Ecco la nuova Rossa

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Tempo di lettura: 6 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
20 Febbraio 2018 - 23:41
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Con incredibile anticipo riusciamo a svelare forme e dettagli tecnici della nuova Rossa di F1, che si chiamerà SF18-A. Eccola in questa foto trafugata con un incredibile lavoro di giornalismo d’inchiesta in tutta la sua bellezza.

La lettera A nel nome indica la voce #Aeroscreentuttochiuso: sì, perché chi se ne fotte dell’Halo, qui abbiamo visto gli ammerigani fare il mezzo cupolino e gliel’abbiamo copiato impunemente facendolo, anzi, completo.

Quando dall’oltreoceano hanno chiesto lumi la risposta è stata “Ah, ma la Indycar esiste davvero? E questo aggeggio l’avete fatto davvero anche voi? Pensavamo fosse tutta una bufala”. La solita furbizia all’italiana. Restassero gli altri con l’infradito (per chi è single) o il girello (per chi ha famiglia). Ma andiamo con ordine.

La monoposto 2018 sarà rossa. Si tratta di una novità di rilievo assoluto dopo anni in cui il bianco l’ha fatta da padrone nei cuori e nei sogni di tifosi grazie al suo peso inferiore rispetto al vetusto rosso corsa. Il Vintage, però, è tornato di moda da tempo e quindi ecco che la nuova frecciaros…ah no, quella è un’altra cosa ma insomma, la nuova macchina sarà tutta-tutta rossa. Anzi no. Sul tett… sul cofano motore si può notare qualche sprazzo di grigio topo di classe visto che il bianco ed il Banco sono saltati, le sigarette sono più innominabili del mondiale di Rosberg e quindi qualcosa si deve pur fare per raccimolare qualche quattrino. Ma c’è anche un di più: nel super reparto tecnologie cromatiche (il colorificio) hanno studiato un sistema tale per cui a comando il colore può tramutarsi in arancio Woking. Lo si vede chiaramente nella parte inferiore delle fiancate nella nostra foto spia. Il tutto per depistare l’avversario che, memore degli ultimi anni, potrebbe pensare erroneamente ad un doppiato in pista quando invece si tratta di un contendente a pieni giri. L’ala posteriore strizza l’occhio a chi soffre di problemi di memoria e torna nera come non succedeva da dieci an… no, forse quindici… no no, ven… insomma, un tempo era nera, ecco. Per sfruttare pienamente le potenzialità del DRS, tutta l’ala può scomparire sotto il bau… il diffusore, una chicca che solo i nostri super ingegneri italiani potevano inventare. 

Nel cuore d’Italia la sicurezza è al primo posto nelle priorità, e quindi come anticipato i tecnici hanno optato per una soluzione completamente diversa rispetto all’Halo (costruito dalla Chicco sulla base del girello) montato invece da tutti gli altri pecoroni. Non ci si è fermati però all’Aeroscreen provato negli States, qui le cose si fanno per bene ed allora ecco il cupolotto tutto chiuso per la massima sicurezza del pilota. A voi quindi #Aeroscreentuttochiuso, la soluzione del futuro. I vetri specchiati come nei migliori film gangster permettono al driver di guardare in cagnesco gli avversari, fare loro gestacci ed insultarli senza essere visto dalla direzione gara. In particolare il pilota numero 5 sarà a suo agio in questa nuova stagione. Grande il lavoro di affinamento portato avanti sugli specchietti. Saranno dotati di led interni per avvisare dell’arrivo degli ufo, dell’olandese volante, del compagno di squadra e di qualsiasi pericolo nel raggio di 75 km. 

Dopo quasi dieci anni tornano in voga i copricerchi aerodinamici di derivazione autoscontro con doppia funzione: pulire i flussi d’aria e disfare i cerchi altrui grazie a spuntoni azionabili a comando dal pilota che vincerà un nuovo concorso web settimanale. Sì perché da quest’anno entra in vigore il fuckboost: il pilota più insultato di Twitter nei giorni immediatamente precedenti al GP avrà la possibilità di sfogarsi ai danni di qualsiasi altro concorrente, deliberatamente e senza incorrere in sanzioni. Da questa prima immagine della nuova Rossa non è valutabile l’utilizzo di un assetto rake: si attendono infatti i primi test di Barcellona. È invece di derivazione autoscontro il fascione nero anteriore e laterale, utile ad evitare preoccupanti toccate in partenza. 

Incredibile anche lo sviluppo del muso: via il “pirillo”, o naso fallico (chiamatelo un po’ come volete), compaiono due prese d’aria frontali che portano aria fresca in abitacolo per favorire la sopravvivenza del pilota. Anche qui, come sulle fiancate, spicca il numero di gara. Da questa anteprima sono evidenti anche i due fari anteriori a led, capaci di illuminare fino a 150km di distanza, montati per la prima volta su una monoposto di Formula 1. Si tratta di un update specifico che verrà installato unicamente in occasione delle gare notturne per prevenzione, in modo da poter sopperire a qualsiasi bolletta della luce non pagata dagli organizzatori dei vari Bahrain, Singapore, Abu Dhabi.

E qui terminiamo con questa sommaria analisi tecnica di quanto l’esterno ci permette di vedere. Perché ciò che è davvero sconvolgente si trova sotto il tet… il cofano. Come anticipato i vetri sono specchiati, schermati, riflettenti, autopulenti, auto. Non solo per nascondere potenziali denunce o querele in caso di insulti ma anche i dettagli tecnici della monoposto. Dietro il pilota, infatti, si trova sì un V6 Ibrido con MGU-A,B,C,D fino ad arrivare alla Z, ma questo servirà unicamente a tenere in moto il comodo minifrigo automatico con bevanda a scelta. Basta borraccia di the che dopo 10 giri sa di indefinibile e non raccontabile, ma un comodo menu sul grande display FullHD4K16trilioni di pixel posto sul volante dal quale scegliere con un semplice bottone (tanto ce ne sono pochi) tra bibite lisce, gassate, zuccherate, caffè, ammazza caffè e qualsiasi altro bene possibile. Tutto rigorosamente fresco.

Come verrà spinta allora la nuova Rossa? Da un secondo motore elettrico azionato dalla sola voce dei piloti. I “Bhoaw” e i “Fuck you Charlie”, analizzati al banco, possono produrre una potenza in kW equivalente a circa 1000 cavalli. I piloti, durante l’inverno, hanno sostenuto intense sessioni di allenamento con Placido Domingo, I Coldplay ed altri pezzi da novanta del panorama musicale. Per non risultare troppo silenziosa rispetto al resto della griglia, la nuova Rossa è equipaggiata con un impianto audio 15.1 di derivazione cinematografica, capace di riprodurre i suoni di tutte le monoposto parecipanti al Mondiale da quando questo esiste.

Ultima chicca, il peso: la nuova monoposto italica è più leggera di ben 70kg rispetto a quella dell’anno passato. Questo permette di portare in abitacolo un ospite da utilizzare come zavorra mobile o cavia umana per raggiungere il peso minimo. 

Bella è bella, ma si sa: anche la monoposto più brutta, se vince, può diventare fantastica. Tra qualche giorno vedremo la SF18-A in quel di Barcellona per i primi test e scopriremo se tutte queste novità saranno determinanti per la rincorsa al titolo. In fabbrica il lavoro è stato encomiabile, ora tocca alla pista.

 

P.S. se pensavate di trovare altro dopo aver letto il titolo e visto l’immagine beh, potrei comodamente citare José Mourinho: “No è problema mio”. 

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