MotoGP | Test Qatar 2019, il resoconto della prima giornata

MotoGP
Tempo di lettura: 5 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
24 Febbraio 2019 - 15:57
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A meno di due settimane dall’avvio del mondiale, i team protagonisti della MotoGP si sono recati a Losail per l’ultima due giorni di test collettivi prima dell’avvio, sempre previsto sulla pista in mezzo al deserto. Come in Malesia, la moto che rimane più costantemente nelle prime posizioni è la Yamaha M1 #12, guidata da Maverick Viñales che si è messo al comando del primo giorno con un tempo di 1:55.051. Cinquanta i giri di “Top Gun”, con un ultimo stint di tre passaggi tutti sull’1:55 basso, mentre nel tardo pomeriggio Viñales ha girato sul ritmo dell’1:56 e mezzo.

https://twitter.com/mvkoficial12/status/1099412794376683521

Continua a stupire Álex Rins sulla sua Suzuki GSX-RR, ancora una volta in top five dopo le già ottime prestazioni a Valencia, Jerez e Malesia. Il suo distacco dalla Yamaha al comando è di solo un decimo, ma andando a osservare i suoi stint essi sono anche più convincenti rispetto a quelli di Viñales con un ritmo, a metà turno, tra l’1:56 molto basso e l’1:55 e mezzo; sono 48 i giri fatti segnare dalla prima guida Suzuki. La seconda guida di Hamamatsu, Joan Mir, ha fatto comunque un ottimo lavoro classificandosi 11a a 1.2 secondi di ritardo dalla vetta e con qualche giro in più rispetto a Rins. Provato anche un nuovo doppio tubo di scappamento finale in casa Suzuki.

https://twitter.com/suzukimotogp/status/1099335988860674049

Dopo il #42 troviamo un trio d’italiani, che parte con il duo Ducati ufficiale comandato da Andrea Dovizioso. Il forlivese, vincitore qui l’anno scorso, ha effettuato pochi giri a conti fatti (solo 29), rimanendo fermo ai box per larghi tratti e non impressionando sul piano del ritmo, ma si è detto soddisfatto di quanto ottenuto nella giornata di ieri, nonostante lo scarso grip che il circuito del Qatar fornisce. Più convincente Danilo Petrucci in quarta posizione, con 37 giri compiuti.

Completa il filotto tricolore Valentino Rossi, quarantenne da una settimana ma non di certo in pausa per questo. Il suo distacco da Viñales è di poco sopra il mezzo secondo (per Valentino tempo migliore di 1:55.604), anche se l’italiano non ha provato nelle ore più tarde il tempo sul giro. Le altre Yamaha M1, quelle del team Petronas SRT, hanno uno visto stravolgimento rispetto ai valori dimostrati durante le prove collettive dei mesi scorsi, con Fabio Quartararo ottimo settimo e Franco Morbidelli 14°.

La prima moto non ufficiale in classifica è la Ducati GP18 Avintia di Tito Rabat. Il recupero dal brutto infortunio di Silverstone di Esteve sta avendo risvolti incredibili e lo testimonia anche la “presenza” in pista, con 44 giri conclusi. I suoi run sono stati tutti lunghi cinque o sei giri e con un ritmo non ben definito tra l’1:56 e l’1:57, ma bisognerà anche verificare quali carichi di benzina Rabat ha usato e quali parti il team stava testando. Nella classifica del maggior numero di giri c’è in testa Johann Zarco sulla KTM, con 53.

Avendola nominata, la RC16 del marchio austriaco si è piazzata nona con Pol Espargaró e 16a con il bicampione del mondo della Moto2. Buona prova dello spagnolo che per metà della giornata è nelle prime cinque posizioni, prima di scendere indietro di alcune piazze per i time attack degli altri piloti. Miguel Oliveira è 17° subito dietro a Zarco con la moto blu del team Tech3, mentre Hafizh Syahrin è in ultima posizione a 2.4 secondi dalla leadership.

Chi ha avuto una giornata stranamente in sordina è Honda. Le attese erano alte per il ritorno in sella di Jorge Lorenzo dopo l’operazione al polso avvenuta a Barcellona, ma il maiorchino ha subito messo le mani avanti dicendo che per tornare al 100% ci vorrà ancora tempo. Il lavoro del “Por Fuera”, 21° nella tabella dei tempi, è stato principalmente sui set-up utilizzabili per il Gran Premio e sul girare il più possibile con la RC213V; Lorenzo ha potuto testare per la prima volta anche il motore selezionato in Malesia con Bradl, approvandolo.

Il suo compagno Marc Márquez è in top ten per appena un decimo su Joan Mir, e si è concentrato sul testare due moto diverse. E’ stato anche in parte costretto a questo, a seguito di una caduta senza conseguenze ma che ha rovinato in parte la carenatura di una delle due Honda. Anche il recupero alla spalla procede bene, ma il rischio di HRC è iniziare una stagione in cui si prevedeva un dominio dal primo round con due piloti non al massimo delle loro possibilità.

Aprilia si è svelata proprio a Losail poche ora prima dei test ma anche qui non è stata una sessione priva d’intoppi, con una caduta a testa per Iannone e l’Espargaró più anziano. I due, insieme a Bradley Smith, hanno testato una nuova carenatura e hanno terminato con un totale complessivo di 112 giri (34 Espargaró, 30 Iannone e 48 Smith).

E’ già in corso la seconda giornata di test di Losail, l’ultima prima dell’avvio nella notte qatariana previsto per il 10 marzo. Qui i risultati della sessione 1 e l’analisi dei run di tutti i piloti.

Fonte immagine: motogp.com

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