Lewis non cede, Seb ci prova, Nico rosica, Kimi la solita sfiga

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Tempo di lettura: 3 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
28 Marzo 2015 - 14:25
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Nel titolo non ci stava, ma un ringraziamento a chi si ostina a far correre le F1 in questi orari in Malesia è d’obbligo. Quando Bernie, anni fa, parlava di pioggia artificiale, alla fine ha trovato il metodo naturale senza cacciare un dollaro per uno zampillo.

Detto questo: Hamilton in questo inizio d’anno sembra totalmente e molto più in controllo rispetto all’anno scorso. A parte il look da rapper piuttosto rivedibile, con improbabili oggetti portati intorno al collo per i paddock, quando sale in macchina al momento non ci sono problemi particolari a stare in testa. Se consideriamo che ha saltato parte delle prove libere del venerdì, la pole di questa mattina è un segnale importante. Bisogna vedere se domani (pioggia permettendo) sarà in difficoltà visti i giri in meno del venerdì.

Al contrario, il buon Nico sembra in “rosicatio” mode. L’inverno, oltre a portargli il nuovo arrivo in casa, pare avergli portato anche la consapevolezza di non averne abbastanza per tenere il ritmo del compagno. Pare un po’ scocciato nelle dichiarazioni, a tratti anche sbruffoncello, quando fino a qualche mese fa aveva quel che del lord…in versione tedesca. Prendere paga da Lewis ci sta anche, prenderla dalla Ferrari deve essere stato indigesto. Curioso come prima dica che spera in una Ferrari più vicina, per poi dichiarare che il risultato di oggi è più di Vettel che della Ferrari.

Ferrari che, comunque, si è mostrata all’altezza della situazione anche in condizioni miste. Sinceramente non credevo che Sebastian potesse mettere la rossa in seconda fila. Oltre a questo, c’è stato il concreto rischio che la portasse anche in prima posizione, se non fosse stato per un paio di scodate che possono aver creato quei 74 millesimi di svantaggio. C’è però da restare con i piedi per terra. Sul passo gara la Mercedes pare ancora davanti, anche se la SF15-T ha dimostrato oltre ad un buon passo un ottimo consumo gomme. Sebastian è in forma, forse già alla seconda gara qualche tifoso ferrarista avrà dimenticato gli insulti al ditino marchiato Red Bull.

A Kimi la palma della sfiga di inizio stagione. Anche a questo giro un venerdì con tempi impressionanti nel long run, ma poi è arrivata in questo caso la qualifica a rovinare tutto. Più che un errore credo sia stata una coincidenza di fattori a determinare l’esclusione dalla Q2 di questa mattina. Prima dell’ultima curva la distanza da Ericsson era siderale, poi all’improvviso lo svedese e altre due macchine di fronte si sono piantate. Kimi è rimasto nel panino tra la Sauber e la Mercedes di Hamilton, ed è stato costretto ad accelerare per non farsi passare dall’inglese. Sepang, comunque, non è Melbourne, le possibilità di sorpasso (vista anche la PU Ferrari) ci sono, quindi non resta che sperare in una buona partenza e in un buon recupero.

La gara partirà un’ora prima rispetto all’anno scorso. Basterà per scongiurare cataclismi, tuoni e fulmini? Mah… evidentemente Suzuka 2014 non ha insegnato molto.

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