MotoGP | GP Valencia: Dovizioso chiude la sua stagione vincendo una gara pazza

MotoGP
Tempo di lettura: 6 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
18 Novembre 2018 - 16:39
Home  »  MotoGP

La stagione 2018 si era aperta sotto il segno di Dovizioso, e si è chiusa sempre con un suo successo in una gara piena di colpi di scena e momenti thrilling come quella di Valencia. La pesante pioggia, largamente preannunciata questa mattina, ha fatto capolino costringendo la direzione gara a interrompere il Gran Premio, che fortunatamente è poi ripartito per i quattordici giri rimanenti. Dovizioso ha fatto la differenza sull’asfalto bagnato alla ripartenza, distanziando uno straordinario Álex Rins e un Valentino Rossi che, come a Sepang, è incappato in un altro errore a poche tornate dalla fine. A ereditare l’ultimo piazzamento sul podio è stata così la KTM di Pol Espargaró (pure caduto prima della bandiera rossa), per una giornata da incorniciare per il team KTM, dopo i successi di Oncu e Oliveira.

Un Gran Premio, come detto, funestato dalla pioggia e che ha visto il ritiro di tanti protagonisti: Miller, Petrucci, Iannone, ma su tutti Marc Márquez e Maverick Viñales, mentre erano in gioco per il successo.
Innumerevoli le scivolate, sia nella prima parte che nella seconda.

LA CRONACA

La pioggia comincia a cadere insistentemente sopra la pista di Ricardo Tormo, creando una situazione ben diversa dalle gare di Moto3 e Moto2 con un tracciato molto più bagnato. Tra i protagonisti, scelta azzardata di Marquez che sceglie una gomma Rain Medium al posteriore, al contrario di tutti gli altri sulla Soft.

Alla partenza subito un rischio colossale per il campione del mondo che entra in contatto (un’altra volta) con Petrucci spalla contro spalla. Davanti non è buono lo scatto di Viñales dalla pole position che spiana la strada ad Álex Rins sulla Suzuki, ma il #25 riesce a conservare la seconda posizione sulla Ducati di Dovizioso. Sin dalle prime battute stupisce Pol Espargaró in lotta per il quarto posto con Márquez, mentre il primo giro è molto difficile per la seconda Suzuki guidata da Andrea Iannone. Recupero di ben sei posizioni per Rossi alla fine del primo passaggio, dopo aver superato Miller e Zarco.

In questa fase i più spettacolari sono gli ex-rivali della Moto2 Márquez ed Espargaró, che per ben due volte si scambiano la posizione, e la meglio ce l’ha momentaneamente la KTM. Sul dritto la moto austriaca svernicia anche la Yamaha del poleman Viñales, che fa visibilmente fatica a tenere il passo, tanto da scendere in un attimo in quinta posizione. Inizia la sequela di cadute con Aleix Espargaró sulla sua Aprilia rossa.

Rins vola sul bagnato seminando Dovizioso di tre secondi in pochi giri, mentre Márquez si fa largo con la forza in curva 1 con una grande staccata per superare il connazionale Pol. La difesa di Dovizioso è però più ostica e impedisce a Marc di passarlo, nonostante abbia girato sette decimi più veloce per riprenderlo poco prima. Continua la corsa del gambero di Viñales, superato anche da Miller e Petrucci e sceso in settima posizione; poco dopo ne recupererà una, per la caduta di Miller in curva 3 dove la GP17 finisce in mille pezzi.

L’ecatombe continua e nel giro di due passaggi colpisce altri quattro piloti, di cui due nelle posizioni di testa: oltre a Pirro e Luthi, a volare fuori sono Petrucci ed Espargaró, con quest’ultimo vittima sempre della curva 3. Uno dei momenti clou della corsa è la caduta di Márquez alla esse 9-10, dove perde il posteriore per l’acquaplaning e vola fuori, con la spalla destra che esce nuovamente fuori per lo spagnolo.

Si comincia a sospettare che ci sia troppa acqua in pista, ma per il momento la corsa prosegue normalmente nonostante i tanti ritiri, tra cui anche quello di Iannone in curva 12. Davanti, Dovizioso recupera piano piano su Rins che comincia ad andare di conserva, mentre sorprende Morbidelli al quinto posto davanti alla Honda ufficiale di Pedrosa. Ma sono soprattutto le Yamaha a lasciar basiti: la coppia Rossi-Viñales comincia a girare un secondo più forte dei due piloti davanti, con un gruppo che si sta ricomponendo per la lotta del podio.

