MotoGP | GP Catalunya: Márquez vince la quarta stagionale, Lorenzo fa strike al 2° giro

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di Alyoska Costantino @AlyxF1
16 Giugno 2019 - 15:42
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Marc Márquez conquista la sua Barcellona e vince il Gran Premio di Catalunya, il quarto stagionale e il 48° della sua carriera. Con questo risultato ha scavalcato il compagno Jorge Lorenzo nella classifica dei più vincenti della classe regina, e c’è un che di ironico considerando che è stato proprio il maiorchino, suo compagno di squadra, a rendergli la vita molto più facile in questa gara: al secondo giro il “Por Fuera” si è ritrovato per la prima volta nelle posizioni di testa e ha tentato un attacco al rampino della Caixa su Maverick Viñales, calibrandolo però male e perdendo l’anteriore, stendendo in un colpo solo se stesso, Viñales, Andrea Dovizioso e Valentino Rossi. Una manovra esagerata e sconsiderata essendo avvenuta al secondo giro del Gran Premio, ma utile in qualche modo al team Honda Repsol.

A podio Fabio Quartararo, il primo da rookie nella MotoGP che è arrivato in leggero ritardo considerando la rottura avuta a Jerez de la Frontera, mentre in terza posizione è salita la Ducati Mission Winnow superstite di Danilo Petrucci, protagonista di una gara in difesa sul francese e su Álex Rins, quarto al traguardo davanti a Jack Miller. Anche stavolta gara da dimenticare per gli italiani, con le cadute di Bagnaia e Morbidelli.

LA CRONACA

Le temperature di aria e asfalto continuano a salire, fino a raggiungere rispettivamente i 25 e 50°C. Questo modifica la scelta delle gomme, con Márquez che sceglie Hard e Soft e Dovizioso che lo imita. Petrucci rischia con due gomme morbide, mentre Rins, come previsto dopo le prove, sceglie due medie.

Al via Dovizioso scatta bene dalla seconda fila e fulmina le due Yamaha ufficiali, e si ritrova appaiato in tre con Márquez e Quartararo. Il forlivese tiene duro alla 1 facendo a sportellate con lo spagnolo, mentre Quartararo si ritrova esterno alla 3 e si vede passare da Viñales, partito benissimo stavolta; il francese viene colto di sorpresa da un lungo di Marc alla Repsol, e perde altre posizioni da Lorenzo, Petrucci, Rossi e Rins, scivolando in ottava. La Ducati #04 mantiene la testa per tutto il corso del primo giro e si difende anche in curva 1 da Márquez, che ripassa Viñales in velocità. Nel frattempo alla curva 10 c’è la prima caduta multipla, con Abraham, Smith e Aleix Espargaró che entrano in contatto, e lo spagnolo si ferma ai box dolorante al ginocchio per essere successivamente portato al centro medico.

L’episodio chiave avviene già al secondo giro: Márquez sfrutta la scia di Dovi e lo passa pulito all’interno della Caixa, mentre pochi metri più indietro Lorenzo, da molto distante, tenta di superare Viñales all’interno del tornante. Il cinque volte campione però è troppo veloce e, per non tamponare Dovizioso, frena maggiormente e perde l’anteriore, stendendo in un colpo solo il ducatista, “Top Gun” e anche Rossi a cui viene tagliata la strada dalla Honda #99 a terra. Questo praticamente chiude i giochi per la vittoria, con Márquez che si ritrova inseguito solo da Petrucci, Rins e Quartararo.

Lo spagnolo, con pista libera, mette in pratica un ritmo incredibile sul ’40.7, e Petrucci non ne ha per stare con lui. La lotta che ha maggiori attenzioni è quindi quella per il secondo posto, con “Petrux” che riesce a difendersi da Rins e Quartararo, in teoria più veloci sul ritmo. Il pilota della Suzuki ha anche qualche difficoltà al posteriore, che rischia di perdere alla 3 venendo superato da “El Diablo”.

Al sesto giro Rins recupera il terzo posto di scia sul rettifilo, ma poco dopo rischia quasi di centrare Petrucci e Quartararo ne approfitta un’altra volta. Aumentano intanto le cadute, tra cui purtroppo anche i nostri italiani Bagnaia (in curva 5) e Morbidelli (alla chicane 7-8). In tutto questo, Márquez guadagna un vantaggio intorno ai quattro secondi in pochi giri.

Al decimo passaggio è di nuovo Rins all’attacco alla 1, ma Petrucci stacca forte e gli incrocia la traiettoria scatenando il suo disappunto. Questa lotta a tre continua con la coppia Miller-Crutchlow all’inseguimento, e a sua volta Mir che sta facendo bene sulla seconda GSX-RR.

Rins, dopo un altro tentativo fallito alla 1, usa le maniere forti per passare il #9: all’uscita della Repsol la Ducati allarga, e Rins si fa largo all’interno facendosi spazio anche coi gomiti e ottenendo finalmente la seconda posizione. Il suo ritmo però è meno efficacie del previsto e questo permette a Petrucci di rimanere a contatto con la sua ruota posteriore. Quartararo intanto viene anche attaccato da Miller in fondo al rettilineo, ma lo ripassa agevolmente alla curva 3 di percorrenza.

La Suzuki non se ne va e Petrucci può riattaccarlo in fondo al dritto, risuperandolo a pochi giri dalla fine. Nemmeno il tempo di un passaggio che arriva la risposta di Rins, e anche qui si rischia il disastro quando la Suzuki si scompone e lo spagnolo è costretto ad andare nella via di fuga e rientrare settimo. Ne approfitta Quartararo che prende il secondo posto, mentre alla Repsol Crutchlow prova un affondo insensato su “Jackass” finendo la sua gara nella via di fuga e cadendo nella ghiaia.

Quartararo compie un giro spaziale sull’1:40.5 per seminare il ducatista, mentre Miller è quarto inseguito dalla coppia Suzuki. Rins è riuscito a ripassare Mir a due giri dalla fine e punta all’australiano, che riesce a passare alla Repsol l’avversario e conservare la quarta piazza anche alla 5.

Marc Márquez vince in scioltezza il Gran Premio di Catalunya per la seconda volta in MotoGP, davanti all’astro nascente Fabio Quartararo e a un ottimo Danilo Petrucci. Rins chiude una gara più difficile del previsto al quarto posto davanti a Miller, poi Mir, Pol Espargaró ancora in top ten, Nakagami, Rabat e Zarco alla sua prima top ten con la KTM.

In classifica, Márquez vola libero da ogni avversario: con Andrea Dovizioso fermo a 103 punti, il “Cabroncito” vola a +37 sul ducatista e +39 su Rins, fuori dal podio oggi. Petrucci è l’unico, oltre Marc, a guadagnare qualcosa in termini di punti sui primi ed è quarto con 98 punti, mentre Rossi rimane quinto fermo a 72. Un abisso anche tra Viñales e il capoclassifica, con “Top Gun” che, dopo esser stato steso tre volte da altri, accusa un gap di 100 punti tondi.

La prossima gara sarà la più importante della stagione, nell’Università della Moto in Olanda, nella mitica Assen. Márquez ci arriva da vincente nell’ultimo anno, dopo aver prevalso in una delle gare più belle della MotoGP in assoluto, ma da non sottovalutare le possibilità di un meteo ballerino. Potrebbe anche essere anche un altro weekend buono per la Yamaha, che dopo il doppio zero odierno può abbandonare qualsiasi speranza iridata.

Ecco i risultati della settima gara stagionale e la classifica iridata.

Fonte immagine: hondaracingcorporation.com

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