Le 10 Pillole del Gp di Russia 2014 – #ForzaJules

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Tempo di lettura: 4 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
12 Ottobre 2014 - 22:25
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Avevo due opzioni per le Pillole relative a questa gara. Rinunciare ancora a scriverle o scriverle in modo completamente diverso. Sinceramente, la voglia di cercare degli spunti ironici non c’è assolutamente, e cercare controvoglia il modo di far ridere, in un momento in cui da ridere c’è veramente poco, sarebbe controproducente. Spero, tra tre settimane, di poterlo fare più serenamente.

Ho deciso quindi di scrivere delle Pillole con un tono diverso, trascurando una gara della quale ci sarebbe comunque poco da raccontare.

La foto di copertina è dedicata, appunto, all’argomento delle Pillole di questa edizione.

Andiamo.

1 – Una sola vettura: la Marussia avrebbe potuto scendere in pista con la macchina preparata per Jules. Alexander Rossi era stato inserito nella entry list ufficiale del weekend, ma alla fine il buon senso ha fatto sì che si optasse per lasciare la sua vettura nella sua parte di box. Con il suo numero sul muso, l’hashtag #JB17 sui fianchi.

2 – La numero 17 nel box: l’immagine è triste, molto, ma sintetizza il bene di tutto il team Marussia nei confronti di Jules. La sua monoposto è stata rimontata da zero pochi giorni dopo il disastro di Suzuka, e le è stato messo in moto il motore, come se fosse pronta per scendere in pista. Un gesto sincero, bello e significativo.

3 – Il coraggio di Max: lo prendiamo spesso in giro perché è quello che solitamente chiude il gruppo, e perché proprio da Jules ha preso tanta paga. Ma scendere in pista dopo che il tuo compagno, quello con cui condividi il box, ha subìto un incidente del genere, ed essere l’unico in squadra a farlo perché si è rinunciato a portare in pista la seconda vettura, è comunque un gesto che denota parecchia forza d’animo. Bravo Max.

4 – I volti in conferenza stampa: la conferenza stampa di Giovedì è stata un inno alla non voglia. Piloti dai volti tirati, poca voglia di parlare, voci affrante. L’ho detto a qualche amico, ero preoccupato che alcuni di loro non fossero pronti psicologicamente per tornare in pista a così pochi giorni di distanza dal dramma del Giappone. Per fortuna è andata bene.

5 – Sutil: in questa settimana ho pensato parecchio, e non solo io, ad Adrian Sutil, testimone oculare della tragedia. Non sarà facile per lui dimenticare quei momenti e sono negli occhi le immagini e i fotogrammi che lo ritraggono più volte con le mani nei capelli, accortosi di quello che era successo. E’ stato esemplare nel non voler raccontare quello che ha visto, chiedendo solo rispetto per Jules.

6 – Un adesivo per tutti: bella, sentita ed accolta da tutti l’iniziativa di Jean-Eric Vergne, che in settimana ha ideato e portato in pista l’adesivo che tutti conosciamo, “Tous avec Jules #17”, che è stato applicato sui caschi e sulle vetture di tutte le categorie che sono scese in pista in questo weekend. Anche se idealmente, Jules ha accompagnato tutti i suoi compagni d’avventura in questa tre giorni.

7 – Un podio da dedicare: l’aveva scritto su Twitter dopo le qualifiche. Lello Marciello voleva fortemente un podio in GP2 da poter dedicare al suo sfortunato compagno nella Ferrari Driver Academy. L’ha voluto, l’ha cercato, l’ha trovato. E gliel’ha dedicato una volta salito sul suo gradino e ricevuta la coppa. Bravo Lello, missione compiuta.

8 – Le lacrime in diretta: il paddock è anche di giornalisti e addetti ai lavori. E anche per loro non dev’esser stato facile commentare questa gara a pochi giorni di distanza. Le lacrime trattenute a stento da Federica Masolin su Sky poco prima della conferenza stampa del Giovedì lo provano. Sono professionisti, nel lasciarsi andare in questi casi non c’è proprio niente di male, solo la dimostrazione di quanto sia ben voluto Jules da tutti.

9 – #ForzaJules: l’hashtag su Twitter per inviare un messaggio di incoraggiamento a Jules è stato utilizzato da migliaia di tifosi in tutto il mondo. Ricorda, tristemente, il #KeepFightingMichael che campeggia sulle Mercedes di Hamilton e Rosberg dall’inizio dell’anno. Due “Ferraristi” accomunati da una disgrazia. Il primo, Michael, si sta piano piano riprendendo. Anche se sarà durissima, manteniamo una speranza che anche Jules possa compiere un miracolo.

10 – Jean-Eric: e la frase più bella del weekend è proprio dell’ideatore degli adesivi in sostegno di Jules, Jean-Eric Vergne: “Ha marcato punti con una Marussia e questo era impossibile…L’impossibile lo sa fare e spero lo farà ancora”.

E lo spero anche io. Lo speriamo tutti.

#ForzaJules

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