La FIA vorrebbe bandire il sistema di sospensioni interconnesse FRIC

F1Regolamento
Tempo di lettura: 3 minuti
di Alessandra Leoni @herroyalblues
10 Luglio 2014 - 12:00
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La notizia che vuole la FIA prossima a bandire il sistema di sospensioni interconnesse FRIC ha sorpreso non solo fan e appassionati, ma anche i team stessi.

Per rendere questo sistema di sospensioni interconnesse più familiare a chi non ha idea di cosa sia, James Allen ha chiarito qualche aspetto.

Questa proibizione stravolgerà l’ordine in griglia e quale tipo di impatto potrà avere sulle gare?

La risposta è che, dopo aver parlato con qualche ingegnere di pista, la differenza sul giro sarà di tre, quattro decimi in più, il tutto dipende da quanto questo sistema funziona bene sulle singole monoposto. La Lotus è stato uno dei primi team a usare questo sistema, ma la Mercedes l’ha adottato subito dopo e sicuramente ha contribuito alla loro competitività. Tuttavia, è poco probabile che faccia una differenza sostanziale in griglia. 

L’impatto principale sarà che le monoposto chiederanno più alle gomme e il consumo non sarà più bilanciato su tutte e quattro le gomme, con la probabilità che si ricorrerà a un pit stop extra in alcune gare. Con le gomme Pirelli occorre avere la temperatura giusta tra gomme posteriori e anteriori e il sistema FRIC era d’aiuto in questo senso. 

Perché la FIA vuole proibire il sistema FRIC, ora?

Perché Charlie Whiting crede che questo sistema si sia evoluto al punto tale che infranga il regolamento circa i dispositivi aerodinamici mobili. “Noi della FIA, avendo osservato e studiato tutti i sistemi di sospensioni interconnesse, siamo ufficialmente dell’opinione che la legalità di questi sistemi possa essere messa in dubbio” è stato scritto ai team durante questa settimana. 

E adesso che cosa succederà? 

Nello stile FIA, per mettere un team contro l’altro, Whiting ha suggerito che questo sistema verrà proibito dalla fine dell’anno, se tutti i team saranno d’accordo. Se non si metteranno d’accordo (cosa probabile, su questi argomenti) sarà a discrezione di ogni team decidere se usare questi sistemi già dalla prossima gara a Hockenheim, dato che i commissari di gara potranno tenere conto di qualsiasi protesta riguardo questi sistemi. 

Come funziona, in sintesi, questo sistema FRIC?

Quando una monoposto affronta una curva, è soggetta a un certo numero di movimenti, che aumentano in fase di frenata. Ci sono molti cambiamenti in termini di stabilità e c’è una considerevole perdita di aderenza.

Innovazioni come queste servono per stabilizzare la monoposto in fase di manovre come queste, e servono a stabilizzare l’aerodinamica e a mantenere l’aderenza. 

Questo tipo di sistemi sono stati una delle ricerche cardine in F1 sin dagli anni 2000, e negli anni le gallerie del vento si sono fatte molto sofisticate. La sfida è stata di equilibrare la perdita di aerodinamica in curva e una guida meno difficoltosa. Questo è il compromesso che hanno sempre cercato. 

Il sistema FRIC trasferisce fluido idraulico dalla parte anteriore a quella posteriore, è un processo passivo, per questo è legale, non è qualcosa che il pilota controlla attivamente, succede quando la monoposto si muove. Queste monoposto sono molto sensibili al rollio, quindi per i team è positivo trovare qualsiasi espediente che può minimizzare l’angolo di rollio. È difficile quantificare il vantaggio in termini di tempo sul giro, ma comunque rende il pilota più sicuro alla guida. Rendendo la monoposto più stabile, si tende anche a consumare meno gomme.

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