Le 10 Pillole del Gp di Gran Bretagna 2013

F1GP Gran BretagnaPillole
Tempo di lettura: 9 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
1 Luglio 2013 - 13:45
Home  »  F1GP Gran BretagnaPillole

C’era una volta uno sport chiamato Formula 1. Nel quale alcuni cavalieri del rischio saltavano su un filo e, come equilibristi, camminavano nel vuoto di un dirupo, con maestria e coraggio. Il filo era quello dei 300 all’ora, il dirupo la morte dietro l’angolo. Gli appassionati attaccavano gli occhi sui loro idoli, e ancora adesso raccontano a figli e nipoti le gesta di uomini ai quali, in alcuni casi, la vita ha permesso di poter raccontare ancora oggi quei momenti. Mentre in altri non ha avuto pietà lasciando alla memoria degli appassionati le loro imprese storiche, che toccano il cuore a decenni di distanza. In bianco e nero, magari.

Tra 20, 30 anni, quelli che vivono la Formula 1 attuale, ammesso che si ricordino ancora di averla seguita, racconteranno ai loro figli e nipoti la fine ingloriosa di uno sport motoristico ad opera del vil denaro, che azzerando la competizione e ambendo unicamente agli introiti televisivi e degli sponsor, ha creato un mostro nel quale vince chi riesce ad arrivare al termine della corsa senza che le gomme esplodano. Un mostro nel quale entrerà in vigore la patente a punti, come nelle strade di tutti i giorni. Un mostro che non si interessa più del contenuto ma del contenitore e che lascia l’amaro in bocca a chi è vissuto a cavallo di questo cambiamento. In Full HD.

Un Gran Premio Esplosivo, senza dubbio.

Il Gp di Gran Bretagna verrà ricordato come la sòla più grande. Anche più di Indianapolis 2005, quando almeno per pubblica decenza le squadre gommate Michelin non scesero in pista. Tra gomme ad orologeria che scoppiano, piloti che se la fanno addosso ogni volta che salgono su un cordolo e ladri vestiti di grigio che si portano via i resti delle Pirelli, Nico Rosberg porta a casa la seconda vittoria di stagione. Meritatissima. Perchè è solo una coincidenza che i due successi siano arrivati dopo 1000 km di test. Certo.

Foto di copertina dedicata all’unico modo rimasto in F1 per sperare nel miracolo. Esorcizzare la sfiga con preghiere tecnologiche. E, a posteriori, la supplica della Lotus è stata premiata. Mamma mia.

Via alle Pillole!

1 – ‘La PZero’: no, non è il nome della gomma Pirelli per la Formula 1. Ma quello del nuovo botto di Capodanno che è stato approvato ieri sera per direttissima in quel di Napoli. Infatti, il Pallone di Maradona aveva la sua età, e da tempo si cercava una valida alternativa da portare sul mercato. La tecnologia, poi, fa passi da gigante. Sarà possibile controllarlo da remoto per non perdersi un momento della deflagrazione. Pauroso.

2 – Nico Rosberg: “Attendere il cadavere del nemico” è il motto del biondino, che di cadaveri sul fiume ne vede passare addirittura due. Lui infatti, oltre a portare a passeggio la Mercedes non fa altro. Ci pensano la Pirelli P Zero Explosion di Hamilton, il cambio in legno di Vettel e il test di Barcellona a regalargli la vittoria. L’unica preoccupazione? I dolori di stomaco a fine gara dopo essersela fatta sotto ad ogni cordolo, ma quello è stato un virus che ha colpito tutti.

3 – Sebastian Vettel: passeggia tranquillo giocando con il suo tab sulla sua Red Bull quando, dopo aver scampato anche lui l’esplosione per pochi secondi, le notifiche di Facebook arrivano a centinaia con le gufate di migliaia di tifosi Ferrari, che lo accusano di avere più culo che anima. Decide allora di accontentarli, ma a modo suo. Mentre i “rossi” sperano nella deflagrazione di tutte e 5 le Pirelli (quella di scorta compresa) e nella scomparsa istantanea del team Red Bull, lui si ritira per colpa del cambio. Neanche la soddisfazione di vederlo saltare in aria, gli dà.

