La Lotus, Heikki e il non rispetto per Davide Valsecchi

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Tempo di lettura: 7 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
18 Novembre 2013 - 00:07
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Le cose erano state ampiamente previste.

Al di là cambio di ala e del Kers a singhiozzo, il buon Kovalainen finchè è restato ‘in gara’ girava a circa mezzo minuto dal compagno Grosjean. Tutto giustamente preventivato, per carità. A dire il vero mi ha sorpreso la qualifica del finlandese. Credevo non sarebbe entrato in Q3 ed invece mi ha smentito. Sul giro secco è andato bene. L’unica cosa sulla quale gli do torto è il colore del casco. Un pugno in un occhio.

Ma la prova del nove, la gara, non poteva non mettere in luce le evidenti difficoltà che Kovalainen avrebbe incontrato. Cambio gomme anticipato per la non abitudine a gestirle (e sappiamo quanto queste Pirelli siano gestibili..), tempi alti. Poi anche la sfiga e ok, la posizione infima di fine gara. Ma Heikki, a punti, non ci sarebbe arrivato comunque. Questo credo di poterlo dire con una certa sicurezza.

Al tempo stesso, però, speravo in un buon risultato di Heikki per non sentire il popolo pro-Valsecchi trasalire per la prestazione del sostituto di Raikkonen. Anzi, la cosa mi infastidisce parecchio.

Mettiamo le cose in chiaro.

Io non ho NULLA contro Davide Valsecchi. Che questo sia chiaro, prima che qualcuno mi accusi di non essere pro-italiani a prescindere. Ma vi ricordo solo un’intervista di questa settimana (o forse della scorsa), di Nico Hulkenberg, il quale ha RIFIUTATO di salire sulla Lotus per il rischio di fare una figura magra. Risultato, sesto posto in gara negli scarichi di Fernando Alonso.

A me piacerebbe TANTISSIMO vedere un italiano in F1. Ma non in condizioni di handicap, come quelle che ha trovato Kovalainen e avrebbe trovato lo stesso Valsecchi. Un italiano in F1 io lo vorrei vedere in macchina a partire dai test invernali a febbraio, da titolare. Non da obbligato a pagare per un ruolo da terza guida inutile, vista l’assenza dei test durante il campionato.

Detto questo, alcuni spunti:

– Trovo irritante continuare a rimarcare la prestazione deludente di Kovalainen, quando 4 anni fa ci si arrampicava sugli specchi per giustificare altrettante prestazioni del nostro Fisichella, colui che avrebbe dovuto riportare alla vittoria la Ferrari e che non riuscì (giustamente, viste le difficoltà) a portare a casa un solo punto in 5 gare. Si chiamò in causa anche il buco dell’ozono, pur di trovare le attenuanti a Giancarlo.

– Continuare a dire che Valsecchi avrebbe fatto meglio di Heikki a prescindere è insensato. Su quali basi si afferma questo? Sull’amicizia e il rapporto di lavoro instaurato tra Valsecchi e chi lo pompa mediaticamente da due settimane a questa parte, Vanzini in primis? Valsecchi ha vinto il campionato GP2 l’anno scorso (al quinto tentativo, se ricordo bene), ma non ha MAI corso un weekend intero di F1. Di fatto non conosce la Lotus se non per i 600 km effettuati dall’inizio dell’anno, contro i circa 12.000 di Grosjean.

– Io non ho certezze su chi ha pagato e quanto. Perchè, contrariamente a quanto afferma chi da due settimane pompa Valsecchi su social network con tanto di campagne su Twitter (sempre Vanzini in primis), pare che Kovalainen abbia cacciato il grano necessario a salire in macchina per questi ultimi due appuntamenti. Ma indipendentemente da questo, se io fossi un team manager, mi stessi giocando una posizione importante nel mondiale costruttori e avessi un terzo pilota che non ha mai corso in F1 e non conosce la macchina perchè un regolamento IDIOTA lo vieta, mi porrei delle domande sull’eventualità di farlo correre o meno.

– Senza ragionare sul discorso soldi e sulla pratica del “chi paga di più corre”, io non vedo così insensata la scelta di mettere in macchina un pilota di esperienza, pur se non un fenomeno (= top driver), che comunque conosce pista, dinamiche di gara ed è già stato per anni in mezzo al gruppo. Non vedo tutto questo grande scandalo. Se, per dire, Valsecchi si chiamasse Valsek e fosse russo, nessuno qui si starebbe stracciando le vesti. Ci si lamenta unicamente perchè un italiano che, in teoria, è in corsia preferenziale, è stato sopravanzato dall’ultimo arrivato con la valigia piena. Non mi pare nemmeno l’ultima volta.

