MotoGP | GP Giappone: altro duello Dovizioso-Marquez, vittoria incredibile del Dovi

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di Alyoska Costantino @AlyxF1
15 Ottobre 2017 - 08:56
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Sembrava improbabile in Austria, quasi impossibile a Silverstone, e anche il pronostico non era di certo tutto per lui oggi, ma Andrea Dovizioso ce l’ha fatta di nuovo. Dopo l’ennesimo duello con Marquez, stavolta sotto l’acqua, Andrea ha vinto il Gran Premio del Giappone mozzando il fiato a tutti i fan presenti a Motegi ma anche quelli a casa, spettatori di un altro ultimo giro d’antonomasia di entrambi i contendenti al titolo. In seconda posizione Marc Marquez, che come in Austria l’ha fatta sudare parecchio a Dovizioso, rendendo epico il finale del Gran Premio.

In terza posizione Danilo Petrucci, che è stato con il duo fino a quando le sue gomme Extra-Soft hanno tenuto, per poi purtroppo cedere di schianto e accontentarsi del podio. Chi invece ha ancora molto da recriminare è la Yamaha, che accumula con Rossi uno “zero” dovuto a una scivolata del pesarese e con Vinales 36 secondi di ritardo dalla coppia di testa, oltre che sette dalla prima delle Yamaha, sempre quella di Johann Zarco (oggi solo ottavo). A causa di questo mesto nono posto, ora lo svantaggio di Vinales sempre davvero incolmabile a tre gare dalla fine, quindi la battaglia titolata di fine stagione ci consegnerà campione uno tra Marc Marquez e Andrea Dovizioso.

La gara della MotoGP è l’unica che, sia nell’orario che nella sua durata, non è stata modificata. La pioggia a inizio gara aveva ripreso a battere con un’intensità media, per poi peggiorare nettamente nel finale quando il cielo ha cominciato a rovesciare acqua sulla testa dei piloti.

Al via dalla prima fila il migliore nello scatto è Marc Marquez, che affianca Johann Zarco e lo passa approfittando dei problemi d’impennata della M1. Buono lo scatto anche di Aleix Espargaro dalla seconda fila, ma non eguaglia quello di Jorge Lorenzo che s’infila in un pertugio all’esterno e passa in quarta posizione in curva 2. Poche curve e Jorge affonda nell’ordine Zarco, Petrucci e persino Marquez, portandosi in testa alla corsa come suo solito. Come già successo tante volte, si rivela un fuoco di paglia, mentre nel frattempo Vinales e Rossi recuperano qualcosa alla partenza.

Buonissima anche la prestazione delle Suzuki di Iannone e Rins, che con Zarco nel corso della gara formano il gruppetto in lotta per la quarta posizione. Davanti, Petrucci mostra ancora una volta tutte le sue qualità sul viscido e passa gli spagnoli Marquez e Lorenzo nei primi due settori della pista. Lorenzo, dal canto suo, comincia un crollo a dir poco vertiginoso, che lo fa scendere addirittura in nona piazza alle spalle anche delle Yamaha, facendo sospettare di problemi alla visiera o alla moto stessa.

Mentre Zarco, Rins e Iannone (che si sono scambiati le posizioni) non tengono il ritmo delle due Ducati e della Honda ufficiale, al settimo giro cade clamorosamente Valentino Rossi alla S-Curve, dopo un brutto high-side. È la fine ingloriosa di un weekend andato malissimo per tutta la sua durata, mentre Vinales è sempre in settima posizione a remare faticosamente. Si ritirano, dopo cadute, anche Nozane, Abraham e Crutchlow (autore di ben due scivolate).

Al nono giro Marquez suona la carica: in un giro recupera sette decimi al “Petrux” davanti, e al decimo passaggio è il primo a scendere sotto l’1:57, con un 1:56.7. Dovizioso capisce la situazione, scavalca immediatamente il compagno di moto e si accoda allo spagnolo, girando un solo decimo più piano. Da questo punto della gara in poi, la questione è solo tra loro due per la vittoria.

Mentre nelle retrovie Bautista cade e Lorenzo rinviene inspiegabilmente passando Vinales e Aleix Espargaro, Marquez prova a porre dello spazio a più riprese, ma in ciascuno di questi casi Dovizioso risponde e, non contento, a sei giri dal termine passa al comando, ponendo addirittura otto decimi tra sé e il campione del mondo. Nel frattempo le Suzuki sul bagnato si dimostrano gentili con le gomme e passano Zarco agevolmente per poi duellare tra loro per la quarta posizione, ad appannaggio di Andrea Iannone. Nel frattempo si ritira anche Daniel Pedrosa.

Il finale è da thrilling: Marquez è il più veloce in pista e a sua volta ricuce il distacco dalla Ducati, la quale riesce a resistere fino a quattro giri dal termine in uno scambio di posizioni memorabile, dalla curva 5 fino alla V-Corner. Marquez prova nuovamente a fare la differenza e sembra riuscirci: a un giro dalla fine ha quattro decimi di vantaggio. All’ultimo passaggio per lo spagnolo sembra fatta, ma alla S-Curve la moto s’imbarca in maniera preoccupante ed è costretto a rallentare. Dovizioso esce a fionda dal tornantino e la staccata alla 90° Corner è perfetta per tornare davanti. Marquez prova un ultimo, disperato e pazzo tentativo nel cambio di direzione della Victory Corner (sull’acqua, ricordiamo), ma come in Austria è largo e deve lasciar sfilare Dovizioso che va a vincere meritatamente questa corsa. Tre italiani nelle prime quattro posizioni grazie al ritorno di Andrea Iannone, mentre Lorenzo riesce a rimontare addirittura fino al sesto posto.

Il gesto più bello l’abbiamo avuto però nel parco chiuso, in cui Dovizioso e Marquez si fanno i complimenti e si abbracciano sportivamente, a testimonianza di come questo duello non stia minando il rispetto reciproco dei due contendenti. Un gesto bello, sia da vedere che da vivere nel mondo dello sport.

La classifica piloti si riaccorcia a vantaggio di Dovizioso. Il valzer italo-spagnolo continuerà negli ultimi tre decisivi round di Phillip Island, Sepang e Valencia, nei quali i pronostici potrebbero essere stravolti proprio come qui a Motegi. Marquez ha ora 244 punti, contro i 233 del Dovi. Ancora più distante, a ben 41 lunghezze, un Maverick Vinales oggi inconsistente (probabilmente a causa della Yamaha) le quali speranze sembrano oramai prossime allo zero. Rossi e Pedrosa rimangono fermi a 168 e 170 punti.

La prossima gara sarà nel circuito forse più amato da piloti e da fan: una settimana ci separa dal Gran Premio d’Australia di Phillip Island, il circuito in cui la Ducati ha un record positivo soprattutto grazie all’eroe di casa Casey Stoner. Marquez dal canto suo qui è sempre andato fortissimo, anche nei test di inizio 2017, ma spesso ha buttato via risultati già messi in cascina con errori banali e grossolani (come nel 2013, 2014 e 2016).

Ecco qui i risultati della classe MotoGP e la classifica aggiornata.

Fonte immagine: motogp.com

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