MotoGP | Presentata la nuova Honda RC213V del team Repsol HRC

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Tempo di lettura: 5 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
23 Gennaio 2019 - 14:19
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Questa mattina, dopo Ducati, è stato il colosso Honda a mostrare le proprie carte al grande pubblico, decidendo di farlo in grande stile. Nella capitale spagnola Madrid, luogo di nascita dello storico marchio Repsol che da venticinque stagioni colora le Honda HRC con il proprio logo, sono stati finalmente tolti i veli al nuovo bolide V4, al Campus della compagnia spagnola. A guidarlo saranno Marc Márquez e Jorge Lorenzo, due fenomeni spagnoli che insieme compongono l’invidiabile record di dodici titoli iridati tra 125cc, 250cc, Moto2 e MotoGP; nella categoria maggiore i due hanno rispettivamente ottenuto cinque e tre titoli iridati e si classificano come i favoriti per il campionato 2019.

Gli spettatori presenti e collegati però hanno ricevuto anche un’altra bella sorpresa: la presenza di due volti a dir poco storici sul palco alla presentazione della nuova moto, ovvero Mick Doohan e Àlex Crivillé, i due volti principali con cui Honda, nella seconda metà degli anni novanta, ha messo in ginocchio tutti i propri avversari. Così, sul palco, abbiamo assistito alla presenza di diciannove iridi. Quasi ironico come, a mo’ di paragone con la nuova coppia ispanica che correrà nel 2019, sia stata scelta la coppia Doohan-Crivillé, conosciuta sì per i suoi successi ma anche (e soprattutto) per la loro forte rivalità, diventata molto aspra nel 1996.

E’ stato il capo del marchio Repsol ad aprire le danze, Antonio Brufau: “E’ un onore festeggiare i venticinque di questa collaborazione. Con Honda stiamo dimostrando di poter fare sempre di più ogni anno, ogni giorno cerchiamo di migliorarci. Abbiamo collezionato molti successi fino ad ora, speriamo di continuare su questa strada. Speriamo, con questo nuovo dream team Márquez-Lorenzo di riuscire a mantenerci in vetta, di festeggiare ancora nel 2019 con i due piloti in testa e la moto leader del Campionato costruttori”.

L’ha seguito a ruota il team principal HRC Tetsuhiro Kuwata: “Abbiamo confermato in questi anni una forte determinazione, cercando di migliorarci sempre. Oggi siamo contenti di annunciare il nuovo team con due piloti dagli standard altissimi, rappresentano il meglio che il mercato piloti avesse a disposizione. Vogliamo fornirgli il meglio, e siamo sicuri di poterlo fare”.

Il primo a parlare dei quattro fenomeni è stato il campione del 1999, a fianco della Honda due tempi con cui conquistò il suo iride in classe regina: “Sono orgoglioso di essere qui. In passato la sfida con Doohan è stata davvero spettacolare. Entrare in questo team mi ha dato grande tranquillità, è stato un sogno che sono riuscito passo dopo passo a realizzare. Repsol è sempre riuscita a concentrare gli sforzi per costruire la miglior squadra del mondo”.

E’ stato poi il turno del pentairidato australiano, a fianco della sua NSR 500: “Ho tanti ricordi bellissimi con Repsol Honda. Vincere il primo Mondiale è stato grandioso, riuscirci per quattro volte è stato pazzesco. Il primo con questo team nel 1995 è stato il più memorabile per me”.

Anche a una semplice presentazione come questa, Marc Márquez ci ha rivelato anche verità importanti sul suo approdo in MotoGP: “E’ un privilegio far parte di questa famiglia, dove correvano i miei idoli. Nel 2012 rifiutai una proposta per correre in MotoGP con un altro team, ma volevo restare in Honda per vincere il titolo in Moto2. Il rapporto che c’è con Honda Repsol mi fa sentire molto integrato con la squadra, è il team dei miei sogni, non ho mai pensato di cambiare scuderia. E’ stato uno degli inverni più noiosi, abbiamo dovuto sacrificarci per recuperare al meglio dopo l’operazione alla spalla. Stiamo lavorando, non sono ancora al 100%, ma cercherò di arrivare più vicino possibile al top alla prima gara in Qatar. Qualche settimana fa il dolore era molto forte, per cui ho preferito restare qualche giorno in più in ospedale, ma ora sono quasi pronto”. Marc ha parlato anche del potenziale di questo “assetto” del team: “Essere in questa squadra significa lottare in ogni gara almeno per il podio, altrimenti è un fallimento. Se saremo un dream team lo diremo a fine anno… Come augurio, innanzi tutto che non ci siano altri infortuni, poi naturalmente che arrivino le vittorie”.

Ultimo ma non ultimo, il neo-arrivato Lorenzo: “E’ un grande onore per me, sono felice di far parte di questo team. E’ una storia spettacolare quella di Repsol Honda. E’ di un altro livello rispetto alle altre squadre, l’ho capito subito, già nei box a Valencia. E’ il sogno di qualsiasi pilota fare parte di un team così. La fiducia che Honda ha messo su di me è una pressione, è vero, ma ho già l’esperienza giusta per affrontarla, cercherò di ripagare al meglio il team. Non mi aspettavo di farmi male ora, partiamo un po’ indietro, ma cerchiamo di affrontare nel modo più positivo questa situazione. Siamo nel 2019, le tecnologie a livello medico aiutano molto nel recupero. E’ stata un’operazione complicata, poteva richiedere anche 6-7 mesi di recupero. L’obiettivo è arrivare in Qatar al meglio”.

Fonte immagine: Internet (per segnalare il copyright info@passionea300allora.com)

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