MotoGP | GP Francia: Márquez infila la terza vittoria, seguono le Ducati

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di Alyoska Costantino @AlyxF1
19 Maggio 2019 - 16:09
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Nonostante quel che dice la classifica iridata attuale, sul piano prestazionale non ci sono dubbi, se mai ce ne fossero stati. Marc Márquez si conferma, anche a Le Mans, il migliore della classe MotoGP conquistando la sua terza vittoria stagionale, nonché la 73a vittoria in carriera (e la 47a in classe regina). E’ un successo importantissimo, a livello di record, anche per la Honda che conquista la vittoria numero 300 in classe regina, a distanza di quasi 53 anni dal primo ottenuto dalla Casa dell’Ala Dorata con Jim Redman a Hockenheim. E’ una vittoria che segna anche i valori in campo attuali, con la Honda portata davanti dal #93 e seguita dalla Ducati.

Alle spalle del vincitore troviamo, infatti, ben tre moto di Borgo Panigale, con Andrea Dovizioso secondo e separato di pochi decimi da Danilo Petrucci, terzo, e Jack Miller, quarto. Durante la gara la sfida tra i due italiani si è accesa a cinque giri dalla fine senza che arrivassero ordini da parte del team, ma alla fine i due hanno portato a casa un doppio podio prezioso per il box rosso. Quinto Valentino Rossi, per distacco la prima della Yamaha, mentre Maverick Viñales ha lasciato la contesa (e forse anche la lotta iridata) a causa di un incidente con Pecco Bagnaia. Si segnala anche la splendida prestazione di Pol Espargaró, sesto con la KTM.

LA CRONACA

La tanto temuta pioggia alla fine non arriva, lasciando dubbi solo su che gomme montare. Dubbi che in realtà vengono dissolti subito, perché tutti scelgono di montare due Soft, viste le basse temperature. L’assurdo però avviene già durante il giro di ricognizione, quando alla curva 1 si assiste a due cadute immediatamente, con Mir e Abraham che scivolano con la stessa dinamica; entrambi prenderanno il muletto e rientreranno in pista, ma con un giro di ritardo (e Abraham verrà anche squalificato per aver superato la linea della pitlane prima della fine del primo giro degli altri piloti).

Alla partenza Petrucci scatta molto bene e affianca Márquez al curvone prendendo l’interno ma il campione del mondo, incurante delle cadute avvenute poco prima, attacca e riottiene la prima posizione, mentre Dovizioso rimane un po’ intruppato nel cambio di direzione con Miller, ed è alle spalle di Morbidelli ed Espargaró. Rossi è quinto mentre le altre due Yamaha di Viñales e Quartararo partono male, peggiorando ulteriormente la loro posizione; “Top Gun” è 13° alla fine del primo giro, “El Diablo” addirittura 15°.

Già al secondo giro Petrux tenta l’affondo per passare al comando, ma nel cambio di direzione 2-3 Márquez reagisce riprendendo la prima posizione. Chi stupisce più di tutti è Pol Espargaró sulla KTM, che tenta anche di strappare il quarto posto a Valentino a Le Musée ma finendo largo. Nel giro successivo “Polyccio” subisce l’attacco di Dovizioso proprio al curvone, e la potenza della Ducati permette all’italiano di prendere la posizione; Miller intanto passa secondo su Petrucci e comincia a girare anche più forte di Márquez davanti, mentre il suo compagno di marca si allarga alla Garage Vert ed è superato dai connazionali Rossi e Dovizioso.

Il pilota Pramac sfonda per il primo il muro del ’33 con un 1:32.9, cosa che gli permette di tentare e addirittura superare Márquez alla Dunlop Chicane nel giro successivo. Il ritmo fatto dai due è superiore a quello di Rossi terzo, così Dovizioso lo scalza all’ingresso di curva 7, in staccata. Ci sono già circa due secondi tra i due ma due giri dopo la situazione si riassesta quando la lotta per la leadership riprende: il #93 affonda nello stesso punto Miller, che risponde sì in accelerazione ma permette a Márquez di farsi largo a La Chapelle. Dietro di loro, Pol Espargaró tiene dietro di sé addirittura Petrucci, Lorenzo e Morbidelli.

