WRC | Svezia: si comincia nel segno di Hyundai

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di Federico Benedusi @federicob95
16 Febbraio 2018 - 11:05
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Il Rally di Svezia ha preso il via ieri sera con la consueta superspeciale nello stadio di Karlstad, che un anno fa tradì impunemente un Thierry Neuville che pareva indirizzato verso la vittoria finale. Dopo le prime quattro speciali della 66esima edizione del rally scandinavo è sempre il belga della Hyundai a menare le danze, precedendo la vettura gemella di Andreas Mikkelsen.

La neve caduta nella notte ha reso pressoché impossibile la vita ai piloti destinati a partire per primi nelle prove speciali di questa mattina, a causa ovviamente del fondo più lento. Neuville, quinto nella start list, ha invece potuto dare il 100% sin dalle prime battute, trovando una sede stradale più pulita: con la vittoria nella PS3 si è preso anche la leadership del rally, che ha mantenuto anche nella prova successiva vinta dal compagno di squadra norvegese, riportatosi a 3″7 e a sua volta favorito dall’ottava posizione di partenza.

La tanto attesa Toyota occupa attualmente la terza posizione, neanche a dirlo, con il pilota situato più indietro nell’ordine di partenza. Sicuramente Esapekka Lappi avrà pensato agli insoliti benefici dovuti al suo dritto nell’ultima speciale del Rally di Montecarlo, che gli è costato due posizioni nell’ordine d’arrivo ma anche due apripista in più per le sette frazioni odierne. Il pilota della Yaris #9 insegue Neuville a 5″3 dopo avere colpito un ostacolo nella PS4, senza gravi conseguenze.

Appena giù dal podio, a sorpresa, le Citroën del rientrante Mads Østberg e di Craig Breen. Tra il norvegese e l’irlandese si è già scavato un piccolo solco profondo 7″6 e il primo ha dimostrato anche una buona velocità di adattamento alla C3, oltre ad essere stato a sua volta favorito dalla starting list visto che a Montecarlo non ha nemmeno corso. Alle spalle delle rosse di Satory ci sono le altre due Toyota, con Latvala e Tänak: l’estone è stato capace di vincere sia la superspeciale di ieri sera che la PS2, ma alla lunga ha dovuto soccombere alle difficoltà del terreno lamentando anche una cattiva preparazione degli ultimi sei chilometri della PS4; il ritardo delle due Yaris salite sul podio nel Principato non è comunque irrecuperabile, dal momento che il vincitore in carica del Rally di Svezia è lontano 17″ da Neuville e Tänak lo segue a ulteriori 2″4 di distacco.

Ottavo Hayden Paddon, che sembra essere rimasto fermo al 2018 con le reiterate difficoltà nel prendere il massimo che ha da offrire la sua Hyundai. In difficoltà generale le Ford, con Teemu Suninen solo nono mentre Ogier ed Evans sono addirittura fuori dalla top ten: il cinque volte iridato sta lottando contro le terribili condizioni del terreno che il ruolo di apripista comporta, mentre il gallese ha subito una foratura nella PS4 perdendo più di un minuto; la rimonta si fa difficile soprattutto per Ogier, visti i 47″7 già accumulati nei confronti del leader. Tra le vetture statunitensi si trova Kris Meeke, decimo e a sua volta alle prese con le difficoltà del fondo.

Risultato a sorpresa in WRC-2, con il giapponese Katsuta Takamoto che sta decisamente mettendo in pratica gli insegnamenti del maestro Tommi Mäkinen. Al volante della sua Ford Fiesta R5, Takamoto è riuscito per ora a lasciarsi alle spalle le Škoda ufficiali di Veiby e Tidemand, distanti rispettivamente 1″1 e 2″6 e intervallate dalla Fabia R5 privata di Janne Tuohino, nonché la Hyundai di Jari Huttunen che occupa la quinta piazza a 2″9. Poco distante anche l’altro allievo del quattro volte iridato, e figlio d’arte, Hiroki Arai, distante 10″8 dal compagno di squadra e connazionale. Poco in evidenza Umberto Scandola, che al momento sta lottando per un piazzamento in top ten di categoria. 

Testa a testa svedese in WRC-3/JWRC, con Dennis Rådström e Emil Bergkvist attualmente appaiati in cima alla classifica. Terza piazza per l’estone Torn davanti all’ucraino Protasov, che non concorre per il mondiale junior, poi Julius Tannert. Fuori dalla zona punti, al momento, sia Bottarelli che Oldrati.

Il giro pomeridiano, con la ripetizione delle tre prove mattutine seguita dal primo passaggio su quella che domenica sarà la Power Stage di chiusura, prenderà il via alle 13:41.

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