4 – Fernando Alonso: fateci caso: tranne Vergne, tutti i fortunati possessori di una Pirelli Explosion erano classificati davanti a Nanduzzo al momento dello scoppio. Non vi viene in mente nulla? SI’! LUI! Il KO Wireless release 4.0 è stato fatto esordire in Gran Bretagna, alla luce dei disastri degli aggiornamenti Ferrari. Nelle interviste post gara dice che la fortuna è una ruota che gira e che questa volta il fortunato è stato lui. La sera, al riparo da occhi indiscreti, Fernando si lustra il giochino mentre scrive una mail al fornitore. “Ok, è andata bene, funziona da Dio, ma forse forse l’abbiamo fatto un po’ troppo scenico a questo giro!”. E anche starato. Povero Jev.

5 – Lewis Hamilton: la seconda gomma esplosa dell’anno, dopo quella del Bahrain, gli permette di salire nella prestigiosa classifica “Pirelli Explosion Award”. Poco importa se fosse primo, a casa sua, dopo una Pole Position dalle proporzioni stratosferiche visto il distacco rifilato al biondino. Ripartito dal fondo va quasi a riprendersi il podio, dimostrando che i test di Barcellona (dove le Mercedes avevano preso solo 40 secondi) non sono serviti a niente…Ormai qui siamo alla roulette russa. Avanti così, che ancora un po’ altro che roulette, finiamo in roulotte.

6 – Felipe Massa: Felipino invece, nel campionato “Pirelli Explosion Award”, continua imperterrito la sua rincorsa al titolo. Ricordiamo che, oltre alle esplosioni delle gomme, viene assegnato anche un piccolo bonus ad ogni botto. E qui, nelle ultime tre gare, Felipe ha piazzato 4 mine pesantissime per il campionato. Peccato perchè, vista la partenza a fionda e il recupero nel finale, chi si era giocato la numero 4 a podio avrebbe potuto regalarsi un’ottima domenica. Si ricorda però che la lesa maestà non è ammessa, soprattutto in partenza..E via di KO Wireless!

7 – Sergio Perez:: lui, nel PEA (“Pirelli Explosion Award”), ottiene un bonus per aver sfondato due gomme durante il weekend. E fa un bel balzo in classifica. La potenza del KO Wireless si è espressa ai suoi massimi livelli quando Nando si è trovato alle spalle della Mclaren. E qui (parentesi seria), immaginate solo se invece che la posteriore sinistra fosse scoppiata in faccia ad Alonso la posteriore destra. Ma tanto, i pagliacci della FIA pensano alla patente a punti, non ai punti in testa che potrebbero prendersi quelli che rischiano la pelle anche per le loro belle facce di bronzo.

8 – Esteban Gutierrez: la pecora nera del gruppo. Nel teatrino delle posteriori sinistre che scoppiano, lui fa il brillante distruggendo l’anteriore sinistra per mettersi in mostra e godere delle telecamere, spezzando la catena magica dopo 3 esplosioni. Invece, la fantasia del messicano non viene gradita dai piani alti, tanto che non ci degnano nemmeno di un replay per apprezzare in Full FD i riccioli di Pirelli che arrivano alla stratosfera. La strafottenza dei principianti, proprio. Da togliergli la superlicenza.

9 – Mark Webber: per iniziare ad immedesimarsi nella sua nuova avventura in Porsche nel 2014 (a proposito, non poteva decidere nel momento migliore visto l’andazzo) decide di provare una partenza..a velocità Porsche. Centrato anche da uno a caso (Grosjean), finisce 14° al primo giro. Tra scoppi, frizzi e lazzi, va quasi a riprendere il biondino al primo posto. Spettacolare sul podio, quando dice di non ricordare nemmeno dove si corre tra una settimana. Della serie “finisca presto l’anno..”. Idolo.