L’altro pilota Pramac è invece protagonista, suo malgrado, del primo colpo di scena: al cambio di direzione 9-10 Bagnaia centra il retrotreno di Viñales, costringendo al ritiro entrambi e dando un duro colpo alle aspirazioni dello spagnolo. Ci sono anche i ritiri di Iannone, per guasto tecnico, e Takaaki Nakagami per una caduta, mentre davanti la situazione evolve a favore di Márquez, che ha ora otto decimi di vantaggio su Miller sul quale Dovizioso non riesce a effettuare il sorpasso.

Comincia a risalire Petrucci, che infila la KTM per poi avvicinare e superare, anche con un po’ di malizia, la Yamaha di Rossi. C’è anche una reazione di “Jackass” per evitare la fuga del campione del mondo, ma dura poco poiché il distacco cresce sul secondo e tre decimi. Soffre invece Rins con l’unica Suzuki a pieni giri, in 11a posizione e in battaglia con Quartararo, al momento il più veloce in pista.

A dieci giri dalla fine Márquez è già fuggito, mentre Dovizioso approfitta di un errore alla curva del Museo dell’australiano per passare finalmente al secondo posto. Le posizioni sembrano congelarsi davanti mentre Quartararo segna il giro record della gara, per poi superare Lorenzo alla Garage Vert senza troppi complimenti.

Nonostante il sorpasso, Dovizioso non riesce a fuggire e il gruppo di Ducati rimane compatto con Rossi poco distante. Petrucci in questo finale di gara accelera e sorpassa l’ex-compagno Miller sempre alla curva del Museo, dove è visibilmente più forte dei suoi due avversari. Ai margini della top ten entra invece Rins, che sorpassa Lorenzo e ottiene, virtualmente, sei punti alle spalle di Crutchlow, passato da Quartararo.

A cinque giri dal termine scatta la battaglia tra le due Ducati ufficiali: il primo tentativo di “Petrux” è alla prima chicane ma è senza successo, al quale ne seguirà un altro a Le Musée dove però arriverà nuovamente lungo. Nell’ultimo giro Dovi è bravo a difendersi e a impedire al compagno qualsiasi attacco, andando così a prendere 20 punti preziosissimi. Vince nuovamente Marc Márquez, che regala alla Honda il suo 300° successo in classe regina; dopo i primi cinque troviamo Pol Espargaró (miglior risultato sull’asciutto della KTM), le due Yamaha Petronas di Morbidelli e Quartararo, Crutchlow e un mesto Rins. Ancora una volta, manca la top ten Jorge Lorenzo.

La classifica iridata si riallunga con decisione visto il quinto posto di Valentino e addirittura il decimo del pilota Suzuki. Dovizioso rimane nella scia del #93 a otto punti (95 a 87), ma Rins scivola a -20 dal connazionale e Rossi addirittura a -23, quasi a un round di svantaggio. Seguono le due Ducati di Petrucci e Miller a 57 e 42, mentre Viñales scivola al decimo posto con soli 30 punti nella generale.

Il prossimo weekend di gare per il Motomondiale sarà quello più atteso per noi italiani, col Gran Premio d’Italia al Mugello nel quale il tifo sarà tutto color giallo fluo per Rossi e rosso per la Ducati. Si tratta di una pista storicamente difficile per Márquez, il quale non vince qui dal 2014, e molto felice invece per le Rosse che hanno vinto le ultime due edizioni. Si attenderà anche una risposta da Lorenzo, vincitore con la Ducati per la prima volta qui lo scorso anno.

Qui i risultati del GP francese e la classifica attuale.

Fonte immagine: hondaracingcorporation.com

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