Le 10 Pillole del Gp del Canada 2014

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Tempo di lettura: 5 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
10 Giugno 2014 - 13:15
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Il Gran Premio del Canada si corre all’8 di Giugno, ma per gli effetti speciali potrebbe essere corso tranquillamente al 31 dicembre: botti (in tutti i sensi) e fuochi d’artificio rendono la gara sull’isola di Notre Dame un ottimo spot per lo spettacolo. Peccato che per questo sia necessario che le Mercedes vadano arrosto. Effettivamente, il mondiale senza di loro sarebbe favoloso. Chissà se Bernie ha colto.

Foto di copertina dedicata al limite di velocità che dovrà rispettare il solo Felipe Massa dall’Austria in poi, se gli verrà ridata la patente.

Via con le Pillole:

1 – Daniel Ricciardo: i dentisti dell’Australia tutta sono avvisati. Dopo la prima vittoria in Formula 1 del cangurone, i 32 denti di cui è dotato il nuovo idolo delle folle non bastano più. Si stanno studiando in galleria del vento i primi prototipi di protesi a 64 denti, in carbonio. Presentazioni e scelta da parte del diretto interessato in Austria, tra due settimane.

2 – Nico Rosberg e Lewis Hamilton: attivano anche i razzi fotonici per starsi davanti l’un l’altro con il risultato di mandare in pappa le due Mercedes, esattamente nello stesso giro (evidentemente sono perfette anche nel rompersi), ottenere un ritiro e regalare la gara agli avversari, per la gioia Wolff & C. La tattica perfetta per riaprire il campionato. Andate avanti così per una decina di gare, grazie.

3 – Max Chilton: il numero 4 sulla vettura cosa starà a significare? Il numero preferito o il numero di stronzate delle quali si renderà protagonista durante l’anno? Nel secondo caso, c’è da stare attenti perchè due bonus se li è giocati in due gare, ma ne ha ancora due a disposizione. Raikkonen e Bianchi, intanto, ringraziano sentitamente.

4 – Sebastian Vettel: belli, belli i complimenti e l’abbraccione a Ricciardo sotto il podio. Ma nessuno ha visto che dentro la tuta portava un bel punturone di sedativo a lunga durata, prontamente infilato sulla scapola del cangurone.. “ridi ridi che ti faccio ridere ancora di più..”. Tra due settimane voglio vedere se lo troviamo, il Ric, in Austria. E se sì, in che condizioni..La zampata del campione può arrivare in qualsiasi momento.

5 – La Marussia di Bianchi: ok il contenimento dei costi, ok risparmiare sui pezzi, ma il modo in cui si è disintegrata la numero 17 contro il muretto mi ricorda i bei tempi in cui da bambino, pensando di essere un dipendente dell’EuroNCap, progettavo e sperimentavo crash test di qualsiasi tipo con le macchine fatte di Lego, lanciate a velocità inimmaginabili contro i muri.

6 – Felipe Massa: all’uscita dall’ospedale c’era ad attenderlo la polizia stradale canadese pronta a notificargli quanto segue: eccesso di velocità di 170 km/h oltre il limite consentito (130 km/h) con conseguente ritiro della patente, non rispetto della distanza di sicurezza dalla vettura che precede, omissione di soccorso, concorso di colpa nell’estensione del buco dell’ozono (ma sì, una in più). Felipe prova a spiegare che stava correndo una gara di F1 e non era su una strada urbana, ma niente da fare.

7 – Sergio Perez: lui, all’uscita dall’ospedale, trova Felipe Massa ansioso di ringraziarlo personalmente per avergli fatto provare una sensazione extrasensoriale, di quelle da ricordare a vita. Peccato che i cattivoni della security non lo facciano avvicinare, dicendo addirittura di averlo visto indemoniato e in preda a raptus di follia. E’ tutto affetto verso un collega, non capite niente.

8 – Fernando Alonso: profetica è la frase che pronuncia a margine del Gran Premio: “L’obiettivo è fare più punti della Red Bull per la classifica costruttori”. Punti Red Bull in gara: 40 (Vittoria + terzo posto). Punti Ferrari in gara: 9. Stai a vedere che se in Austria parla così della Mclaren vince Button?

9 – Kimi Raikkonen: quando ti prende lo sconforto e ti chiami Kimi Raikkonen, le alternative sono tre: 1) Vai a prenderti un gelato. 2) Ti infili in vie alternative e ti trovi dei cancelli chiusi davanti. 3) Ti metti a roteare in pista per fare almeno divertire il pubblico, vista la pochezza del mezzo. Altruista, dobbiamo riconoscerglielo.

10 – Nico Hulkenberg: “Vai avanti tu, che a me viene da ridere” dice al compagno Perez prima della gara. E infatti quello che ride, a fine gara, è lui, che per l’ennesima volta porta a casa i punti. Che si debba aspettare la chioma bianca per vederlo da altre parti è ormai certo.

Fuori Concorso – Bernd Maylander: il suo ingresso in pista durante il Gp del Canada solitamente è quotato 1.05 dalle agenzie di scommesse. Per l’occasione del duello Hamilton-Rosberg la quota era scesa a 0.90. Il problema è che c’è gente che ci ha puntato anche dei bei soldoni..!

MENZIONI SPECIALI

I tagli di chicane: ho un brutto presentimento. Vale a dire che Rosberg e Kvyat non siano stati penalizzati appositamente per testare il nuovo sistema pro-spettacolo della F1. Tre tagli di chicane a disposizione di ciascun pilota in ogni gara. Il passaggio all’asfalto delle vie di fuga è stato il primo passo, adesso si testa la soluzione, prossimamente Bernie darà il via al giochetto. Non ci leggono, vero?

Pista storica sempre garanzia: per un motivo o per l’altro, spesso le piste storiche sono garanzia di spettacolo ‘vero’, sia in pista che sugli spalti. Solo in Canada si è visto più pubblico che in 3 o 4 gare precedenti messe insieme. Vorrà pur dire qualcosa..

E sempre #KeepFightingMichael

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