MotoGP | GP Aragón: Márquez imbattibile, terzo successo in Spagna di quest’anno

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Tempo di lettura: 5 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
22 Settembre 2019 - 14:40
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Onestamente, era difficile aspettarsi un risultato differente da questo weekend. Marc Márquez ha vinto, per la quarta volta consecutiva, il Gran Premio d’Aragona e ha conquistato così il suo ottavo successo stagionale, il terzo su tre gare svolte in tappe spagnole in questo 2019, e ora ha un vantaggio in classifica che, in termini di punti, gli dà quasi la certezza di conquistare l’ottavo iride, il sesto nella MotoGP su sette annate svolte.

Nonostante la lotta per la vittoria sia stata a senso unico, il pubblico di Aragón ha potuto entusiasmarsi vedendo una bella lotta per le posizioni del podio, che a fine gara ha visto Maverick Viñales, Andrea Dovizioso e Jack Miller sfidarsi per le due posizioni restanti. Alla fine ad aver ragione sono state le due Ducati, con “Dovi” secondo e al suo miglior risultato dal Gran Premio d’Austria, mentre Jack Miller ha collezionato il suo terzo podio stagionale. Gara più in sottotono di quanto ci si aspettasse dalla Yamaha, con Viñales quarto, Quartararo quinto e Rossi addirittura ottavo.

LA CRONACA

Prima della partenza, rispuntano le nuvole sopra il cielo del Motorland, e la temperatura comincia a stabilizzarsi. Sul piano delle gomme, le scelte si suddividono tra tutti e tre gli pneumatici, ma prevalentemente Medium all’anteriore e suddivisione tra Hard e Soft al posteriore; le Yamaha puntano sulla scelta più conservativa, così come Rins e Petrucci, mentre le Honda e le prime due Ducati sulle gomme più morbide. Alla fine del giro di ricognizione Iannone si posiziona male sulla casella, ma riesce comunque a tenere la moto accesa.

Alla partenza Marc Márquez scatta bene e, in pratica, la lotta per la vittoria si chiude alla prima curva. Quartararo mantiene la seconda posizione mentre Viñales perde la terza a favore di Miller, poi Espargaró, Rossi e Crutchlow. Ai margini della top ten, si assiste al primo incidente, tra due dei possibili outsider: Rins si ritrova dietro Morbidelli alla staccata della curva 12, ma arriva troppo lungo e prende in pieno la M1 dell’italo-brasiliano; Morbidelli finisce a terra mentre Rins evita la ghiaia, ma perde l’ala destra della carena. Davanti, alla stessa curva, Miller rompe già gli indugi e sorpassa Quartararo.

Dovizioso, approfittando di questo pasticcio, sale al settimo posto, con un secondo circa di distacco da Rossi. Márquez davanti prende il largo e Miller non può fare nulla per fermarlo, mentre Quartararo si tiene dietro, per qualche giro, Viñales. Il distacco di Márquez sale, già al terzo giro, sopra i due secondi grazie al giro più veloce in 1:48.3, mentre Rossi non riesce a liberarsi dell’Aprilia di Espargaró.

Dovizioso li raggiunge e, col suo motore, in un paio di giri si libera dei due passando al quinto posto, e portandosi dietro Crutchlow con la seconda Honda. La gara di Rins invece va di male in peggio: i giudici di gara gli assegnano un long lap penalty, e dopo averlo scontato nella sezione della curva 9, ritorna in pista davanti a Nakagami, in 13a posizione. Davanti, Viñales passa Quartararo al curvone e va alla caccia di Miller, e Dovizioso ricuce il distacco su “El Diablo”.

Grazie a un errore di “Jackass” alla curva 3, Viñales può superarlo dall’esterno della curva 4 con una bella manovra. Rossi, dopo aver perso la posizione su Crutchlow, comincia invece a risentire di un grosso calo (forse alla gomma al posteriore), che in misura minore paga anche Quartararo, sverniciato sul dritto dal V4 della Ducati di Dovizioso. Rins intanto recupera terreno e due posizioni su Oliveira e Iannone, in un gruppetto capitanato da un Petrucci nuovamente deludente, in decima posizione. Il pilota della Suzuki prova a passarlo con una staccata di traverso alla curva 5 ma finisce largo, e fa la stessa cosa alla curva 12 perdendo le due posizioni guadagnate.

Il distacco tra Viñales e Miller passa da sei decimi a un secondo, ma la situazione cambia quando è Dovizioso, a nove giri dal termine, a passare il compagno di marca. Il forlivese pare averne decisamente di più ed è il secondo più veloce in pista dopo Márquez, ma ci vuole ancora qualche giro prima di poter completare il riaggancio. Intanto, Crutchlow supera Espargaró per la sesta piazza.

A tre giri dalla fine, Dovizioso è negli scarichi di Viñales, e il sorpasso avviene sul rettilineo più lungo di puro motore. “Dovi” è veloce anche nel tratto misto mentre paradossalmente Viñales perde ritmo anche nei confronti di Miller. Anche l’australiano riesce a sorpassare lo spagnolo, e lo fa all’inizio dell’ultimo giro sul rettilineo principale. Il loro bel duello termina al cambio di direzione 14-15, dove Miller può accelerare e seminare la M1.

Márquez conclude in bellezza la sua 200a gara in carriera, davanti alle Ducati della coppia Dovizioso-Miller, Viñales e Quartararo. Crutchlow chiude sesto con una bella gara, mentre Espargaró chiude la sua miglior gara stagionale con anche il miglior risultato di questo 2019, un settimo posto. Rossi ottavo e staccato dai compagni di marca, poi Rins, Nakagami e Iannone, davanti a Petrucci. Lorenzo, 12° nei primi giri, chiude 21°.

La classifica piloti è impietosa: Márquez ha ora 98 lunghezze su Dovizioso, che in compenso ha quasi due round di vantaggio (44 punti per la precisione) su Álex Rins, che torna terzo nonostante la gara sottotono di oggi. Petrucci, grazie ai pochi punti odierni, mantiene la quarta piazza a un punto dal suzukista davanti al terzetto Yamaha.

Tra due settimane comincerà il ciclo asiatico-oceanico con il Gran Premio di Thailandia, al Chang International Circuit di Buriram che l’anno scorso ha potuto vantare una gran cornice di pubblico, oltre che uno dei duelli più belli tra Márquez e Dovizioso, finito a favore del primo. C’è attesa per cosa potrà fare la Desmosedici su una delle piste più favorevoli sulla carta, ma lo stesso vale anche per la Yamaha.

Ecco qui i risultati della gara odierna e la classifica iridata.

Fonte immagine: hondaracingcorporation.com

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