MotoGP | GP Catalunya 2019, sintesi del warm-up

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Tempo di lettura: 3 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
16 Giugno 2019 - 10:33
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Alla vigilia del 70° compleanno del Motomondiale, c’è la possibilità di vedere una nuova stella nascente. Fabio Quartararo ha chiuso anche il warm-up al comando in 1:39.918, di pochi centesimi più veloce rispetto al campione Marc Márquez in seconda posizione; sono stati gli unici due sotto il ‘40 in questi venti minuti. Le temperature fredde (nonostante il turno si sia disputato con 23°C) stanno mantenendo la Yamaha competitiva, ma anche in gara, sulla carta, la M1 potrebbe riabbracciare il podio con uno dei suoi piloti. Turno che in realtà rispecchia valori non proprio lineari, dato che troviamo Aleix Espargaró terzo sull’Aprilia e anche Taka Nakagami in sesta posizione con un distacco di “soli” quattro decimi dalla vetta.

Le M1 ufficiali continuano a rimanere saldamente in top ten, con Maverick Viñales a fare da battistrada: “Top Gun”, nonostante la penalizzazione subita ieri, sembra carico e il suo 1:40.188 lo conferma. Valentino Rossi è settimo e apre il plotone degli italiani, seguito dalle due Ducati ufficiali di Petrucci e Dovizioso. Le GP19, nel complesso del weekend, non sono sembrate così efficaci, ma se dovesse essere una gara di gestione parziale delle gomme Dovizioso potrebbe dire la sua. In quinta posizione uno dei favoritissimi, Álex Rins sulla Suzuki che ha fatto il suo miglior tempo, 1:40.298, sulle Medium.

La Moto2 ha preceduto il WUP della classe regina come da prassi e anche i piloti della classe di mezzo si sono dovuti confrontare con temperature già parecchio alte nonostante fossero solo le 9:00. Prima posizione per Álex Márquez, deciso a conquistare la tripletta davanti al suo pubblico, e primo nella sessione di riscaldamento a scendere sotto al muro del ’44. Solo Thomas Lüthi e Augusto Fernández sono riusciti in questo come lo spagnolo, e nonostante ciò sono stati staccati di due decimi; quarto posto per Navarro, il favorito potenzialmente per la vittoria. Enea Bastianini ha confermato le sue qualità su questa pista col sesto posto mattutino, ma anche la sua propensione all’errore cadendo d’anteriore alla Caixa. Baldassarri ottavo, autore di uno stint abbastanza lungo in previsione gara.

Nella Moto3, i valori in campo di Honda e KTM si sono riavvicinati con le basse temperature del mattino, e la prima posizione è andata a Lorenzo Dalla Porta, il cui crono migliore è stato 1:49.134. I tre decimi di vantaggio che il pilota Leopard ha guadagnato sono stati accumulati tutti nel T4, che potrebbe rivelarsi l’arma vincente dell’italiano in gara. In seconda posizione nella lista dei tempi Arón Canet, ancora una volta primo tra le moto austriache nei vari turni, ma in questo caso di pochi centesimi su Darryn Binder, terzo. Molto bene i giapponesi, giacché nella top ten ne troviamo ben tre dalla sesta all’ottava posizione, nell’ordine Kaito Toba, Tatsuki Suzuki e, a sorpresa, Kazuki Masaki. Il weekend di Niccolò Antonelli invece continua ad andare storto, con un’altra uscita di pista nel corso di questo turno, seppur causato da un contatto tra Fernandez e Yurchenko alla Repsol davanti a lui.

Qui i risultati del warm-up MotoGP e l’analisi dei cronologici.

Fonte immagine: motogp.com

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