La fame sta finalmente prevalendo

BlogParola di Corsaro
Tempo di lettura: 4 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
13 Giugno 2017 - 09:00

Vinales 111, Dovizioso 104, Marquez 88, Pedrosa 84, Rossi 83.

E chi se l’aspettava questa situazione dopo più di un terzo di campionato? Francamente io no, nemmeno nelle mie più rosee attese da tifoso Rosso Ducati. Anche se, osservando l’altro soggetto ben pagato nell’altra parte del box italiano, forse la situazione non è tutta rose e fiori… ma in fondo a Borgo Panigale volevano un pilota in grado di far vincere la moto e ora ce l’hanno. Che poi non sia quello che ci si aspettava, poco importa.

Perché sì, Andrea Dovizioso è in lotta per il titolo, e credo sia giusto affermarlo e confermarlo. La gente sembra quasi avere la gola strozzata nel dirlo, come se fosse un insulto alla madre di qualcuno. Mettere in lotta Dovizioso che in carriera ha vinto solo quattro gare in MotoGP e magari non inserire Valentino Rossi?! Pazzia! Eresia! Incompetenza!

A mio parere i tifosi, in particolare quelli dello Stivale, come prima cosa si dovrebbero dare una bella calmata: nessuno sta escludendo “The Doctor” dalla corsa all’iride, perché il suo distacco è di appena un punto maggiore rispetto a quello che aveva “DesmoDovi” appena dopo il Mugello. E ciò ci fa capire:

Le mie prime idee dell’anno su Dovizioso le avevo espresse già dopo il primissimo e spettacolare round del Qatar dove, un po’ prematuramente forse, ho parlato di un Dovizioso rinvigorito, più forte e se vogliamo anche più deciso nella sua guida in moto. Oggi però posso dire con gioia che quelle parole non sono state bufale buttate al vento: dopo un iniziale e duro ritorno alla realtà (con le gare difficili in Argentina e ad Austin), la strada verso una chance titolata per Dovi è diventata sempre più sgombra grazie ai vari piazzamenti, fino alla fantastica festa tutta italiana sulle colline del Mugello e il nuovo successo arrivato qui a Barcellona, in “territorio nemico”.

Tra quelli in lotta per il campionato, Dovizioso è anche quello che ha fatto meno errori di tutti: l’unico “zero” ottenuto a Termas de Rio Hondo è arrivato a causa dello strike di Aleix Espargaro e della sua Aprilia, che gli ha tolto quel che poteva essere un ingresso nei primi sei. E bisogna dire che Andrea sta ottenendo ciò che speravamo ottenesse già tempo addietro, quando arrivò in HRC e ci rimase per ben tre stagioni senza conquistare i risultati sperati.

Di certo vederlo ora gioioso e finalmente sereno ci fa ancora più piacere e vederlo vincere sulla Desmosedici ci rende ancora più orgogliosi. I motivi che l’hanno spinto a tirar fuori l’occhio della tigre sono molteplici, come l’aver battuto Iannone nel confronto in Ducati per la sella o il trattamento sul tema stipendio rispetto al compagno Lorenzo… ma non essendo tutti contabili e nemmeno avvocati di Dovizioso credo che ci debba importare solo di una cosa ora: Dovizioso c’è, eccome se c’è!

Lungi da me, ad ogni modo, metterlo come favorito numero uno: Vinales è ancora l’uomo (anzi, il ragazzo) da battere e le prossime tre piste, Assen, Sachsenring e Brno, sembrano più favorevoli ai bolidi giapponesi. In particolare Assen, anche se nella gara più importante dell’anno le condizioni meteorologiche sono sempre un’incognita (tra l’altro qui l’anno scorso Dovizioso aveva fatto la pole).

La buona aria che si respira nel lato rosso del #04 sarà di certo di buon auspicio, quindi attendiamo con ansia le prossime gare. E non essendo costretto in questo luogo a scrivere in maniera “oggettiva”, dico… Forza Dovi e Forza Ducati!

Fonte immagine: andreadovizioso.com

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