– Io credo che Kovalainen abbia fatto tutto sommato un favore a Valsecchi, togliendolo da una posizione che sarebbe stata e sarebbe scomodissima. Se qualcuno è convinto che Davide avrebbe fatto oggi, oltretutto all’esordio, meglio di uno che ha corso in F1 per 6 anni, si accomodi. Anzi, credo che avrebbe fatto anche peggio, se non in qualifica sul passo gara. Al netto di cambio di ala e problemi al Kers (se è vero quello che ha detto Boullier), Davide avrebbe probabilmente rimediato un distacco simile, se non peggiore, a quello che stava accumulando il finlandese, che almeno un pochino queste Pirelli le ha provate. Ma non perchè il finlandese è una schiappa e Davide un fenomeno, come adesso vogliono farci credere a partire da Sky. Semplicemente perchè questo è il destino che tocca a chi sale su una F1 a due gare dal termine di un campionato.

– Malafede. Solo così si può chiamare il comportamento di chi, da qui ad Interlagos, continuerà ad inveire contro la Lotus e la scellerata decisione di mettere in macchina Kovalainen al posto di Valsecchi. In questo modo, inoltre, non si fa altro che mancare di rispetto allo stesso Valsecchi, il quale mi pare abbastanza grande e vaccinato e non credo abbia bisogno di certe esagerate ‘sponsorizzazioni’ che lasciano, secondo me, il tempo che trovano. Davide che, a sua volta, invece di lasciarsi andare in email velenose e rancorose al suo fans club, avrebbe potuto gestire la situazione con un po’ più di eleganza (pensiero mio). Senza calcolare, visto tutto questo baccano, un rischio enorme: che, vista la domenica di Heikki, a qualcuno non venga in mente di mettere davvero in macchina Davide per Interlagos.

Eventualità che trovo davvero remota, visto che il sedile della numero 7 pare esser stato puntellato da qualche dollarone. Ma immaginatevi se davvero, per un motivo o per l’altro, Valsecchi dovesse salire sulla Lotus ad Interlagos. Cosa succederebbe se, dopo settimane di martellamento mediatico esagerato, a Davide capitasse (come prevedibile, d’altronde) la stessa sorte di Kovalainen? Si tornerebbe alla modalità “scuse e ipotesi di complotti” come si fa con Webber quando le prende da Vettel? Ci si arrampicherebbe sugli specchi come si è fatto con Fisichella? E dire che la storia dovrebbe insegnare qualcosa, e proprio il 2009 dovrebbe essere più che indicativo a riguardo.

Io credo semplicemente che, come spesso accade, si manchi di obiettività e coerenza. Per carità, nemmeno io sono perfetto. Ma se penso alle situazioni passate e alle reazioni di stampa e tifosi, credo che ci siano molte situazioni in cui le persone vengono trasportate da un’onda invisibile più grande di loro. Sono ripetitivo, lo so. Ma quando penso a com’è stato sputtanato gratuitamente Badoer, dopo quello che aveva fatto per la Ferrari, senza una giustificazione, senza un’attenuante (e ne aveva eccome) e dopo aver visto com’è andata poi con Fisico, mi chiedo adesso come si possa spingere tanto per vedere un altro nostrano in corsa su una F1 con il rischio accertato di fare la stessa fine. Forse perchè gli si vuole male, perchè non si è mai saliti su un Kart, perchè non si ragiona sulle cose o perchè ci piace criticare a prescindere?

Chissà se, tra una settimana, saremo ancora qui a parlare della Grande Ingiustizia. Ce la porteremo dietro per tutto l’inverno? Speriamo di no. Anche se qualcuno si meriterebbe che Davide salisse davvero in macchina in Brasile. Ma non sono così cattivo da sperarlo, questo no.

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Un Commento su “La Lotus, Heikki e il non rispetto per Davide Valsecchi”
FFR-91___MSC dice:

La tua opinione è molto interessante…dopo tutto si è sollevato un gran polverone senza avere la certezza matematica che Valsecchi avrebbe fatto meglio di Kovalainen…

Ma la cosa che da fastidio,almeno a me,è che Kovalainen un’occasione ce l’abbia avuta…Valsecchi ancora no…malgrado le credenziali per concedergliela ci siano tutte…anche in confronto a Kovalainen…ricordiamo che Valsecchi ha fatto diversi test,tutti molto positivi,con quella macchina…ma si è data più importanza ai soldi…

Io ho sentito parlare di un giovanotto di nome Michael Schumacher che all’esordio assoluto su pista e vettura da F1 finì 7° in griglia…dietro dietro i “mostri sacri” Senna (McLaren) che partiva in pole, Prost (Ferrari), Mansell (Williams), Berger (McLaren), Alesi (Ferrari) e Piquet(Benetton)…

Se non si da ai piloti l’opportunità di gareggiare non si può sapere cosa avrebbero potuto fare…

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