MotoGP | GP San Marino: Marc Márquez torna a vincere davanti al plotone Yamaha

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di Alyoska Costantino @AlyxF1
15 Settembre 2019 - 16:27
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Le ambizioni di conquista di Fabio Quartararo, vicinissimo al primo successo in carriera, si sono scontrate col duro muro della realtà sottoforma del campione del mondo della MotoGP Marc Márquez, con cui è stato autore di un altro splendido duello fino all’ultimo giro a Misano. Per il campione dell’HRC è il settimo successo stagionale, il 77° in carriera nonché il 51° in top class, ma forse un successo che vale più di un semplice numero sul piano psicologico: dopo due vittorie sfumate all’ultima curva nelle ultime due gare, Marc ha dato prova di essere in grado di vincere anche in un duello corpo a corpo, come in realtà già successo qui nel 2017 contro Petrucci.

Si è visto un Fabio Quartararo sorridente al parco chiuso, seppur debba aspettare ulteriormente per poter fregiarsi del suo primo successo in MotoGP. I numeri del ventenne, alla sua prima stagione e con una moto non totalmente ufficiale, sono paurosi con quattro podi all’attivo, di cui due secondi posti e due terzi. Maverick Viñales ottiene invece il secondo terzo posto consecutivo della stagione, in una gara che poteva vederlo anche vincitore e invece l’ha solo visto come comprimario. Primo degli italiani Valentino Rossi al quarto posto, alla guida di un terzetto dei nostri con Morbidelli quinto e Dovizioso sesto. Giornata incredibile per la Yamaha, che ha messo tutte le sue moto in top five.

LA CRONACA

Si completa col sole il weekend di fine estate a Misano. Sulle scelte degli pneumatici, tutti quanti vanno per le gomme medie, sia all’anteriore che al posteriore. Confermata l’assenza di Iannone, che non partecipa alla gara sammarinese.

Alla partenza del Gran Premio Viñales parte bene questa volta, comandando le operazioni alla prima curva davanti alle due Yamaha Petronas di Quartararo e Morbidelli. Espargaró non parte benissimo ed è in quinta posizione dietro Márquez, con Rossi e Rins che invece guadagnano due posizioni a discapito di Dovizioso. Già dal primo giro i due favoriti del Gran Premio prendono un leggero vantaggio, ma il sorpasso di “MM93” su Morbidelli alla Quercia lo rimette in gioco.

I primi tre cominciano immediatamente a fare il vuoto, con Morbidelli che non tiene il passo ed Espargaró più impegnato a difendersi dal terzetto Rins-Rossi-Dovizioso. Al terzo giro la leadership cambia: Quartararo sfrutta una traiettoria diversa al Tramonto per affiancare Viñales superandolo al Curvone. Nel giro successivo Márquez fa lo stesso passando il connazionale al Tramonto, stavolta prendendogli l’interno in ingresso. Al quinto giro, sempre alla stessa curva, cade Nakagami.

Con pista libera, il franco-siciliano martella sull’1:33.4, a cui Márquez risponde con un 1:33.3 che lo tiene vicino alla Yamaha rivale. Inizia una fase di studio molto lunga in cui Márquez segue il rookie, che si dimostra più reattivo in uscita dalle curve tonde di Misano mentre l’hondista pare più in forma in staccata; Viñales non riesce a tenere il loro ritmo. Dietro di loro si assiste alla caduta di Oliveira e al lungo di Rins alla prima variante, che lo fa scendere in ottava posizione.

E’ quindi Rossi che si ritrova dietro alla KTM di Pol Espargaró, che riesce a passare alla Quercia solo dopo diversi giri di studio e di tentativi. Dovizioso, agevolato dal motore, ce ne mette solo un paio per sbarazzarsi dell’ex-campione della Moto2, con un sorpasso nel cambio di direzione della prima esse. Davanti il distacco di Viñales sale a 2.5 secondi dai due leader, mentre dietro Bagnaia, 14°, cade al Rio.

Alla stessa curva 4 scivola anche Rins, poco dopo aver superato la KTM di “Polyccio”; è un duro ritorno alla realtà per il vincitore di Silverstone, che vede anche sfumare la terza posizione virtuale in campionato. Poco più avanti la battaglia si accende anche tra le Yamaha, con Rossi e Morbidelli che entrano in lotta alla Quercia e al Carro, col pluri-iridato che passa il pilota della sua Academy. A dieci giri dalla fine la situazione davanti è invariata, ma con Viñales che comincia a limare qualcosa sui due avversari.

Il recupero di “Top Gun” non è però così esplosivo, e fino a fine Gran Premio si aggirerà intorno ai due secondi. Márquez, dal canto suo, non sembra averne più di “El Diablo”, che nel tratto veloce guadagna a ogni giro quei metri sufficienti per tenerlo dietro. Tra i ritirati si aggiungono Pirro e Crutchlow, con l’italiano che ritorna ai box zoppicante.

Le polveri si accendono a tre giri dalla fine: nell’accelerazione verso la Quercia Márquez affianca il giovane rivale per la prima volta, con Quartararo che è costretto a staccare forte alla curva 7 per tenerselo dietro. Il vero affondo è però alla prima curva dell’ultimo giro, quando Márquez sfrutta la scia sul rettilineo principale e passa al comando per la prima volta; Quartararo risponde subito al Rio ma deve poi desistere alla staccata della Quercia, dove la “Formica Atomica” consolida il comando. Nel tratto veloce la Yamaha si rifà sotto, ma un inciampo di Quartararo al Carro gli impedisce d’impensierire Márquez nelle ultime due curve. Lo spagnolo vince quindi davanti a Quartararo e Viñales, poi Rossi staccato di 12 secondi e con appena un decimo sul “Morbido”. Dovizioso termina la sua prima gara fuori dai primi cinque quest’anno, seguito da Mir, Miller e Petrucci.

Con questa vittoria il campione del mondo raggiunge, come punti di vantaggio, proprio il suo numero di gara. Con 93 lunghezze su Dovizioso, secondo e con ancora più vantaggio su Rins, il mondiale potrebbe arrivare potenzialmente anche con quattro gare d’anticipo, e finire nel ciclo asiatico-oceanico. Interessante la lotta per la terza posizione: nonostante la totale debacle di Petrucci nelle ultime gare, il secondo pilota del box rosso è terzo con 151 punti, due in più di Rins e 17 in più rispetto a Viñales, che si riavvicina. Coi 20 punti di oggi Fabio Quartararo risorpassa Miller per l’ottavo posto nella generale.

Appuntamento tra una settimana per il Gran Premio d’Aragona, che raggiungerà la sua decima edizione quest’anno. E’ uno dei terreni di caccia preferiti da Marc Márquez, ma una pista in cui, negli ultimi due anni, si è dovuto sudare il successo sui vari Pedrosa, Lorenzo, Iannone e Dovizioso. C’è attesa anche per cosa potrà fare questa Yamaha dopo l’ottimo risultato odierno, e vedere se Ducati e Suzuki recupereranno.

Qui i risultati della gara di San Marino e la classifica aggiornata.

Fonte immagine: hondaracingcorporation.com

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