Viñales non parteciperà a questa lotta, perché poco dopo è lui, con un brutto highside al curvone 13, a lasciare la corsa demolendo la M1, seguito poco dopo anche da Franco Morbidelli. Nel giro successivo la leadership cambia: Rins finisce largo alla 11 spianando la strada alla coppia italiana Dovizioso-Rossi, e il ducatista completa il tredicesimo giro alzando il braccio indicando la troppa pioggia. Pochi secondi dopo viene esposta la bandiera rossa, e la classifica valida è quella del dodicesimo giro sui ventisette previsti, con la Suzuki #42 ancora al comando.

Non essendo stato completato il terzo quarto di gara, la direzione gara decide di attendere una diminuzione della pioggia per portare a compimento il GP. Così è e la pitlane viene riaperta con la procedura di partenza rapida alle 15:00. La prima fila vede Rins, Dovizioso e Rossi davanti, con distacchi annullati.
Scelta cruciale quella di Dovizioso, che cambia le gomme Rain montandone due nuove Soft.

Al secondo start è di nuovo Rins a prendere l’iniziativa andando al comando mentre Rossi è leggermente distanziato dal duo davanti, mantenendo la terza posizione su Pedrosa e la KTM di Pol Espargaró, tornato vicino dopo l’annullamento dei tempi. Lorenzo patisce tanto l’acqua e gioca in difesa nei primi metri, subendo sorpassi da Bautista e Pirro.

Già all’inizio del secondo giro Dovizioso, di puro motore, sorpassa Rins sul dritto prendendosi la prima posizione, seguiti poi da Rossi, Pol Espargaró, Pedrosa, Nakagami e Bautista. In difficoltà anche Zarco mentre Dani e Pol, come prima con Márquez e lo stesso “Legnoverde”, si scambiano la quarta piazza con due incroci di traiettorie alla Adrián Campos. Leggera fuga di Dovizioso al comando, con un secondo di vantaggio e con la minaccia della pioggia che ha ripreso a battere.

L’intensità coglie nell’errore Bautista alla 12, mentre davanti Rossi sorpassa Rins alla Terol e si mette lui alla caccia di Dovizioso, ma con un secondo e mezzo da ricucire. Il grip fornito dalla nuova gomma del Dovi gli permette di allungare anche sullo yamahista, che a 5 giri dal termine incappa in una nuova caduta di posteriore come a Sepang, sempre alla curva Champi Herreros. Vale riprende la sua moto ma in 13a, dietro a un irriconoscibile Jorge Lorenzo.

Gli ultimi giri diventano una formalità per Andrea Dovizioso, che va a vincere il Gran Premio della Comunità Valenciana, che il marchio bolognese torna a conquistare dopo dieci anni dalla vittoria di Casey Stoner nel 2008. Rins ottiene il terzo secondo posto dell’anno, davanti alla KTM di un felicissimo Pol Espargaró (primo podio per la RC16 in MotoGP) e a Michele Pirro, quarto con la terza Ducati ufficiale. Pedrosa lascia le gare agonistiche mondiali con un quinto posto, e Nakagami è il migliore dei privati sesto.

Cala il sipario sulla stagione 2018, ma le prime luci d’alba per la stagione 2019 saranno già martedì, quando i team, sempre a Valencia, effettueranno i primi test per dare la giusta direzione allo sviluppo dei propri bolidi. Sarà un lungo inverno prima del debutto in Qatar per il 2019, ma P300 vi aggiornerà su ogni notizia di rilievo in merito al Motomondiale.

Qui i risultati e la classifica di campionato 2018.

Fonte immagine: motogp.com

Leggi anche

Tutte le ultime News di P300.it

È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.

LE ULTIME DI CATEGORIA
Lascia un commento

Devi essere collegato per pubblicare un commento.

COLLABORIAMO CON

P300.it SOSTIENE

MENU UTENTE

REGISTRATI

CONDIVIDI L'ARTICOLO