F1 | La nostra ricostruzione sull’incidente di Bianchi

AnalisiF1
Tempo di lettura: 4 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
8 Ottobre 2014 - 13:10
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Doverosa premessa: la nostra è un’ipotesi (quindi non è provata) basata sulle immagini dell’incidente (video e immagini statiche) che abbiamo visionato in questi giorni. Non disponiamo di telemetria nè di dati ufficiali riguardo la velocità della Marussia, ma abbiamo ipotizzato quella che potrebbe essere stata la dinamica dell’uscita di pista di Jules e la velocità in base al calcolo sui fotogrammi del video dell’incidente.

Il video che riprende l’accaduto è girato da una tribuna posizionata successivamente alla chicane finale del tracciato di Suzuka.

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La distanza tra punto di ripresa e punto di impatto è di circa 270 metri, misurata con Google Maps.

La posizione della telecamera, pur sempre approssimativa, è ricavabile dal campo visivo del video della telecamera stessa. Alla massima sinistra si vede il termine dell’ultima fila di gomme a protezione del guard rail. All’estrema destra invece la torretta della postazione numero 12 dei commissari.

campo

Come si vede dall’immagine successiva, la parte posteriore della gru, che sta portando via la Sauber di Sutil muovendosi in retromarcia è praticamente a ore 12 rispetto alla ripresa. In basso a sinistra, si nota un operatore della FOM che sta riprendendo il tracciato. E’ posizionato tra la terza e la quarta rete di protezione prima della zona dell’impatto, a poco più di 80 metri dalla zona dell’incidente.

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A questo punto, veniamo al momento in cui la Marussia entra nel campo visivo. Nell’immagine seguente, il commissario che sta “tenendo” la Sauber di Sutil ha già visto Jules uscire di pista, mentre l’operatore FOM sta riprendendo l’arrivo della monoposto. Dal video lo si vede ruotare la telecamera per seguire la vettura e si nota il display di ripresa.

Quindi, la FOM, a questo punto è in possesso del video dell’impatto da una distanza vicinissima (80 metri reali, ma sappiamo quanto si possa effettuare uno zoom con certi strumenti). Si nota, in basso a sinistra (oltre all’operatore FOM), della terra sollevata dalla Marussia pochi decimi di secondo prima di piombare sulla gru.

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Non conosciamo la velocità di impatto della Marussia ma possiamo provare a calcolarla.

Sappiamo, da quanto scritto dai media e da quanto reperibile dal replay del GPS che trovate qui, che l’uscita di pista è avvenuta a circa 210 km/h.

Considerato il tragitto sulla terra, documentato da queste foto apparse ieri anche sul sito del Mirror (Copyright ATP/WENN), Jules potrebbe aver tentato di rallentare la vettura.

Jules-Bianchi

Jules-Bianchi2

E crediamo ci sia riuscito.

Trascorrono infatti 17 fotogrammi (su una scala di 30 al secondo di ripresa video) dal momento in cui la Marussia compare nel campo visivo (fotogramma più in alto) a quello dello schianto contro la Gru, che evidentemente non mostriamo. Sono passati circa 567 millesimi di secondo. (Un fotogramma ogni 33 millesimi moltiplicato per 17 fotogrammi).

Per ottenere una velocità approssimativa dobbiamo conoscere la distanza in metri che percorre la monoposto all’interno del campo visivo, quantificabile all’incirca in una ventina di metri

distanza2

A questo punto, calcoliamo la velocità. 20 metri in 570 millesimi (arrotondiamo) equivalgono a 35 metri al secondo, che moltiplicati per 3600 secondi in un’ora ci danno una velocità media di circa 126 km/h. “Media” significa che dal momento in cui la Marussia compare nell’immagine al momento dello schianto c’è stata sicuramente una decelerazione, e quindi nel primo fotogramma la velocità è superiore ai 126 km/h e in quello dell’impatto (il 17°) è inferiore. Considerando tolleranze, inesattezze e quant’altro vista la documentazione a disposizione, possiamo ipotizzare che l’impatto sia avvenuto ad una velocità compresa in un range tra 120 e 130 km/h, circa 70/80 km/h in meno rispetto alla velocità stimata di uscita di pista.

Quella che segue è un’ipotesi di uscita  (le proporzioni della vettura sono aumentate rispetto alla realtà per renderla più visibile).

suzukacrash

Jules potrebbe aver perso la vettura a causa dell’aquaplaning e aver tentato di controllarla ottenendo però un leggero effetto pendolo anzichè un testacoda. Il passaggio sulla terra potrebbe aver compromesso la possibilità di ‘dirigere’ la vettura facendola comunque andare dritta.

Ripetiamo, questo articolo non vuole divulgare una verità assoluta ma è una nostra interpretazione dell’incidente, da valutare a piacimento fino a quando non avremo (se ne avremo) notizie certe.

 

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