10 – Jean-Eric Vergne: pillolina anche per lui, che nel tentativo di recuperare terreno vive per un attimo la soddisfazione di trovarsi davanti alle due Lotus. Per un attimo, appunto, prima che anche lui rimanga vittima dell’esplosione farsa. Oltre al danno la beffa, visto che il danno è abbastanza grave da costringerlo più avanti a ritirarsi. Un applauso di consolazione, nella speranza che questo schifo termini il prima possibile.

Fuori Concorso – Bernd Maylander: prima che entri in pista, viene raccomandato anche a lui di essere gentile con le gomme, non saltare sui cordoli, non frenare o accelerare troppo. Ve la immaginate, altrimenti, una Safety Car su tre ruote? Il nostro, però, non si fa intimidire e guida con assoluta dolcezza la sua SLS, che rimane sul tracciato senza problema alcuno. Nelle difficoltà i migliori vengono a galla, d’altronde.

MENZIONI SPECIALI

La patente a punti: e mentre la farsa cosmica si palesa a Silverstone, i panciotti svaccati della FIA approvano le seguenti penalità per il 2014: lancio della sigaretta dal finestrino: 1 punto. Utilizzo spropositato del clacson di notte: 2 punti. Parcheggio in seconda fila: 3 punti. Fari non omologati: 2 punti. E così via. Perchè alla FIA si pensa alle cose serie. Mentre i piloti rischiano di prendersi gomme in faccia. Capito, come siamo messi male?

Indianapolis e Silverstone: il destino è beffardo. Perchè le due figure più vergognose della F1 sono arrivate non tanto in India o in Cina, dove potrebbero pensare che lo scoppio delle gomme sia una norma a regolamento, ma ad Indianapolis e Silverstone, dove di norma il pubblico capisce cosa sta succedendo ed è un attimo più esigente. Uno spettacolo davvero avvincente, che immagino spingerà molti a investire mezzo stipendio nel GP del 2014.

I detriti misteriosi: come dicevo ieri, incredibile la puntualità con la quale la Pirelli ha parlato di detriti misteriori apparsi magicamente sul tracciato di Silverstone. Roba che neanche 007. Manco spuntassero chiodi a tre punte dall’asfalto appositamente per tagliare le gomme.  E noi dovremmo credere a tutto questo?

Scappa, scappa! Meravigliose anche le scene dei tecnici Pirelli, con sacco contenente gomma sfondata, che corrono per il paddock verso il tendone del fornitore per i controlli. T’immagineresti certi inseguimenti giusto per Belen e compagnia bella, e invece ci siamo arrivati in Formula 1 per una gomma esplosa. Chapeau!

Le strategie Lotus: anni e anni a prendere per i fondelli il vizietto di alzare il gomito di Raikkonen. Ma vogliamo parlare del suo team, che in due anni non ha probabilmente azzeccato una-strategia-una? Premio Nobel per l’intelligenza a chi ha lasciato il biondo con gomme usate in mezzo a tutti gli altri che le cambiavano. Se Kimi beve tanto, i suoi ingegneri si fumano i gas di scarico.

Fia Action for Road Safety

30.06.2013- The Safety Car

Immaginate i piloti DIETRO la Safety Car che leggono la presente frase, mentre scoppiano gomme a destra e a sinistra. Viene da ridere a crepapelle, anche se a pensarci c’è quasi da piangere.

Appuntamento tra 7 giorni per le Pillole Crucche. Speriamo in bene.

Leggi anche

Il calendario completo del mondiale 2024

Tutte le ultime News di P300.it

È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.

LE ULTIME DI CATEGORIA
Un Commento su “Le 10 Pillole del Gp di Gran Bretagna 2013”
AleMans dice:

Hembery si è estinto… vediamo se si porta con lui anche Stella-ina-ina.

Lascia un commento

Devi essere collegato per pubblicare un commento.

COLLABORIAMO CON

P300.it SOSTIENE

MENU UTENTE

REGISTRATI

CONDIVIDI L'ARTICOLO