F2 | Ecco la nuova FIA Formula 2!

Formula 2
Tempo di lettura: 3 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
9 Marzo 2017 - 21:05
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Il Consiglio Mondiale FIA ha approvato oggi la seconda rinascita della Formula 2. Siamo di fronte alla nuova categoria cadetta del motorsport mondiale, che andrà a completare quella scala gerarchica ideata dalla Federazione Internazionale per condurre i piloti dalle prime esperienze in monoposto (con le Formula 4 nazionali) alla categoria regina, la Formula 1.

La Formula 2 prenderà il posto della GP2 Series e sarà un campionato di stampo internazionale, a metà strada tra la Formula 3 europea e la Formula 1 mondiale. Confermato il calendario annunciato poco più di un mese fa, per la stagione 2017 la Formula 2 riprenderà in tutto e per tutto le caratteristiche della defunta categoria, dalla monoposto (la ormai datata Dallara GP2/11-Mecachrome) al format dei weekend di gara, in attesa dei regolamenti 2018 che andranno definitivamente a “chiudere il cerchio”.

Categoria che ha origine nella seconda metà degli anni ’40 (le cosiddette “voiturettes“), il primo campionato vero e proprio di Formula 2 è nato nel 1967, su scala europea. La serie attirava piloti giovani in procinto di compiere il salto definitivo nel mondiale, ma anche protagonisti della stessa Formula 1 che correvano come allenamento o come sviluppatori delle “vetturette” costruite dalla loro Casa: i marchi che partecipavano all’europeo di Formula 2 erano infatti gli stessi che correvano anche il mondiale piloti, ad esempio Brabham, Lotus, Matra, McLaren e Cooper. Tra il 1967 e il 1984, la Formula 2 è stata la casa di tantissimi piloti che si sono successivamente distinti anche nella categoria maggiore, ma con quella agghiacciante ed impietosa statistica secondo cui nessun campione europeo è poi divenuto campione del mondo. Tanti campioni blasonati, da Ickx ad Arnoux passando per Regazzoni, Peterson, Depailler e Laffite, ma anche per i nostri Giacomelli e Corrado Fabi, nessuno capace di conquistare anche l’iride.

In seguito alla sua sostituzione con la Formula 3000 internazionale, nata nel 1985 e progenitrice della GP2, il nome Formula 2 non è stato più utilizzato fino al 2009 quando Jonathan Palmer, campione europeo nel 1983, decide di rifondare la categoria con la sua Motorsport Vision, società organizzatrice di un gran numero di campionati tra i quali spiccano la Superbike britannica e la Formula Audi. Con vetture costruite da Williams e motorizzate Audi, questo campionato vede la luce per appena quattro stagioni, due delle quali in concomitanza col WTCC, contrassegnate dalla tragica scomparsa di Harry Surtees a Brands Hatch nel 2009. Per i nostri colori arriva comunque un’altra piccola gioia poiché Mirko Bortolotti, nel 2011, diventa a tutti gli effetti il terzo campione di Formula 2 italiano. Come detto, la scarsa popolarità di questo “revival” convince la FIA a concentrarsi su altro, come la rinnovata Formula 3 europea.

La Formula 2 “versione 3.0” parte tuttavia sotto ben altri auspici. Questa decisa accelerazione dei piani FIA riguardo la sua gerarchia delle monoposto è opera nient’altro che di Liberty Media, la nuova società che gestisce la Formula 1 e ha acquisito anche i diritti commerciali delle due categorie propedeutiche del Circus mondiale. I team che prenderanno parte al campionato, che sono ovviamente gli stessi già confermati in origine per la GP2, si riuniranno lunedì a Barcellona prima dei test collettivi per discutere della direzione che prenderà la categoria in futuro.

Il debutto della nuova Formula 2 è previsto per il weekend del 15-16 aprile, in occasione del Gran Premio del Bahrain.

Immagine copertina: gp2series.com

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