Moto3 | GP Catalunya: doppietta italiana Bastianini-Bezzecchi

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Tempo di lettura: 4 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
17 Giugno 2018 - 12:18
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Il Gran Premio di Catalunya 2018 classe Moto3 si potrebbe paragonare a una Royal Rumble: una gara a eliminazione dove a trionfare non è stato tanto il più veloce, ma il migliore sul piano strategico. Costui è stato il poleman Enea Bastianini, che vince la sua prima gara della stagione rompendo un digiuno durato da più di un anno, dal GP del Giappone del 2016. La festa per il nostro tricolore è stata completata dal secondo posto di Marco Bezzecchi, il quale risultato sa molto di vittoria considerando gli avvenimenti accaduti.

Tra questi, la caduta clamorosa di Martín mentre guidava il GP autorevolmente: il pilota Gresini è caduto alla 9 mentre cercava di allungare su Tatsuki Suzuki che era secondo, e per evitare un riaggancio degli inseguitori. L’errore sembra esser nato da alcuni problemi di chattering, ma in ogni caso questo terzo zero di campionato rende difficile la rincorsa di Martín al suo primo mondiale. Il compagno Di Giannantonio è giunto solo nono dopo esser sprofondato addirittura in 26a posizione nelle prime battute, ma il risultato gli permette di ottenere il secondo posto nella generale.

LA CRONACA

Al via Jorge Martín scatta perfettamente dalla seconda casella mentre è pessimo lo scatto di Bastianini che scende in quinta posizione. Sin dal primo passaggio, Martín tenta la fuga inseguito solo da Suzuki con la Honda del team SIC58, che rimarrà in quella seconda posizione per diversi giri senza tentare un attacco. Ai margini della top ten, Di Giannantonio passa Bezzecchi per il nono posto alla 11, e alla stessa curva cadono Darryn Binder e Dalla Porta.

Il duo davanti già al terzo passaggio ha due secondi di margine sul gruppetto in lotta per il terzo posto, che vede protagonisti Bastianini, Masia, McPhee, Canet e altri ancora. Di Giannantonio al quarto giro lascia questo gruppo per una perdita di posteriore alla 5, scendendo in 26a piazza. Nelle retrovie cade Masaki.

I due davanti, a quanto pare su gomme medie, aumentano il loro distacco fino a 2.7 secondi, approfittando della lotta feroce più indietro. La situazione però sembra ribaltarsi nel corso dell’ottavo giro, quando Bastianini si mette stabilmente davanti e accorcia le distanze dai due fuggitivi sotto ai due secondi. E’ in questa fase della gara che avviene il colpo di scena più importante: Martín cade alla 9 mentre tentava lo strappo su Suzuki, non riuscendo a riprendere la moto e la corsa; Suzuki si ritrova così in testa, ma senza un passo veloce come quello del #88.

La fuga finisce al decimo giro per il nipponico, e davanti inizia così una lotta tra Masia e Bastianini, inseguiti da altri nove piloti. Bezzecchi, con in mano una chance d’oro per guadagnare punti, va largo alla 1 perdendo diverse posizioni durante la lotta con Aron Canet, anche lui con un’occasione ghiotta tra le mani per ottenere punti.

Quest’occasione per il pilota del team Estrella Galicia sfuma a 6 giri dal termine: Arenas sfrutta la scia per tentare un attacco alla Repsol mettendosi al fianco di Canet, che in staccata si sposta verso destra in maniera abbastanza decisa; il contatto è inevitabile oltre che tremendo e sbatte fuori l’incolpevole Bulega, autore fino a quel punto di una gara ottima. Tutti e tre si sono mossi dopo l’incidente, col solo Canet che ha riportato dei dolori alla spalla destra.

Purtroppo gli incidenti nel gruppo di testa non sono ancora finiti: due giri dopo Migno si porta al comando in fondo alla 1 e Masia, per cercare di mantenere una buona posizioni, stacca fin troppo tardi. La KTM #5 fa quasi uno slalom tra Bezzecchi e McPhee per evitare il contatto, ma stende clamorosamente il compagno di Arenas che perde l’occasione di fare un altro ottimo risultato. In testa rimangono così cinque piloti: Bastianini, McPhee, Rodrigo, Bezzecchi e Suzuki.

L’ultimo giro è un capolavoro strategico di Bastianini, che si mette al comando davanti a Rodrigo e spinge forte, impedendo all’argentino qualsiasi risposta o attacco. Delle indecisioni del pilota RBA ne approfitta proprio Bezzecchi, che in chiave campionato guadagna 20 punti preziosissimi battendo in volata (per soli tre millesimi) Rodrigo. Quarto McPhee davanti a un solido Suzuki, mentre più indietro di cinque secondi Toba chiude sesto dopo una lotta con Dennis Foggia (nono).

In campionato, la giornata perfetta di Bezzecchi gli permette di guadagnare punti preziosissimi: lo “Scorpione” sfonda il muro dei 100 punti salendo a 103, con ben 19 di vantaggio su Di Giannantonio e 23 su Martín. Bastianini sale al quarto posto dopo i suoi tre “zeri”, ma dopo sette round 35 punti di ritardo dalla testa sembrano parecchi; Canet è quinto a -42.

Qui i risultati di questa gara pazza e la classifica di campionato.

Fonte immagine: motogp.com

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