Moto3 | GP Valencia: si fa la storia al Ricardo Tormo, Can Oncu vince al debutto

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Tempo di lettura: 4 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
18 Novembre 2018 - 12:34
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Strano che, a mondiale Moto3 chiuso, la Storia sia stata fatta proprio nell’ultima gara a Valencia. In condizioni difficili tra pioggia e freddo, che hanno indotto all’errore tantissimi vincitori e non della classe leggera, a vincere è Can Oncu, la wildcard debuttante qui a Valencia dopo il titolo conquistato nel mondiale della KTM Rookies Cup. Un successo che vale molto: è la prima vittoria di un turco nel Motomondiale, la prima vittoria di un debuttante nella classe leggera da Suzuka 1991 (Noboru Ueda su Honda) e un successo che lo fa diventare il più giovane vincitore nella storia del Motomondiale (quindici anni, tre mesi e ventidue giorni). Un successo che poteva anche svanire a poche curve dalla fine, quando la KTM del turco s’è imbarcata pericolosamente in curva 6. Podio completato da Martín, bravo a rimontare fino alla piazza d’onore, e John McPhee. Fabio Di Giannantonio, quarto, ringrazia Bezzecchi per l’ennesimo zero raccolto dal pilota Prüstel GP, a seguito di una caduta in curva 4.

LA CRONACA

Prima del via giungono le notizie della retrocessione in griglia di sei posizioni per Gabriel Rodrigo per l’incidente in Australia con Bezzecchi e la partenza dai box di Philipp Öttl. Condizioni di bagnato e pioggia leggera per i piloti della Moto3, come previsto all’inizio del weekend.

Alla partenza Tony Arbolino sfrutta bene la pole position e si porta al comando seguito da Marco Bezzecchi e da Can Oncu, subito nelle posizioni che contano. L’ecatombe della classe leggera inizia già da curva 4, dove Suzuki cade travolgendo Canet e Dalla Porta; pochi secondi dopo anche la seconda moto del team Estrella Galicia, guidata da Alonso Lopez, scivola alla curva Ángel Nieto, riuscendo quantomeno a ripartire.
Sono solo quattro di una sequenza di cadute piuttosto lunga.

Martín dal via recupera tre posizioni, dopo anche un sorpasso al limite su Fernandez in curva 11. Anche il suo compagno Di Giannantonio va all’attacco su Ramirez in curva 1, portandosi in top five. Nel secondo giro Oncu si prende il primo grosso rischio della gara in curva 6, perdendo il posteriore ma salvandosi grazie alla via di fuga in asfalto. Non va altrettanto di lusso a Foggia, giù al secondo giro e incapace così di superare Masia in classifica come miglior rookie dell’anno. Cade anche Binder alla Terol.

Il primo colpo di scena importante è al terzo giro: Bezzecchi, nel tentativo di rimanere agganciato al connazionale Arbolino, perde il posteriore alla 4 e finisce nella ghiaia. L’italiano riesce a riprendere la moto ma ritorna staccato oltre la zona punti. Questo permette a entrambi i piloti del team Gresini di entrare nei primi cinque, ed entrambi in lizza per il podio nonostante un distacco già importante sui due leader; giù anche Fernandez alla 6.

Tony Arbolino guida ora con 2.2 secondi di vantaggio sul debuttante turco, e l’elastico tra i due sembra premiare l’italiano che guadagna giro dopo giro fino ad avere circa tre secondi di gap. La coppia Gresini è ora terza e quarta dopo il sorpasso su McPhee, mentre alle loro spalle cade Arenas nella solita trappola della curva Terol. Bez intanto è 17°.

Il secondo momento topico della gara arriva pochi giri dopo: con la stessa dinamica di Bezzecchi, Arbolino cade alla 4 ma al contrario del compagno non riesce a riprendere la sua Honda, terminando in disperazione il suo Gran Premio. Adesso gli unici avversari di Oncu sono la tensione (che ai box, col fratello Deniz, è palpabile) e Jorge Martín, che approfitta di un errore di Di Giannantonio alla 14 per guadagnare la seconda posizione. Nel frattempo si assiste alla doppia caduta dei piloti Prüstel GP, con Kornfeil giù alla Champi Herreros imitato da Bezzecchi pochi istanti dopo; l’italiano, con la carena che tocca il fondo, persiste e continua nonostante la situazione pericolosa.

La caccia di Martín alla testa è infruttuosa, e il distacco rimane sugli otto secondi senza che il turco mostri il minimo segno di cedimento (doppiando anche il compagno Binder, caduto nel secondo giro). I giri cominciano a calare e si arriva all’ultima tornata che è apparentemente una formalità, ma Oncu fa prendere un coccolone a tutti quanti quando rischia nuovamente l’highside in curva 6, salvandosi per il rotto della cuffia.

In piedi sulle pedane Can Oncu va a vincere la sua prima gara in carriera al primissimo tentativo, seguito a distanza da Martín e da McPhee, che aveva superato la seconda moto di Gresini intanto. Il quarto posto comunque basta a “Diggia” per ottenere la piazza d’onore nel mondiale, con un uno-due del team Gresini per la gioia dell’ex-pilota italiano. Chiude la top five Enea Bastianini.

Qui i risultati di questo GP storico e la classifica iridata finale.

Fonte immagine: Internet (per segnalare il copyright info@passionea300allora.com)

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