MotoGP | GP Malesia: Rossi cade mentre è al comando, vince Márquez a Sepang

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Tempo di lettura: 5 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
4 Novembre 2018 - 11:08
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Nonostante la penalizzazione di ieri per il rallentamento ad Andrea Iannone, Marc Márquez ha ottenuto il suo nono successo dell’anno su diciassette gare in MotoGP, una quota superiore al 50% che fa tremare tutti i record in vista del futuro del Motomondiale. Un successo che permette non solo a Honda di diventare anche campionessa del mondiale costruttori ma che segna, quasi su un piano poetico, il passaggio del testimone definitivo tra Valentino Rossi e Marc Márquez. Il pesarese è rimasto per tutta la gara al comando rispondendo sul cronometro allo spagnolo, ma a quattro giri dalla fine un errore del “Dottore” ha consegnato su un piatto d’argento l’ennesimo successo stagionale per Márquez. Con Rossi fuori gioco, sono stati Rins e Zarco a ereditare i due posti sul podio, con lo spagnolo della Suzuki che ha beffato lo yamahista all’ultimo giro.

I veri assenti della gara malese sono però Andrea Dovizioso e la Ducati: grazie al sesto posto Dovi ha sì consolidato matematicamente la piazza d’onore in campionato per il secondo anno consecutivo, ma è stata una gara parecchio sottotono la sua considerando che Sepang è una delle sue piste preferite. Male anche le altre Ducati con Miller ottavo, Petrucci nono e Pirro caduto.

LA CRONACA

L’orario anticipato influisce parecchio sulla temperatura dell’asfalto che, nonostante qualche nuvola minacciosa sopra la pista, sale addirittura sui 53°C. Tutti scelgono una soluzione di gomme Medium-Soft, tranne Miller dalla seconda fila che sceglie due Michelin medie.

Al via Zarco non scatta bene, permettendo a Rossi di prendere agevolmente il comando in curva 1, ma il francese recupera istantaneamente e riesce a mettersi alle spalle del compagno di marca in curva 2, precedendo Iannone, Miller, Dovizioso e un sorprendente Márquez che si ritrova già a fare a spallate con il suo compagno Pedrosa. Passa nemmeno un giro con Rossi al comando che il campione del mondo si fa già largo sul resto della griglia, superando in curva 9 Dovizioso e all’ultimo tornante Iannone. Proprio in quell’istante, il catalano rischia di perdere l’anteriore salvandolo per il rotto della cuffia, mentre Iannone colto alla sprovvista pinza improvvisamente, cadendo.

Le Honda HRC paiono scatenate, con Pedrosa che punzecchia Dovizioso e Márquez già all’attacco di Jack Miller; il #93 passa in fretta l’australiano facendo segnare anche il giro veloce del Gran Premio, mentre davanti le due Yamaha sono separate da sette decimi.

Due giri dopo anche Dovizioso salta Miller mettendosi alle spalle del rivale su Honda, ma l’italiano pochi giri dopo perde due posizioni andando lungo alla doppia destra 7-8. La lotta per la quarta posizione con le due Ducati, Pedrosa e anche Rins avvantaggia i primi tre. Un lungo di Zarco alla curva 14 permette alla Honda di Márquez d’infilarsi e di mettersi alla caccia dell’eterno rivale; cade intanto Pirro alla curva 15.

Il distacco tra i primi due continua a oscillare tra i sette decimi e gli otto, fino a quando Rossi decide di dare un piccolo strappo sul ritmo che fa salire il gap a 1.3 secondi. Zarco, terzo, perde terreno ma ha ancora un discreto vantaggio su Pedrosa, mentre Dovizioso pare in nettissima difficoltà e viene scavalcato da Rins in curva 9; dall’11a posizione ritrova ritmo invece Viñales, che nella seconda parte di gara si sveglia e supera Miller per il settimo posto, mettendosi vicino a Dovizioso.

Con Rins ancora all’attacco, stavolta su Pedrosa, a otto giri dal termine il distacco di Márquez dalla vetta cala sui nove decimi, col campione del mondo che decide tutto d’un tratto di accelerare. Inizia così una sfida tra i due fenomeni a colpi di giri veloci e si nota nei replay come la gomma posteriore di Márquez sia messa molto male. Nonostante questo Marc continua a martellare e giro dopo giro il gap si accorcia di un decimo al passaggio. Nel frattempo, “Top Gun” ha passato sia un irriconoscibile Dovizioso che Dani Pedrosa.

A quattro giri dal termine il colpo di scena: con ancora sei decimi di vantaggio, Rossi ritarda la frenata in curva 1 ma il posteriore stavolta lo molla, negandogli una vittoria fattibile. Questo lascia Márquez senza avversari, senza però la possibilità di esagerare a spingere a causa dei danni alla Soft al posteriore. Con un posto libero sul podio Rins sale in cattedra e comincia a girare sul 2:00.7, circa sei decimi meglio di Zarco che ha due secondi di vantaggio. Rossi con la moto danneggiata riparte, ma in 18a posizione.

Marc Márquez festeggia in piedi sulle pedane il suo nono successo dell’anno, in un’annata dominata quasi quanto il 2014 per certi versi. In seconda posizione Alex Rins che alla curva 4, all’ultimo giro, supera Zarco ripetendo il suo miglior risultato dell’anno; seguono poi Maverick Viñales e Daniel Pedrosa. Decimo l’eroe di casa Syahrin, partito dal fondo dello schieramento e festeggiato dal suo team.

La classifica piloti è oramai consolidata per i primi due posti, mentre resta da vedere quale delle Yamaha ufficiali otterrà il terzo posto nella generale: l’occasione d’oro persa oggi da Rossi è costata cara e rimanendo fermo a 195 punti è ora facile preda di Viñales, a due sole lunghezze di distacco. Rins balza al quinto posto invece, davanti a Lorenzo, Zarco e Iannone in un colpo solo.

L’ultimo Gran Premio stagionale, come da prassi del campionato, si terrà sul circuito Ricardo Tormo a Valencia tra due settimane, per la quarta gara spagnola in campionato. I temi rimasti da osservare per il 2018 oramai sono pochi e tutti quanti sono proiettati alla stagione ventura, ma Valencia rappresenta anche l’ultima occasione dove far ben figurare le proprie qualità, anche nei test a fine stagione con le nuove line-up.

Qui i risultati della gara della MotoGP e la classifica mondiale.

Fonte immagine: motogp.com

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