Le 10 Pillole del GP del Giappone 2015

F1GP GiapponeGran PremiPillole
Tempo di lettura: 5 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
30 Settembre 2015 - 11:30
Home  »  F1GP GiapponeGran PremiPillole

Per risollevare le sorti di una F1 sempre più in decadenza non bastano più le idee scellerate della Federazione. Si passa direttamente a chiamare in causa i poteri soprannaturali. In questo caso quelli dei Power Rangers, dai quali si sono recati i due omini della Red Bull Ricciardo e Kvyat per chiedere consulto come da immagine di copertina.

Non si sono resi conto, però, che la consulenza sarebbe costata loro una macumbra per il Gran Premio. Il cui vincitore è ancora ignoto dato che la regia, ancora adesso, sta mostrando a ripetizione immagini delle Mclaren Honda opportunamente alleggerite della traccia audio, per non far sentire al pubblico gli insulti satanici di Button e Alonso.

Via con le Pillole:

1 – Lewis Hamilton | La discrezione (o il menefreghismo) con cui sbatte fuori il biondo in partenza è da re degli arroganti. “La linea interna era mia, fine”. 41 vittorie come Senna, quasi tre mondiali come Senna. Ma Senna non si è mai tinto di biondo, e questo va a sfavore del brasiliano…!

2 – Nico Rosberg | La partenza a rilento è stata attribuita ad un problema di temperature alla power unit. Non quella montata sulla Mercedes, semmai quella montata nella scatola cranica del biondo, che quando dice di credere ancora nel mondiale non si prende sul serio manco lui.

3 – Max Verstappen | Il parcheggio a spina di pesce del sabato in mezzo al nulla è da campioni del mondo del “me ne sbatto le balle”. La domenica, anche qui, dà l’impressione che da un momento all’altro possa saltare in testa a chiunque. E con alcuni ci riesce non curante dei personaggi in questione, come i due Mclaren.

4 – Pastor Maldonado | Alzi la mano chi ha scommesso sul suo arrivo al traguardo a Suzuka. Pochi. Tra questi, alzi la mano chi ha scommesso che sarebbe andato a punti. Non la alza nessuno, ma anche se ci fosse qualcuno non sarebbe qui ad alzare mani ma a giocare impavidamente con i suoi zebedei alle Maldive per la vincita milionaria.

5 – Nico Hulkenberg | Il pilota con la scabbia, se ce ne fosse ancora bisogno, estrae dal cilindro un coniglio (ammalato anche lui) di quelli pregiati. Tredicesimo in partenza, sesto in gara dietro le Mercedes, le Ferrari e la Williams superstite. Incredibile a dirsi, meno a farsi. Ma lui può, anche da ammalato che nessuno vuole vedere manco da lontano.

6 – Fernando Alonso | Se non ci fosse bisognerebbe inventarlo. L’unico che in meno di 48 dice in sequenza che: non ha mai fatto un giro migliore in carriera a Suzuka come quello in qualifica. Che la Mclaren monta un motore da GP2 (e sia chiaro, c’è chi si indigna ma è ancora un complimento). Che i team radio dovrebbero essere privati. In modo da poter dire davvero che motore monta la Mclaren, magari…

7 – Sebastian Vettel | “Lasciatemi guidare” è il primo singolo della carriera da cantante di Sebastian Vettel. I proventi delle vendite servono ad acquistare beni di utilità sociale per i detrattori. Fazzoletti, macchinette della pressione, calmanti. Materiale consegnato direttamente da Seb durante la sessione autografi.

8 – Kimi Raikkonen | Lui non canta, non ride, ma quando parla (quel poco che si sforza) le dichiarazioni sono chiare, specialmente quando deve indicare che la qualifica è stata una “me**a totale”. Il pit stop da 1.8 secondi è da record ma lui non se ne accorge neanche, intento a guardare le foto del pupo sul display della Ferrari.

9 – Daniil Kvyat | Per movimentare un po’ l’ambiente decide di provare l’ebbrezza di un kamikaze andandosi a stampare a un minuto dalla fine delle qualifiche. Il brutto però arriva dopo l’incidente, cioè quando i primi sei della Q3 lo rincorrono per il paddock per non aver potuto tentare l’ultimo giro…

10 – Felipe Massa | Ci mancava il buon Felipe vecchia maniera. Quello che va a braccetto con la sfiga e si fida ciecamente di lei. Quello che appena fa un podio lo paga per due mesi con gli arretrati. Quello che i gatti neri si toccano quando passa per strada. Quello che abbiamo imparato ad apprezzare anche per questo.

Fuori concorso – Bernd Maylander | Si esalta come pochi quando al venerdì si deve girare con il gommone per le curve di Suzuka. Va in depressione quando al sabato torna tutto alla normalità e non può più dare spettacolo. Attende invano una possibilità la domenica, ma quei cattivoni in pista si mettono d’accordo e lo lasciano a bocca asciutta. Bistrattato.

MENZIONI SPECIALI

Il pubblico Giappo | Suzuka meriterebbe 15 Gran Premi all’anno solo ed esclusivamente per la passione che mette nel seguire le gare di F1. Gente in tribuna anche al giovedì, sotto l’acqua, in qualsiasi condizione. Semplicemente magnifici.

Sfruttamento minorile | Diluvia durante la sessione autografi e i genitori, furbi, mandano in avanscoperta i pargoli per ottenere quello che cercano dai piloti. Fossimo stati in Italia sarebbero stati denunciati dal MOIGE per sfruttamento di minori.

Hospitality da Bernie | La Lotus è messa talmente male che l’hospitality non c’è e meccanici e ingegneri sono anche senza mangiare. Ma ci pensa quella buon’anima (!!!) di Bernie a sfamare tutti e a quanto pare gratis. Vige il riserbo su quello che potrebbe aver chiesto in cambio da qui al 2025.

Mercedes boicottate |  La Mercedes si lamenta di non aver avuto abbastanza copertura televisiva durante il GP del Giappone. E dire che quando girava illegalmente a Barcellona un paio d’anni fa nessuno si lamentava di non avere telecamere a disposizione…

Arrivederci alle Pillole russe!

Leggi anche

Il calendario completo del mondiale 2024

Tutte le ultime News di P300.it

È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.

LE ULTIME DI CATEGORIA
Lascia un commento

Devi essere collegato per pubblicare un commento.

COLLABORIAMO CON

P300.it SOSTIENE

MENU UTENTE

REGISTRATI

CONDIVIDI L'ARTICOLO