MotoGP | Test Qatar 2019, il resoconto della seconda giornata

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Tempo di lettura: 4 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
24 Febbraio 2019 - 22:45
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Come prevedibile, nella seconda giornata di test a Losail in Qatar si è scesi sotto il muro dell’1:55, ma rimane sorprendente vedere che al comando di questa classifica ci sia una Suzuki, specie in un tracciato di motore come quello qatariano. A comandare la classifica del secondo giorno e la combinata è Álex Rins, già in piazza d’onore ieri, e questo risultato ribadisce come le chance dello spagnolo di diventare un vero outsider anche nella lotta iridata ci siano tutte. Il suo tempo migliore è di 1:54.593, sei decimi sotto il giro fatto ieri; sulla sua moto si continua a usare il nuovo tubo di scappamento raddoppiato e lo stesso vale per Joan Mir. Il debuttante ha confermato il suo 11° posto terminando 48 giri, ma nella sua guida è sembrato più al limite rispetto al connazionale più esperto.

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Insieme a Rins, la seconda conferma di giornata è Maverick Viñales, staccato dal #42 di meno di un decimo. In preparazione alla corsa che si disputerà tra due settimane Viñales può essere annoverato fra i favoriti, autore di ben tre stint sul ritmo dell’1:55 e mezzo e uno anche sull’1:54.6; il totale di giri compiuti da “Top Gun” è 52, uno solo in più rispetto al compagno Valentino Rossi che è sceso addirittura in 19a posizione. Come ieri, Vale pare non abbia provato il giro secco al massimo.

Le Ducati Mission Winnow sono state protagoniste fino a metà del turno quando hanno occupato le prime due posizioni, per poi scivolare indietro. Petrucci, quarto, è comunque riuscito a rimanere in top five con un distacco più contenuto rispetto a ieri, pari a tre decimi; inoltre, conta un numero di giri ben superiore rispetto a ieri, con 48 passaggi totali. Dovizioso invece è ottavo, ma c’è da segnalare sia il grande numero di giri effettuati (53) che i lunghi run fatti, volti a simulare un’eventuale gara, magari d’attesa come quella 2018 in cui ha trionfato. Provato anche uno spoiler sul forcellone sulla moto di “Petrux”.

In terza posizione troviamo, a sorpresa, Fabio Quartararo con la M1 2018 del team Petronas. Oltre a esser stato uno dei quattro piloti capaci di scendere sotto il muro dell’1:55, ha fatto decisi passi avanti specie rispetto al suo primo approccio alla MotoGP a Valencia, da cui sembra passata un’eternità andando a vedere i tempi sul giro. La seconda Yamaha Petronas dell’italo-brasiliano Morbidelli è 13a, ma è riuscita a contenere sul secondo di distacco il proprio svantaggio dalla testa.

Riappare la Honda nelle prime cinque posizioni grazie a Marc Márquez. Il campione del mondo ha testato piccoli ma importanti dettagli sulla sua moto e si è tolto lo sfizio di staccare anche il quinto tempo, oltre che essere il primo delle Honda nella tabella dei tempi. Discorso diverso per Jorge Lorenzo, che sta sacrificando la prestazione per cercare di recuperare il tempo perso dall’assenza in Malesia: è 18° nella combinata, con 44 giri e tanto lavoro sulla posizione di guida e sulla scelta del manubrio da usare. Non male anche Crutchlow e Nakagami, rispettivamente nono e settimo.

A completare la top ten sono i fratelli Espargaró, con Aleix sesto e Pol 10°. Il più anziano dei due ha dato il primo acuto all’Aprilia nei test pre-2019 e ha stampato un 1:55.173 (molto vicino al miglior tempo fatto nel primo giorno da Viñales). La carenatura stretta e squadrata è stata nuovamente portata in pista e, come accaduto in Suzuki, sono stati testati nuovi scarichi. Iannone, sulla seconda RS-GP, è 16° ma ha messo in cascina qualche giro in più rispetto a ieri (38 contro i 30 di sabato).

Pol Espargaró è tornato a essere costantemente l’uomo KTM coi crono migliori nelle classifiche dei test collettivi, dopo la sorpresa Zarco in Malesia. Lo spagnolo chiude la top ten come detto, con un 1:55.2 come tempo migliore, mentre Johann Zarco chiude a mezzo secondo dal nuovo compagno di squadra, ma con ben 60 giri conclusi (secondo solo a Smith, a 63).

Pecco Bagnaia ha passato più in sordina questi due giorni di test rispetto alla Malesia, concentrandosi più sul lavoro in previsione di domenica che sulla prestazione pura. Ha cercato di approcciarsi anche ad alcune componenti usate sulla GP18 lo scorso anno, come il serbatoio e la sella usati da Lorenzo nel corso della stagione, chiudendo 15° oggi. Il suo compagno di squadra Jack Miller è 12° e ha contenuto il suo distacco sotto il secondo.

Qui i risultati e l’analisi dei run disputati.

Fonte immagine: motogp.com

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