MotoGP | Rossi durissimo su Marquez: “Ho paura, non mi deve più guardare in faccia”

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Tempo di lettura: 5 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
9 Aprile 2018 - 01:05
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Durissima intervista di Valentino Rossi rilasciata a Sky nel dopo gara dell’Argentina, condizionata da numerose polemiche riguardo le fasi di partenza e la condotta di gara di Marc Marquez. Rossi si scaglia senza troppi giri di parole contro il campione in carica accusandolo di essere un pericolo per tutto lo Sport. 

“È una situazione molto pericolosa. La Race Direction deve fare qualcosa perché se no c’è da farsi male. Marquez non ha mai nessun tipo di rispetto per i suoi avversari. Se guardiamo solo la gara di oggi è andato contro a quattro o cinque piloti diversi. Ormai lui ti punta la gamba pieno e sa che se ti prende tra la gamba e la moto lui non cade e spera che cadi te, e quindi lui corre così, ecco.”

Successivamente, Rossi punta il dito sui primi due weekend 2018:

“Se tu prendi tutto quello che è successo uno per uno, sono cose che possono succede durante una gara: il problema è che Marquez è recidivo, corre così con tutti. Se guardiamo solo le prime due gare di quest’anno, alla prima curva in Qatar ha preso la gamba di Zarco e quasi va contro Dovizioso. Se guardiamo questo weekend, già da venerdì nelle prove ha cominciato a fare il matto, ha tagliato la strada da matto a Vinales che se non si rialza cade, poi lo ha fatto anche con me sabato durante le prove, e poi lo ha fatto anche con Dovizioso. Oggi in gara poi… intanto per prima cosa le regole parlano chiaro: se ti si spegne la moto prima della partenza, devi andare fuori dalla griglia. Ed è così per tutti. Lui non ha cagato nessuno, ha riacceso la moto, è venuto contromano mentre noi tutti aspettavamo. Quindi già lui doveva essere fuori dalla gara, perché le regole dicono che non puoi partire. Se le regole sono uguali per tutti, perché non lo devono essere per lui? Secondo me questo è il problema. Dopo il ride through è venuto su come un matto, è andato a sbattere su Aleix Espargarò, è andato a sbattere su Tito Rabat, ha sbattuto su di me buttandomi per terra e poi penso che abbia fatto più o meno la stessa cosa anche con Vinales.”

Il pesarese poi affronta la questione in linea generale e accusa lo spagnolo di non avere riguardo soprattutto nei suoi confronti.

“Secondo me il problema è che è pericoloso. Io ho paura di stare in pista con Marquez. Oggi quando ho letto nella tabella che si avvicinava… ecco io ho paura, non mi sento tutelato dalla Race Direction perché lui fa quello che gli pare con tutti. Lo fa apposta, ti viene addosso apposta, con me è entrato nella curva almeno 20 km più forte, mi ha preso tra la moto e la gamba come al solito, come ha fatto con Espargaro a più di 200 all’ora. Il problema è che non ha rispetto per i suoi avversari. Alza il livello della competizione ad uno punto pericoloso per tutti. Io ho paura, quando sono in pista con lui ho paura perché so che mi viene addosso. Con me poi… non mi tratta come gli altri, ancora peggio. Come è successo anche nel 2015, che mi ha fatto perdere il mondiale apposta. Gliel’abbiamo detto, ridetto… Non può succedere che lui vada a sbattere su sei piloti in un weekend perché una volta può capitare, è capitato a tutti, è capitato anche a me in passato, però così lo fai apposta. Quindi io mi aspetto che gli facciano qualcosa, quello che io ho detto a Mike Webb (Race Direction, ndr) è che loro hanno una grande responsabilità e non devono più farlo comportare così. Se lui continua a comportarsi così allora anche gli altri alzano il livello di aggressività e siccome è uno sport pericoloso va a finire male, che dopo cinque gare c’è solo metà della griglia perché cominciano a buttarsi fuori uno con l’altro. Quindi non so, vediamo.”

Si passa poi alle scuse non accettate al termine della gara.

“E lui cosa fa… ti viene a chiedere scusa con Alzamora e Puig davanti alle telecamere ma non è mica sincero. Non è sincero perché la volta dopo si comporta uguale. Se capita una volta e mi vieni a chidere scusa ci sta. Però se capita una volta e mi vieni a chiedere scusa, la volta dopo ricapita uguale, ricapita uguale, ricapita uguale io le scuse non le accetto. Io spero che lui stia lontano da me e non mi guardi più in faccia, glielo dirò anche a lui. Perché almeno un pizzico di rispetto… la presa per il culo che viene a chiedere scusa mi fa ridere.”

Infine un appello alla Race Direction.

“Io non sono la Race Direction, io quello che ho detto è che loro hanno una responsabilità. Loro devono fare in modo che lui non vada a sbattere contro gli altri piloti sempre, tutte le volte. Già quest’anno è successo dieci volte in due gare. Se no diventa pericoloso ed io ho paura. Io in pista ho paura quando c’è lui e non mi sento protetto, perché lui fa quello che gli pare.”

Si attende ora la risposta di Marquez. Il weekend argentino non è ancora finito, poco ma sicuro.

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