti nella top six sono le Honda HRC di Marc Márquez e Jorge Lorenzo, protagoniste (specie col campione del mondo) di una tre giorni in crescendo. Entrambi gli spagnoli sono stati vittime di scivolate innocue (Márquez in curva 6, Lorenzo sulle buche della curva 2), ma hanno ribadito come le posizioni occupate durante i test possano essere ben poco indicative. A causa della scivolata di cui è stato protagonista, Lorenzo ha compiuto solo 33 giri, 20 in meno rispetto al #93.

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Per una Honda che sale, c’è più di una Ducati che scende. Andrea Dovizioso, salito anche al primo posto in una fase del turno, è fuori dai primi tredici (15°), paga un distacco superiore al secondo e come Quartararo ha messo in piedi diversi run di pochissimi giri e poi un’uscita molto più lunga e proficua sul piano del ritmo. La prima Ducati nella classifica combinata è quella di Danilo Petrucci, 10° e più costante come primo ducatista in classifica. Lo segue Jack Miller sulla GP19 del team Pramac, mentre Pecco Bagnaia ha terminato questi test in 13a piazza, come detto; il torinese è anche il primo pilota in classifica a non girare sotto il muro dell’1:55. La Ducati privata di Rabat è 14a tra i due italiani.

La coppia Suzuki vede i due alfieri di Hamamatsu uno nella scia dell’altro in classifica, con appena un decimo a staccare Mir da Rins. Il debuttante proveniente dalla Moto2 ha lasciato di stucco tantissimi per metà turno, piazzandosi al comando ed ereditando proprio la posizione occupata ieri dal compagno di box. C’è chi già ipotizza di una moto, la GSX-RR, capace di lottare per il titolo, ma solo il tempo ce lo dirà. Anche una caduta per Rins, nello stesso punto della scivolata di Lorenzo.

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Chi ha ancora un bel po’ di strada da fare, pur procedendo bene, è la KTM che con Pol Espargaró si piazza di nuovo in top ten, stavolta in settima posizione e scendendo anche sotto il muro dell’1:55. Lo spagnolo ha messo a referto “solo” 37 giri, giacché la conclusione del lavoro dell’ex-campione della Moto2 è arrivata ben prima dello scadere del tempo. Johann Zarco continua il suo lento approccio alla moto austriaca, concludendo questo lunedì 22° con 42 giri della pista di Losail.

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Continua a essere un po’ il fanalino di coda l’Aprilia e per la prima volta da parecchio tempo la prima moto di Noale che troviamo è quella di Andrea Iannone. “The Maniac” è 16°, subito dietro all’ex-compagno Andrea Dovizioso, dopo avere cominciato a testare anche in funzione della gara nel team Gresini; poco più di un secondo il suo distacco dalla Yamaha M1 davanti. Aleix Espargaró e Bradley Smith sono a stretto contatto in classifica, con il #41 in 19a proprio davanti all’inglese.

Cala così il sipario sull’ultimo atto pre-stagionale di questo 2019, prima che si scaldino i motori a Losail per la prima gara della MotoGP, oltre che per quelle dedicate a Moto2 e Moto3. L’attesa cresce e la mole di lavoro dei team anche, per prepararsi al meglio al primo round e iniziare col piede giusto. Appuntamento quindi per il weekend dall’8 al 10 marzo.

Qui i risultati, l’analisi dei run di tutti i piloti e la combinata delle tre sessioni.

Fonte immagine: motogp.com

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